Genoa-Catania (0-2): Lanterna rossazzurra!

Barrientos, prestazione mostruosa al

Barrientos, prestazione mostruosa al "Ferraris" 

Il commento alla bella vittoria esterna degli etnei di Maran ottenuta al "Ferraris".

Vittoria a Marassi dopo quasi 50 anni
Ventidue settembre 1963: Genoa-Catania 0-2 (sul campo, reti di Battaglia e Danova), risultato ‘convertito’ dal Giudice Sportivo ‘a tavolino’ a causa dell’invasione di campo da parte dei sostenitori genoani. Dopo quarantanove anni e quattro mesi il Catania di Rolando Maran bissa l’impresa dei ragazzi di Don Carmelo Di Bella, espugnando il “Ferraris” di Genova al termine di una gara dall’impostazione tattica perfetta. Decisive le reti, una per tempo, di Gonzalo Bergessio nella prima frazione di gioco e di Pablo Barrientos nella ripresa. Successo limpido, giunto nonostante le assenze pesanti di gente come Legrottaglie, Lodi, Almiron e Marchese. Grande merito ai sostituiti, a ‘gregari’ spesso discussi per prestazioni poco positive, ma determinati e assai convincenti quest’oggi. È il caso di Capuano, Paglialunga e Biagianti: massima concentrazione, per il massimo risultato.

Cronaca
Pronti via Maran schiera i suoi ragazzi col 4-2-3-1 con gli inserimenti di Capuano, Alvarez in difesa, Paglialunga in mediana e Castro sulla trequarti. Dall’altra parte il traballante Delneri, lancia dal primo minuto il neoacquisto Olivera, affidando le soluzioni offensive alla coppia Immobile-Borriello. Proprio l’ex romanista , in avvio, fallisce la rete del possibile vantaggio genoano. Gol sbagliato, gol subito. Al quarto lancio illuminante di Barrientos per Gomez, assist al bacio del ‘papu’ per Bergessio che da due passi supera Frey. Per il ‘Lavandina’ quinto gol al Grifone, dopo la doppietta realizzata nella gara d’andata e le reti nel 4-0 dello scorso febbraio e del 2-1 della stagione 2010/11. Subito lo svantaggio il Genoa prova a reagire ma il ‘solito’ Borriello si divora clamorosamente la palla del pareggio. Primo tempo di marca rossoblù, col Catania cinico e spietato, bravo a concretizzare l’unica vera palla-gol creata. Nella ripresa, come già accaduto contro la Roma, gli etnei prendono le misure all’avversario controllando agevolmente il match senza soffrire più di tanto a parte 'auto-palo' di Capuano in apertura. A quattro minuti dal termine, un velenoso diagonale del ‘pitu’ Barrientos chiude definitivamente i giochi, condannando il Genoa ad una sconfitta pesantissima ai fini della classifica.

Numeri da sogno
Ma veniamo ai numeri da ‘capogiro’: trentadue punti dopo ventuno giornate; settimo posto in coabitazione con la Roma (giallorossi impegnati stasera nel posticipo dell’Olimpico contro l’Inter); terzo risultato utile di fila (un pareggio e due vittorie); terza gara senza subire reti; ventiduesima vittoria esterna in serie A della storia rossazzurra; secondo successo in trasferta della stagione, nono complessivo; +15 dal terz’ultimo posto occupato dal Genoa; -4 dalla ‘zona Europa’ occupata dalla Fiorentina (prossimo avversario degli etnei) e, infine, -8 dall’ipotetica quota salvezza, nonché primo obiettivo stagionale. Numeri importanti che gratificano il grande lavoro svolto dalla società etnea e dallo staff tecnico. Numeri che danno una gioia immensa. Numeri che, dopo 50 anni, colorano nuovamente la ‘Lanterna genoana’ di rossazzurro…

