Frison: "Dobbiamo stare uniti e compatti e uscire da questa situazione"

Il numero 1 rossazzurro quest'oggi in conferenza stampa

Il numero 1 rossazzurro quest'oggi in conferenza stampa 

Alberto Frison, portiere del Catania, ha parlato oggi in sala stampa.

TORRE DEL GRIFO – Ha parlato oggi in conferenza stampa il portiere del Catania, Alberto Frison, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala.

Ripartiamo dal secondo tempo della gara contro la Fiorentina. Ci dai una chiave di lettura sull’accaduto?
Nel secondo tempo contro la Fiorentina ci si aspettava una reazione da parte nostra e non c’è stata. Tutti sappiamo che è stato un brutto secondo tempo e dobbiamo cancellare subito questa partita e pensare all’Inter. Sarà una partita molto difficile, sappiamo che dobbiamo stare uniti e compatti e uscire da questa situazione.

Chi ci va di mezzo è il portiere.
Quando si perde non fa piacere a nessuno, dobbiamo cercare di cambiare rotta e andare a Milano a fare punti.

Quanto hai dovuto sudare per conquistare questa maglia e quali prospettive hai nonostante il momento difficile della squadra?
Ho sempre cercato di stare tranquillo e sfruttare le occasioni che mi venivano date aiutando la squadra a raggiungere un obiettivo importante. Quest’anno c’è stata questa possibilità e dovrò sfruttare al massimo le chance che mi verranno date e aiutare la squadra ad uscire da un momento così difficile.

Chi ti ha aiutato a giocare quando sei stato messo in disparte?
Tutti i compagni che mi dicevano di stare tranquillo. Ho sempre cercato di dare continuità al lavoro, ho sempre cercato di aiutare la squadra quando non sono stato chiamato in causa e adesso che sono protagonista voglio aiutare la squadra a far bene in questo momento difficile.

Il tuo rapporto con Andujar?
E’ sempre stato un buon rapporto, di rivalità ma nel rispetto reciproco, c’è sempre stato un rapporto di consigli e di aiuti.

Domenica si va a San Siro, hai esordito in Serie A in quel campo contro il Milan. Che partita ti aspetti? Ti fidi di quest’Inter che sta attraversando un momento delicato?
Affrontiamo una grande squadra nonostante non stia vivendo un momento felicissimo. Dobbiamo pensare a noi e cercare di portare a casa i punti che ci servono, in un modo o nell’altro.

C’è stato un momento in cui hai pensato di lasciare il Catania?
Ho sempre pensato di lavorare tranquillo in questa società che adesso mi sta dando la fiducia di giocare. Sono sempre concentrato sul mio lavoro.

Se dovessi dare un conforto ai tifosi del Catania, sicuramente molto preoccupati, cosa ti sentiresti di dire?
Dico di starci molto vicino e di sostenerci con gli incoraggiamenti. Da questa situazione ne verremo fuori tutti insieme.

Ciao Alberto, come avrai già notato Catania è una piazza caldissima. I tifosi ti hanno accolto con grande affetto nel momento in cui sei stato chiamato in causa e tu hai risposto con grandi parate. In che modo un portiere può aiutare la squadra a ribaltare la situazione in un momento così difficile?
Costituendo un gruppo compatto con la squadra all’interno dello spogliatoio, allenandosi bene e dando consigli al compagno in difficoltà. L’importante è essere intelligenti e capire la situazione.

Che effetto fa trovarsi puntualmente tra i migliori in campo della propria squadra nonostante i risultati negativi?
I giudizi li danno gli altri. Cerco sempre di farmi trovare pronto, fa piacere essere tra i migliori ma in questo momento mi interessa che il Catania torni a far punti e alle vittorie fondamentali per la salvezza.

Milito ha detto di voler segnare domenica. Da portiere, chi temi di più tra Palacio e Milito?
Sono due grandi giocatori, so che sarà difficile quindi cercherò di chiudere la saracinesca.

Cosa vi ha detto il mister Maran al suo ritorno al Catania?
E’ tornato con la carica giusta, se seguiamo i suoi consigli possiamo risalire in classifica. Sono sicuro che possiamo rimetterci in carreggiata per la salvezza.

Cosa ti fa più arrabbiare in questo momento?
Il non riuscire a dimostrare quello che valiamo come abbiamo dimostrato lo scorso anno. Dobbiamo essere più convinti dei nostri mezzi per poter risalire in classifica e sono convinto che con il lavoro del mister riusciremo ad uscirne.

La partita contro l’Inter è una partita importante perché può dare una svolta, ma quanto può pesare la partita contro il Livorno?
Dobbiamo pensare prima all’Inter e poi alla partita contro il Livorno.

Rispetto all’anno scorso il Catania non è cambiato come uomini e molti pensano in un possibile appagamento di una squadra che ha chiuso un ciclo. Voi come vi spiegate questa metamorfosi del Catania? Perché il Catania non riesce più ad esprimersi come nella passata stagione?
Quest’anno è partito così, magari l’anno scorso credevamo di più nei nostri mezzi. Penso che credendo più nei nostri mezzi e nelle nostre possibilità possiamo uscire da questo momento perché le qualità individuali ci sono e l’abbiamo dimostrato. Il gruppo c’è e adesso dobbiamo compattarci e resettare tutto ciò che di negativo c’è stato e ripartire. E così si raggiunge la salvezza.

Avete avuto modo di pensare scherzando tra voi di trovare un’Inter destabilizzata dalla vicenda Vucinic-Guarin?
No assolutamente, non ci pensiamo. Dobbiamo preparare la partita pensando a noi e cercando di mettere in difficoltà l’Inter.