Genoa-Catania 2-0: il pagellone rossazzurro

Izco al Ferraris in un precedente contro il Genoa

Izco al Ferraris in un precedente contro il Genoa 

Le pagelle di “CalcioCatania.com” al Catania che ha perso per 2-0 contro il Genoa. Izco e Rinaudo i migliori tra i rossazzurri. Pesa l'espulsione di Bellusci e la sterilità in attacco.

Le pagelle di “CalcioCatania.com” al Catania che ha perso per 2-0 contro il Genoa. Commento, dati statistici e curiosità sui protagonisti del match del Ferraris.

ANDUJAR, VOTO 6 Buona partita dell’estremo difensore argentino anche se ha qualche responsabilità nel secondo gol realizzato da Sturaro a partita ormai segnata per i rossazzurri. Nel primo tempo interviene pochissime volte. Al 12’ respinge la prima conclusione di Antonelli ma non può nulla sul secondo tentativo del giocatore rossoblù che porta in vantaggio i suoi. Nella ripresa buon intervento al 51’ sul diagonale di Gilardino e sei minuti dopo sempre in uscita anticipa l’attaccante del Grifone. Al 69’ salva la porta rossazzurra compiendo una gran parata sulla punizione di Fetfatizidis. Prima di incassare il secondo gol, blocca un'altra conclusione dal limite di Gilardino. A cinque minuti dalla fine si fa passare sotto il braccio il diagonale di Sturaro che chiude l’incontro. Si contano 5 parate e 2 uscite.

BELLUSCI, VOTO 5 La sua partita dura 38 minuti. Commette due ingenuita' che gli costano il doppio cartellino giallo. Da segnalare una buona chiusura su Konate all'8' minuto e un cross interessante al 31' minuto che impegna Perin alla respinta con i pugni. In positivo il numero di duelli vinti con il diretto avversario Sculli, 5 vinti e 2 persi.

SPOLLI, VOTO 5,5 Marcatura sul velocissimo Konate. Soffre la vivacità dell’attaccante rossoblù ma concede poche chance in area rossazzurra. Tuttavia la sua prova è macchiata da alcuni errori tra cui quello al 12’ che porta al gol di Antonelli. L’argentino infatti non riesce a spazzare con decisione il pallone messo in mezzo da Sculli. Dopo l’espulsione di Bellusci gioca come centrale nella difesa a quattro insieme a Rolin. Concede poche occasioni nella ripresa agli attaccanti del Genoa in area di rigore. La maggior parte delle conclusioni arrivano infatti dal limite dell’area di rigore. In parità il computo dei duelli vinti e persi con gli avversari. Meno lucido rispetto ad altre partite. Al 75’ cerca il gol sugli sviluppi di una punizione ma il suo colpo di testa si perde alto. Si contano 4 palloni recuperati, 3 intercetti e 11 respinte.

ROLIN, VOTO 6- Partita di sacrificio per l’uruguaiano che non soffre eccessivamente gli attacchi degli avversari. Come il compagno di reparto Spolli si concede alcuni errori che potevano costare caro ai rossazzurri. Nel primo tempo chiude bene su Motta e Konate e dalla mezzora in poi prova a spingere portandosi sul fondo e tentando il cross. Meno preciso nella ripresa. Al 52’ perde palla e favorisce l’inserimento di Sculli. Al 79’ pasticcia su un intervento aereo su Konate e mette Gilardino nella condizione di presentarsi solo davanti ad Andujar. E’ comunque il migliore nel reparto di difesa con 8 duelli vinti con gli avversari e solo 4 persi. Recupera 3 palloni e ne intercetta 6.