Maran come Montella, anzi meglio!
L’artefice maggiore della storica affermazione etnea in casa del Genoa è senza ombra di dubbio mister Rolando Maran. Più dei gol di Bergessio e Barrientos, più degli interventi difensivi di Bellusci, più dei recuperi di Izco, più delle accelerazioni di Gomez, sono le mosse tattiche di Rolando l’Umile a condurre il Catania verso il secondo successo esterno della stagione. Scelte iniziali azzeccate, con l’inserimento di Castro in primis, cambi in corsa altrettanto azzeccati con il redivivo Biagianti per lo stanco Paglialunga, il coriaceo Ricchiuti per l’esausto Gomez. Meriti al silenzioso tecnico di Rovereto che, dopo appena 21 giornate, non solo ha già eguagliato le vittorie esterne ottenute da Montella (Lecce e Siena), ma ha anche ottenuto 4 punti in più rispetto al predecessore. E non finisce qui. Con nove trasferte ancora a disposizione mister Maran potrebbe eguagliare il tris di vittorie esterne ottenuto da Pasquale Marino nel 2006/07 (Cagliari, Reggio Calabria ed Udine) e, soprattutto, il poker di Don Carmelo Di Bella nel lontanissimo 1960/61 ( Bologna, Udine, Napoli e Bari). L’appetito vien mangiando…

Sampirisi, pomeriggio da dimenticare
Assolutamente da dimenticare il pomeriggio del calatino Mario Sampirisi. Nato a Caltagirone il 31 ottobre 1992 il giovane difensore ligure al cospetto dei suoi ‘conterranei’ ne combina di tutti i colori. Sulla sua coscienza il gol del vantaggio di Bergessio, quando si fa imbambolare dallo sgusciante Gomez. Ancora un suo errore, in avvio di ripresa, per poco non consente al ‘papu’ di infilzare Frey. Dopo 50 minuti di gioco ‘tragici’ mister Delneri lo manda sotto la doccia: prima dei fischi della curva genoana, poi sotto quella tonificante e rigenerante degli spogliatoio. Giornata storta, ma ‘il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette’. Sostegno ad uno dei pochissimi ‘prodotti’ della nostra Sicilia.


Sfida all’Aeroplanino
Tra sette giorni al “Massimino” l’attesissimo ritorno da avversario di mister Vincenzo Montella. L’Aeroplanino, volato in estate alla volta di Firenze, ritorna a Catania forte di 36 punti e di un quinto posto dal sapore d’Europa. Nonostante l’ottima posizione in classifica, però, il momento dei gigliati non è proprio dei migliori: un punto in tre gare nel 2013 (giunto proprio quest’oggi contro il Napoli) e la cocente eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Roma. Dall’altra parte il Catania, galvanizzato dagli ultimi risultati positivi e da una condizione fisica invidiabile, ha l’obbligo di ‘vendicare’ la fastidiosa sconfitta subita nella gara d’andata. Impresa non semplice considerando le assenze degli squalificati Bergessio (unico calciatore insostituibile) Lodi e, probabilmente, Almiron. Ma poco importa, perché questo Catania, proprio oggi pomeriggio, ha dimostrato di esserci nonostante le tante assenze. Avanti così! -8 all’Alba: “Siete stati folli, siete stati affamati, siete stati umili, siete stati elefanti!”

Nel dettaglio le 22 vittorie in trasferta del Catania in Serie A:

1) 1954/55: Spal-Catania 1-3
2) 1960/61: Bologna-Catania 1-2
3) 1960/61: Udinese-Catania 0-1
4) 1960/61: Napoli-Catania 0-1
5) 1960/61: Bari-Catania 0-1
6) 1961/62: Udinese-Catania 0-1
7) 1962/63: Juventus-Catania 0-1
8) 1963/64: Genoa-Catania 0-2 (a tavolino).
9) 1964/65: Sampdoria-Catania 0-1
10) 1965/66: Varese-Catania 1-2
11) 1970/71: Varese-Catania 0-1
12) 2006/07: Cagliari-Catania 0-1
13) 2006/07: Reggina-Catania 0-1
14) 2006/07: Udinese-Catania 0-1
15) 2008/09: Città di Palermo-Catania 0-4
16) 2009/10: Juventus-Catania 1-2
17) 2009/10: Lazio-Catania 0-1
18) 2010/11: Brescia-Catania 1-2
19) 2011/12: Lecce-Catania 0-1
20) 2011/12: Siena-Catania 0-1
21) 2012/13: Siena-Catania 1-3
22) 2012/13: Genoa-Catania 0-2