Giovanni Pulvirenti: "Sul 2-0 la reazione c'è stata, ma quando non gira..."

Mister Giovanni Pulvirenti con Orazio Russo sullo sfondo

Mister Giovanni Pulvirenti con Orazio Russo sullo sfondo 

Le parole del tecnico degli etnei al termine della sconfitta del Ceravolo

Gli errori ci sono, ma quando non gira…
Le parole del tecnico rossazzurro Giovanni Pulvirenti raccolte nella sala stampa del “Nicola Ceravolo” di Catanzaro al termine della quinta sconfitta consecutiva, la quarta per l’ex coach del Misterbianco:“Mi rendo conto che non sia semplice analizzare una sequenza di sconfitte di questo genere, però, come dicevo ieri in sala stampa, quando il tuo portiere non fa una parata e la tua squadra lavora nella metà campo per 75 minuti, colpisci pali e traverse, è probabile che ad oggi un episodio a favore non lo abbiamo ancora avuto. Fermo restando che gli errori ci sono stati, perché se non ce ne sono i gol non li prendi, è chiaro che ci sta mancando qualcosa a livello di attenzione, di risolutezza e di cattiveria. C’è una società sovrana che sopraintende tutto, che ha il potere di fare le analisi giuste e la serenità per fare le giuste riflessioni. L’unica cosa che faccio, provandola a fare nel miglior modo possibile, è quella di portare il lavoro sul campo attraverso i concetti ed i principi di gioco e trasferirli al gruppo di gioco che sto allenando. Poi ci sono le gare e delle situazioni che non girano nel verso giusto.

La reazione della squadra
“La squadra non si è persa d’animo – ha proseguito mister Pulvirenti –. Il 2-0 avrebbe tramortito anche un toro, invece i ragazzi non si sono lasciati andare alla disfatta, hanno cercato sempre di giocare palla al piede, siamo riusciti a sviluppare determinate trame ed a attraverso le trame siamo riusciti a fare gol ed a sfiorare il pareggio più volte. Abbiamo subito il gol dopo cinque minuti, quando si era ancora nella fase di studio. Non c’è stato un predominio del Catanzaro, anzi…non gli ho visto fare né tiri in porta né trame di gioco. L’unica squadra che ha mantenuto un criterio in campo è stata la nostra, il Catania, oppure ho visto un’altra partita io. Io quando scendo in campo certo sempre di costruire qualcosa e non di lanciare la palla a sessanta metri. Non vado mai contro i miei principi, se così fosse smetterei di fare l’allenatore.

Reagire da uomini
“Siamo tutti vogliosi di svoltare, dalla società ai calciatori. Siamo tutti affranti. Non dobbiamo farci prendere dallo sconforto. Credo che nella vita ci siano determinati test che ti mettono alla prova e ai quali bisogna rispondere presente sempre. Al di là di tutte le negatività che ci sono in questo momento, l’uomo ci deve essere sempre, mettendoci la faccia e la coscienza del lavoro e soprattutto non abbandonare mai”.