Il "brutto" dei subentranti

Gigi De Canio, numeri impietosi...

Gigi De Canio, numeri impietosi... 

Un'analisi accurata sulla gestione dei cinque tecnici subentrati a campionato in corso durante la presidenza Pulvirenti. Da Sonetti a Zenga, da Mihajlovic a Zenga fino all'attuale gestione di Gigi De Canio...

Cinque cambi in nove stagioni
Dal 2004, anno d’insediamento del presidente Nino Pulvirenti, ad oggi gli “avvicendamenti tecnici” sulla panchina rossazzurra sono stati 5: Nedo Sonetti per Maurizio Costantini, Walter Zenga per Silvio Baldini, Sinisa Mihajlovic per Luca Atzori, Diego Simeone per Marco Giampaolo e, infine, Gigi De Canio per Rolando Maran lo scorso 20 ottobre. Cinque cambi in nove anni di gestione per una media (uno ogni due stagioni) ben distante dagli standard dei Zamparini o dei Preziosi. Analizzando i vari rendimenti dei quattro subentranti (Sonetti, Zenga, Mihajlovic e Simeone) si evince che lo score di mister Gigi De Canio sia il peggiore della serie.


 Sinisa MIhajlovic, sua la gestione migliore

Sinisa MIhajlovic, sua la gestione migliore 


Sinisa Mihajlovic, il migliore
Giunto a Catania nel dicembre 2009, come sostituto dell’esonerato Atzori, Mihajlovic riuscì nella titanica impresa di risollevare le sorti di un Catania che sembrava destinato ad una retrocessione quasi certa. Etnei ultimi con 9 punti dopo 15 giornate “targate Atzori”. Etnei tredicesimi con 36 punti in più (per un totale di 45) ventitré giornate più tardi al termine della “cura serba”. Vittorie prestigiose (contro Juventus, Lazio, Inter, Fiorentina e Palermo, le più prestigiose) e svariati record pongono l’avvicendamento tecnico tra Atzori e Mihajlovic come il più “azzeccato” sotto la gestione Pulvirenti. Le cifre del Catania di Mihajlovic:

Gare giocate: 23
Vittorie: 9
Pareggi: 9
Sconfitte: 5
Gol fatti: 30
Gol subiti: 21
Punti: 36
Media Punti a partita: 1,56

 Diego Simeone, grinta da vendere

Diego Simeone, grinta da vendere 


Diego Simeone, l’altalenante
Altrettanto fruttuoso l’avvento sulla panchina rossazzurra del “Cholo” Simeone che, con grinta da vendere, riuscì a mettere in riga la “segunda seleccion”, mal gestita da mister Giampaolo, quest’ultimo carente soprattutto a livello carismatico. Dopo un avvio pessimo (un punto in quattro gare) Simeone conquistò la prima vittoria in rossazzurro contro il Lecce, nel rocambolesco 3-2 firmato da una doppietta di Lodi su calcio di punizione. Andamento altalenante, tra vittorie in casa e sconfitte in trasferte, fino all’exploit finale di tre vittorie consecutive e nuovo record di punti in A (46) nella stagione 2010/11. Le cifre del Catania di Simeone:

Gare giocate: 18
Vittorie: 7
Pareggi: 3
Sconfitte: 8
Gol fatti: 22
Gol subiti: 27
Punti: 24
Media Punti a partita: 1,33

 Nedo Sonetti, il primo subentrante

Nedo Sonetti, il primo subentrante 


Nedo Sonetti, l’ equilibrato
Più lunga e, allo stesso tempo, più equilibrata la gestione rossazzurro di Nedo Sonetti, primo tecnico chiamato “in corsa” dal presidente Pulvirenti. Dall’esordio vincente di Piacenza (0-1 in virtù di un’autorete di Radice) alla vittoria sul Cesena (Jeda e Silvestri) per la certificazione di una tranquilla salvezza nella prima stagione dell’era Pulvirenti, ovvero la 2004/05. Percorso equilibrato, con ben 13 “X” nel mezzo di una ricostruzione tecnica completata a gennaio con tante cessioni ed altrettanti acquisti: via senatori poco motivati (Ferrante, Fresi, Miceli, Walhem), dentro gregari e giovani rampanti (Caserta, Anastasi, Menegazzo, Serafini). Le cifre del Catania di Sonetti:

