Il punto sulla A

De Marco 'caccia' via Carrizo

De Marco 'caccia' via Carrizo 

Il resoconto delle gare della trentaduesima giornata del campionato di serie A. Un'analisi accurata ed approfondita con tanto di top e flop della giornata

SCUDETTO ED EUROPA: Chi fermerà la Juventus?
Trentaduesima di ritorno e zero sconfitte a sei giornate dalla fine, fanno presagire qualcosa… Quel qualcosa che non si vuole pronunciare, adesso è alla portata di tutto il popolo juventino. Ma un popolo ce l’ avrà pure un condottiero? Si, certo, sta seduto li, zitto zitto in panchina e guarda con sofferenza i suoi. Ma quando tutto sembra perduto eccolo intervenire. Esperienza, classe e furbizia fanno di lui un cocktail esplosivo. Punizione magica che manda in tilt uno stadio e tutti i tifosi bianconeri che non vedono l’ ora di ubriacarsi di Juve. Agnelli probabilmente non gli rinnoverà il contratto, ma se la Juventus (68) è ancora padrona di se stessa è grazie al suo storico capitano: Alessandro Del Piero. Se la Juventus continuerà a vincere, per il Milan (67) ci sarà poco da fare. A Verona è arrivata una vittoria che non fa perdere le speranze di riacciuffare quello scudetto che i bianconeri stanno, poco a poco, scucendo dal petto proprio dalle maglie milaniste. Il prossimo turno domenicale prevede due impegni apparentemente abbordabili. La Juventus se la vedrà con un Cesena ormai retrocesso (che però non perde più), mentre il Milan ospiterà un Genoa sull’ orlo del precipizio. Resterà tutto invariato? Giornata tutto sommato positiva per la Lazio (54) che approfitta della contemporanea sconfitta dell’ Udinese (51). I friulani perdono lo scontro con la Roma (50) che in casa non fa sconti a nessuno. Adesso i giallorossi avranno un altro impegno casalingo (con la Fiorentina) che potrebbe rilanciarli in chiave Champions. L’ Inter (48) batte a fatica il Siena e prova anch’ essa a dire la sua, mentre il Napoli (48) non ha più niente da dire. Altra sconfitta interna e altra figuraccia per Mazzarri ed i suoi.

E’ ANCORA SERIE A: Catania sogno infranto?
Era troppo bello per essere vero. Ed è così che si spegne la gioia, la speranza di una società, di una tifoseria, di un’ intera città. C’era chi si aspettava l’ Europa, c’ era chi la metteva, addirittura, in corsa per un posto Champions (Bergomi), e adesso? Nulla di tutto questo. Amarezza solo amarezza ed incredulità. Eccolo il termine che più azzeccato non si può. Si perché come si fa, di ritorno dallo stadio, raccontare della partita, di quello che i tifosi hanno visto? Un vantaggio maturato meritatamente e poi … cosa dire, come spiegare quello che è successo in quei tre minuti finali? Cos’ era peggio, vedere il Catania (43) che si faceva prendere in contropiede (pur essendo in vantaggio) o Carrizzo andare in tilt, farsi espellere e lasciare la squadra senza un portiere di ruolo? Amarezza, delusione e rabbia. Si, tutto vero e condivisibile. Ma un pensiero riaffiora nella mia mente: non scordiamoci mai il passato, dove chi ha già la barba bianca, ricorda come in città non si faceva altro che parlare solo ed esclusivamente di Juventus, Milan ed Inter, e ringraziamo sempre per questo presente. Un presente che ci fa parlare, vivere e respirare solo Catania. Per la città sarà ancora una volta serie A. La settima consecutiva, nonché record assoluto! E’ già bello così. Chapeau! Anche a Chievo (42), piccolissima realtà veronese, saranno contenti di calpestare, ancora una volta, i campi di serie A. Poco importa se si è perso contro gli attuali campioni d’ Italia. Ma la consapevolezza di aver dato tutto in campo è già una vittoria, per società e tifosi. Alla fatidica quota 40 troviamo Atalanta, Palermo e Bologna. Gli orobici espugnano il San Paolo imponendo la legge del tre (come i gol subiti nelle ultime tre uscite napoletane), il Palermo, ancora in formazione più che rimaneggiata, coglie un punto preziosissimo a Firenze, mentre Diamanti regala al Bologna una vittoria importantissima.

LA ZONA B: il Lecce inguaia tutti
Per Cesena (21) e Novara (25) si attende solo la matematica e poi sarà serie B. Ma chi saprebbe pronosticare la terza retrocessa? A proposito di scommesse … Scommessopoli permettendo rischiano grosso in tre: il Lecce (34), il Genoa (36) e la Fiorentina (37). Il Lecce vince sempre. Il Genoa non vince più e questo dato è preoccupante, se poi ci mettiamo che la prossima avversaria si chiama Milan … Mentre la Fiorentina procede a corrente alternata. Il Parma (38) vince facile con il Novara e compie un bel passo in avanti agganciando il Cagliari (38) in classifica.

I TOP DELLA 32 GIORNATA

1° Posto – DEL PIERO (Juventus)
Anche un tifoso avversario, credo, debba avere rispetto per un campione dentro e fuori dal campo come lui. Fuori poche parole, dentro i fatti. Tanti.

2° Posto – MARCHETTI (Lazio) Senza di lui quanti gol avrebbe preso la Lazio?.

3° Posto – Luis Enrique (All. Roma) Si addossa le responsabilità proteggendo i suoi “ragazzi” per la figuraccia di Lecce. Carica l’ ambiente che risponde a tono. Insomma forse abbiamo un altro Mou.

I FLOP DELLA 32 GIORNATA

1° Posto – MAZZARRI (All. Napoli)
Con chi se la prenderà?

2° Posto – GILARDINO (Genoa) Che acquisto …

3° Posto – AMAURI (Fiorentina) Vorrebbe dare una “mano” alla Fiorentina. Non ci è riuscito