PERUZZI, VOTO 5,5 Inizia la partita come esterno di centrocampo e gioca alto nel tentativo di sfondare verso il fondo. Ci riesce raramente merito anche di Antonelli e Burdisso che fanno buona guardia. Dopo l’espulsione di Bellusci è costretto a indietreggiare in difesa. Sul suo lato è Sculli a creare i maggiori pericoli ma l’argentino ci mette comunque impegno e neutralizza un paio di affondi dell’avversario. Bene in marcatura sulle sovrapposizioni di Antonelli. Alla fine vincerà 8 contrasti su 12. Nella ripresa non si spinge quasi mai oltre la metà campo, resiste comunque ai tentativi d’attacco degli avversari. Si contano a fine partita 3 palloni recuperati, 2 intercettati e 2 blocchi.

IZCO, VOTO 6+ Il migliore in campo per i rossazzurri. Il Capitano ci mette sempre grinta e non tira mai indietro la gamba. Meno brillante in fase di costruzione rispetto alle ultime uscite, perde infatti diversi palloni a metà campo dove comunque si impegna a coprire ogni zolla nel tentativo di annullare sul nascere le azioni di Bertolacci e Sturaro. E’ lui a fare salire la squadra nel primo tempo e a battersi fisicamente su ogni avversario, la fortuna tuttavia gli volta le spalle e ottiene immeritatamente pochissimi rimpalli a favore. Nei primi 45 minuti allarga bene due volte su Keko ma poi le azioni per gli etnei sfumano negli ultimi metri. Nel secondo tempo si impegna a contenere ma anche ad avanzare palla al piede dopo l’uscita dal campo di Lodi. Cerca la porta ma non la trova. Di cuore la sua prestazione al Ferraris. Vince il 70% dei contrasti a metà campo e recupera 5 palloni. Dai suoi piedi nascono le due occasioni create in attacco per il Catania.
(Distribuzione: Izco tanti palloni smistati nella metà campo avversaria)


LODI, VOTO 5 Gioca qualche metro più avanti nel tentativo di inserirsi tra i centrali di centrocampo del Grifone. Il più delle volte però è costretto ad allargarsi per trovare lo spiraglio giusto per i compagni. Nel primo tempo con i reparti scollati, tenta di accendere le azioni per l’unica punta Keko ma non trova l’intesa con lo spagnolo. Non precisissimo sui calci piazzati. Ad inizio ripresa sempre su punizione dal limite trova la respinta della barriera che comunque era partita prima. Si abbassa di qualche metro e comunque interviene in maniera decisiva sugli avversari come al 51’ recuperando su Sculli lanciato diagonalmente in porta. Quattro minuti dopo ci prova dalla distanza ma la sua conclusione è debole. Esce dal campo al 63’ per fare spazio a Monzon. Si contano un tiro fuori, uno respinto. 3 cross di cui 2 positivi e 4 palloni recuperati in fase di interdizione.

RINAUDO, VOTO 6+Non fa mai mancare la “garra” argentina ed in fase di contenimento risulta sempre decisivo mettendoci fisicità e coraggio. Anche lui come Lodi gioca qualche metro più avanti cercando di bloccare sul nascere le azioni dei centrocampisti rossoblù. Meno brillante rispetto alle altre partite. Perde numerosi palloni e risulta meno incisivo in fase di impostazione. Tuttavia l’ex dello Sporting Lisbona è il calciatore del Catania ad aver effettuato più passaggi in fase propositiva per i suoi compagni con una media del 95% di passaggi riusciti. Quasi mai però l’argentino cerca la profondità e si limita a far girare palla per smarcare i compagni che gli ruotano attorno. Va comunque premiato per l’impegno e per la solita capacità di rubare palloni agli avversari. A Genoa è riuscito 7 volte a recuperare palla.
(Posizione media dei rossazzurri nel corso dei 90 minuti. Baricentro altro con Rinaudo e Lodi nel dischetto di metà campo)


BIRAGHI, VOTO 5,5 Sul suo lato deve affrontare l’ex rossazzurro Motta. Riesce a sfondare raramente verso il fondo e la sua prestazione in fase di costruzione ha poco da essere evidenziata. Nei primi 20 minuti lascia scoperto il suo lato e permette sia a Motta ma anche a Konate di crossare e di inserirsi in area. Migliora con il passare dei minuti ma soffre anche lui l’uomo in meno e nella ripresa si limita a difende. Poco incisivo nel corso dei novanta minuti con un solo pallone recuperato, due blocchi e due intercetti. In fase offensiva si conta solo un cross fuori misura.

