Grella: ''Il progetto va avanti. I fondi per il mercato? Sono nelle uscite...''

Vincenzo Grella, ad del Catania FC
Le parole di Vincenzo Grella estrapolate dalla conferenza stampa in corso al 'Massimino'
Le parole di Vincenzo Grella, ad e vice presidente del Catania, estrapolate dalla conferenza stampa in corso al "Massimino": “Rinnovo con forza e decisioni le intenzioni del presidente Pelligra per quanto riguarda il suo progetto a Catania. Il presidente sarà qui a giorni. Abbiamo visto e letto qualche commento sulla parte finanziaria del club, abbiamo visto anche qualche preoccupazione per quanto riguarda le perdite. Sono perdite che hanno due fasi. La prima, dopo la vittoria della Serie D, con un budget concordato con presidente e CdA, con spese concordate con tanto di firme e timbri. Ne era a conoscenza, erano autorizzate. Sono stato sempre trasparente nei suoi confronti, senza cansarmi dalle mie responsabilità. Un altro tema, sempre presente, è quello che riguarda un centro sportivo o una struttura dove possiamo allenarci e attuare lo sviluppo del settore giovanile. Il presidente, in questo momento, ha aperto due trattative per dei terreni. Questo, tuttavia, la possibilità di Torre del Grifo. Sei mesi fa abbiamo incaricato degli ingegneri di stilare una relazione per i costi di ripristino. Attualmente, analizzando i costi, ci siamo resi conto che si tratta di una spesa importante. Il destino di questo club è strettamente legato all’acquisizione di una struttura, una casa. Ci siamo resi conto dei limiti del Cibalino e quindi stiamo valutando un campo per fare allenare la prima squadra. Ho preso un po’ di tempo per prendere questa decisione. Stiamo valutando bene, ma l’esigenza c’è. Siamo a buon punto, ma non voglio anticipare troppo perché prima vorrei fare e poi raccontare. A fine di questo mese inizieranno i lavori di Nesima e sono previsti quattro mesi per il completamento. Ci auguriamo che sia accessibile dalla prossima stagione. Sul logo: posso dire con certezza che il vecchio logo sarà ripreso da questo club. Abbiamo fatto una richiesta, scritta, non è stata respinta. Non è solo una questione di soldi, sappiamo quanto conti per i tifosi. Oggi, con certezza, posso dire che il logo tornerà: è solo una questione di tempo, non di soldi”.
“In questo momento il rendimento della squadra non soddisfa la dirigenza. Noi pensiamo di avere una squadra forte, ma in questo momento manca di elementi. Mi auguro che il nostro direttore (Daniele Faggiano, ndr) possa ritornare al più presto. In questo momento la cosa fondamentale è la sua salute: ha una famiglia ed è la prima cosa a cui deve pensare. Abbiamo inserito una nuova figura, Ivano Pastore, sintomo della crescita del club. È un grande professionista che ho conosciuto anni fa. Ha esperienza nello scouting internazionale e questo è importante. È un grande lavoratore, non ha un compito facile, anche perché noi portiamo dall’estate degli esuberi. Stiamo cercando in tutti i modi, coi vari procuratori, di trovare una soluzione buona per entrambe le parti, per utilizzare al meglio il budget messo da parte dal presidente, per raddrizzare la stagione. Crediamo sempre che questa squadra possa cambiare la rotta. Il nostro allenatore è un vincente. Dobbiamo cercare dei giocatori adatti al suo stile di gioco”.
“Stiamo provando ad espandere il nostro brand. In questo momento i club affiliati sono 29. Ci sono quasi 5000 ragazzi che stiamo visionando continuamente, grazie al lavoro di Coppola e Russo. Tramite questa affiliazione stiamo formando 356 allenatori che ci aiuteranno a far crescere questi ragazzi. Il programma di affiliazione è partito un anno fa, credo sia un buon punto di partenza”.
"Ho fatto degli errori, ma sono sempre stati fatti in buona fede, per poca esperienza. Ho voglia di crescere nel mestiere, di confrontarmi con gli altri dirigenti del calcio italiano. Di errori ne faccio tutti i giorni, ma non voglio perdere tempo. Mi fermerò quando il presidente non avrà più fiducia su di me. Noi ci confrontiamo sempre, ma non metterei mai la mia voglia di arrivare nel top del calcio italiano davanti al Catania. Insieme possiamo riportare in alto il Catania".
"Quando non vinci le partite cosa posso aggiungere? A Benevento siamo stati capaci di buttare via una grande occasione. Con la Juve abbiamo fatto una prestazione non altezza, ma tuttavia abbiamo avuto la possibilità di fare risultato. Probabilmente, se fosse andata diversamente, questa conferenza stampa non ci sarebbe stata. Adesso stiamo facendo un resoconto sulla situazione attuale".
"Non ho mai obbligato il presidente a fare una spesa entro una linea che lui può affrontare. Lui non era sorpreso, sono spese che conosceva. In ogni aspetto lui ha le varie opzioni che noi presentiamo e poi lui può decidere". Sul campo di allenamento: "Pedara e Massannunziata sono due opzioni che stiamo valutando".
"In estate c'è stata una difficoltà legata alla fidejussione, spiegata dal presidente. Spiegazione insoddisfacente? Quelle sono le sue motivazioni. Di certo, quelle difficoltà hanno influito sul budget e sull'evoluzione della stagione".
"Il calcio di Toscano richiede dei calciatori più dinamici rispetto a quelli che abbiamo attualmente. Per quanto concerne i vari compensi (sul premio salvezza, ndr), è una scrittura errata, nella forma".
"La scelta iniziale del Cibalino? Si tratta di una valutazione fatta insieme a dei professionisti del settore, credevamo di potercela fare con questi due cambi (l'altro è il terreno del "Massimino", ndr) ma ci siamo resi conto che non è così".
Sul mercato: "Prendere dei giocatori senza delle uscite ti porta, potenzialmente, a delle situazioni simili a giugno. Se non riesci a far uscire quei calciatori ti rimangono dentro con dei costi non indifferenti. Credo che non siamo l'unico club ad operare in questo modo. In due settimane si può fare ancora tanto...I fondi per fare mercato sono all'interno delle uscite. Se non dovessero esserci chiederemo al presidente altro budget".
"Abbiamo messo a disposizione del mister e del ds le condizioni migliori per potere lavorare. Il rallentamento estivo ha creato delle difficoltà per tutti. Bisogna trovare delle soluzioni, lavorare e prendersi qualche critica. Fa parte del mestiere".
"Dini ha fatto le visite, dovrebbe essere in viaggio per raggiungere la squadra ed essere disponibile già da domenica".
Sulla struttura della società, sulla possibile figura di un direttore generale: "Non c'è dubbio che dobbiamo crescere, bisogna inserire nuove figure. Sono degli argomenti che trattiamo in ogni consiglio che facciamo. Sul direttore generale stiamo valutando un profilo, con un certo costo, ma non è l'unico aspetto che dobbiamo migliorare".
"In Italia ci sono 100 squadre professionistiche. Se vai in qualunque di questa società e chiedi 2ci sono fatture non pagate?' La risposta è sì. Così come abbiamo fatto l'anno scorso, tutti i conti vengono saldati, ma sempre entro la norma".