Gare giocate: 30
Vittorie: 9
Pareggi: 13
Sconfitte: 8
Gol fatti: 29
Gol subiti: 27
Punti: 40
Media Punti a partita: 1,33

 Walter Zenga, salvezza all'ultimo respiro

Walter Zenga, salvezza all'ultimo respiro 


Walter Zenga, l’essenziale
Se la gestione in corsa di Nedo Sonetti è stata la più lunga (30 partite su 42) quella di Walter Zenga, escludendo la conferma nella stagione successiva, è stata la più breve. Sette partite per salvare un Catania lasciato da mister Silvio Baldini al penultimo posto (insieme a Parma, Cagliari e Livorno) dopo trentuno giornate. Otto punti (due vittorie e due pareggi) sui ventuno a disposizione e salvezza conquistata all’ultimo respiro nell’infuocato pomeriggio catanese del 18 maggio 2008 (1-1 contro la Roma di Spalletti). L’essenziale per ottenere la permanenza in A e la conferma sulla panchina etnea. Le cifre del Catania di Zenga:

Gare giocate: 7
Vittorie: 2
Pareggi: 2
Sconfitte: 3
Gol fatti: 8
Gol subiti: 7
Punti: 8
Media Punti a partita: 1,14

 Gigi De Canio, riuscirà nell'impresA?

Gigi De Canio, riuscirà nell'impresA? 


Gigi De Canio, il peggiore
Eccoci infine a Gigi De Canio, quinto ed ultimo (al momento) tecnico subentrato a campionato in corsa sotto la presidenza Pulvirenti. Numeri pessimi, assai lontani dagli standard dei tecnici che l’hanno preceduto sulla panchina rossazzurra. Una vittoria, due pareggi e ben sei sconfitte, con il peso di un attacco anemico e di una difesa colabrodo. Le cifre del Catania di De Canio:

Gare giocate: 9
Vittorie: 1
Pareggi: 2
Sconfitte: 6
Gol fatti: 4
Gol subiti: 20
Punti: 5
Media Punti a partita: 0,55


Bologna ultima spiaggia?
Se le chiacchiere e le antipatie per un tecnico o per un calciatore lasciano il tempo che trovano, lo stesso non si può dire per il peso non trascurabile dei numeri. Numeri impietosi che, al momento, dipingono Gigi De Canio come il “brutto dei subentranti”. La tanto sperata sterzata, dopo l’esonero di mister Maran, non è ancora arrivata. A difesa del tecnico di Matera bisogna, tuttavia, elencare i tanti infortuni che hanno falciato l’organico rossazzurro, riducendolo quasi all’osso e privandolo di pedine pressoché fondamentali. Ma la tesi del “condizionamento degli infortuni” sembra però decadere dinnanzi a prestazioni disarmanti (vedi Torino, Genova o il secondo tempo di Roma). Va bene l’emergenza, ma una reazione vera, nonostante le avversità, è lecito attenderla. L’impressione dilagante è quella che l’attuale organico rossazzurro abbia bisogno di un tecnico carismatico e dal polso fermo: il classico “sergente di ferro” simile ai Sonetti, Mihajlovic, Simeone e Zenga. Identikit che sembra diverso dall’attuale allenatore degli etnei. La speranza è quella che il trend negativo di mister De Canio possa cambiare al più presto e che il suo lavoro possa portare i frutti sperati, toccando livelli attualmente impensabili.Fiducia e sostegno per chi lavora durante la settimana, anche se la gara contro il Bologna ha tutti i contorni dell'ultima spiaggia.La speranza di tutti, però, è che lo score di Gigi De Canio possa migliorare e che dal brutto diventi il bello dei subentranti...