PLASIL, VOTO 5,5Viene schierato da Maran dietro a l’unica punta Keko. Gioca in un ruolo che aveva ricoperto in passato e ha nelle corde l’assist per gli attaccanti. Tuttavia non entra in partita e pur battendosi con fisicità rischia spesso di perdere palla o di commettere fallo. Rarissime volte riesce a scambiare con Keko e tenta la conclusione a rete in una sola occasione. La sua partita viene sicuramente segnata dall’espulsione di Bellusci. Da quel momento in poi viene servito meno dai compagni e al 63’ Maran decide di cambiarlo inserendo Fedato.
(Pochi palloni in profondità per Keko da parte di Plasil costretto ad appoggiarsi sui compagni)


KEKO, VOTO 5,5 Due occasioni nei primi minuti di gioco. Ruba palla e calcia a lato tra il terzo e il quarto minuto. Inizia la gara con vivacità ma si spegne via via. Non trova l’intesa con Plasil e con Lodi che spesso servono il pallone dal lato opposto al taglio dello spagnolo. Tenta di allargarsi sugli esterni e sul finire di primo tempo prova a crossare dalla destra senza trovare però compagni in area. Cerca la porta in una occasione dal limite ma non centra il bersaglio. Scompare dal campo nel secondo tempo e viene sostituito al 73’ da Leto.

FEDATO, SENZA VOTO Entra al 63’ minuto al posto di Plasil. Si muove tanto ma viene servito poco dai compagni. Ci prova dalla distanza al 68’ ma la palla si perde a lato. Appena 3 palloni toccati.

MONZON, SENZA VOTO Entra al 63’ minuto al posto di Lodi. Da segnalare solo una punizione al penultimo minuto che viene deviata da un avversario e poi parata da Perin.

LETO, SENZA VOTO Entra al 73’ al posto di Keko ma incide poco. Per il contrasto con gli avversari e tenta la via del tiro in una occasiona ma con troppa debolezza.

ALL. MARAN, VOTO 5,5 E’ costretto a fare a meno dei suoi uomini di peso in attacco. Plasil in quella posizione poteva smistare meglio la palla ma davanti girava il solo Keko che per caratteristiche tecniche e fisiche era impossibilitato a sfondare tra i tre della difesa ligure. Il Catania prende gol in maniera rocambolesca e ad aggravare la situazione arriva l’espulsione di Bellusci. La sua squadra concede poche nitide occasioni in area di rigore e costringe gli undici di Gasperini a provarci spesso da fuori. Troppo poco in avanti per sperare nel pari anche se la voglia e l’impegno non è mancato agli etnei. I risultati delle dirette concorrenti tengono ancora in vita le speranze di salvezza. Sabato sera contro il Cagliari non si può sbagliare. Tornerà Bergessio e il mister recupererà altri elementi. Con l’immutato impegno si spera nel bottino pieno.


GENOA:
Perin 6
Burdisso 6,5
Portanova 6
Antonini 6 (dal 82' Calaiò sv)
Motta 6
Sturaro 6,5
Bertolacci 5.5 (dal 46' Fetfatzidis 6,5)
Antonelli 6,5
Konate 6,5
Gilardino 5,5
Sculli 6 (dal 59' Cabral 6)
All.: Gasperini 6,5

ARBITRO IRRATI, VOTO 6 Ci sta il doppio giallo a Bellusci. Ingenuo soprattutto nel secondo fallo il difensore rossazzurro. Non vede una presunta deviazione di mano in occasione del gol del vantaggio di Antonelli. Dirige la gara da “arbitro casalingo” risparmiando alcuni gialli ai giocatori del Grifone. Comunque positiva la sua direzione di gara.