Fondi-Catania, precedenti: la prima volta al "Purificato" finì 1-1

Il rigore dell'1-1 trasformato da Andrea Mazzarani

Il rigore dell'1-1 trasformato da Andrea Mazzarani 

Il racconto dell'unico precedente al Purificato tra pontini ed etnei. All'interno le immagini della gara

PRIMA DEL 2017
È una fredda e ventosa notte di Gennaio quando il Catania di Pino Rigoli si reca per la prima volta nella storia dell’Elefante al “Domenico Purificato” di Fondi. Si tratta del posticipo della ventiduesima giornata, nonché primo match del 2017. È il 23 del mese, nella fase più calda della sessione invernale del calciomercato, e la compagine rossazzurra presenta in campo alcuni nuovi innesti. Quello più atteso è un volto che a Torre del Grifo e dintorni conoscono da cima a fondo: Giovanni Marchese, ultimo reduce della formazione che conquistò la A il 28 maggio del 2006, è pronto alla nuova vita in rossazzurro dopo qualche stagione vissuta al Genoa. Oltre al terzino di Delia, nell’inedito 3-5-2 di partenza degli etnei, che ha preso il posto del rodato 4-3-3 proprio per far spazio al nisseno, si scorge la sagoma riccioluta di Ivano Baldanzeddu, terzino mancino stanco di far panchina nel Venezia di Pippo Inzaghi. In panchina, accanto al tecnico di Raccuja, siede la terza new entry eredita dal mercato: il portoghese Diogo Tavares, attaccante prelevato dal Catanzaro. In avanti l’unica punta è Valerio Anastasi, supportato da Andrea Mazzarani, con Russotto e Di Grazia relegati in panca.

Giovanni Marchese al Purificato, ennesimo "debutto" in rossazzurro 



Tra i fondani di mister Sandro Pochesci, tecnico vulcanico con un passato da calciatore nella Lodigiani e nella Viterbese, spicca la “coda” al vento di Elio Calderini, freschissimo ex Catania col dente avvelenato. Nella gara di andata, l’attaccante umbro, aveva propiziato la rete del pareggio di Tiscione. L’altro ex della gara, Ciccio Bombagi, è relegato in panchina in attesa di una chance. In classifica i pontini, ottavi della classe insieme alla Casertana, vantano un punto in più rispetto agli etnei: l’obiettivo del Catania è il sorpasso, alias la vittoria, ma il mezzo passo falso nella gara di andata è un dettaglio da non trascurare. L’approccio alla gara dei rossazzurri è tutt’altro che entusiasmante. Il Catania, così come impone il copione scritto alla vigilia, prova a fare la partita. La manovra, però, risulta farraginosa e assai prevedibile, in avanti Anastasi e Mazzarani non riescono a dialogare così come avvenuto a Cosenza qualche mese prima. È tutto grasso che cola per il rognoso Fondi, formazione ripescata dalla D in piena estate e di proprietà dell’Unicusano. All’ultimo minuto della prima frazione di gioco il fondano Varone impegna severamente Pisseri, con quest’ultimo che si rifugia in corner. Il susseguente tiro dalla bandierina coglie impreparata la retroguardia catanese, a dir poco statica e immobile. Ne approfitta proprio Elio Calderini, il grande ex, che di testa schiaccia il pallone in rete, esultando poi come se non esistesse un domani. Si va negli spogliatoi con il Catania sotto di una rete e con la netta impressione che questo 3-5-2 convinca pochissimo.

Tifosi rossazzurri presenti a Fondi lo scorso 23 gennaio 



Dopo il primo quarto d’ora della ripresa mister Rigoli ha già fatto due cambi: fuori i catanesi Anastasi e Bucolo, dentro Di Grazia (altro marca Liotru) e il neo acquisto Tavares. I nuovi innesti cambiano sensibilmente la musica in campo, con il Catania che adesso si rende più pericoloso dalle parti del portiere rossoblu Coletta. Al 67’ gli etnei vanno vicinissimi al gol del pari con Mazzarani che da due passi si vede respingere la conclusione da un difensore appostato proprio sulla linea di porta a portiere battuto. Nove minuti più tardi un intervento scomposto di un difensore pontino induce l’arbitro Amabile di Vicenza a decretare un calcio di rigore per gli etnei: dal dischetto Andrea Mazzarani, freddo come non mai, spiazza Coletta riportando il risultato in parità. Subito la rete del pari è l’Unicusano Fondi a sfiorare l’immediato nuovo vantaggio, con tre conclusioni pericolosissime che per poco non vanno a segno, una delle quali, al minuto 88, con un pennellato calcio di punizione di Tiscione che sorvola di poco la traversa a Pisseri battuto. L’1-1 finale mantiene inalterate le distanze in classifica, con il Fondi avanti di un punto e con il Catania che conferma la scarsa attitudine alle gare lontano dal “Massimino”. Solita solfa che quest’anno pare un lontanissimo ricordo…



Fondi 23 Gennaio 2017, Stadio "Purificato"

FONDI (4-3-3): Coletta; Galasso, Marino, Signorini, Squillace; De Martino (Sernicola 76'), Tommaselli (Adessi 84'), Varone; Calderini, Albadoro, Tiscione. A disp.: Calandra, Di Sabatino, Pompei, Sernicola, Signorini, Bombagi, Mucciante, Capuano, D’Angelo, Addessi, Iadaresta. All: Pochesci

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Baldanzeddu, Biagianti, Bucolo (Di Grazia 61'), Fornito, Djordjevic; Mazzarani (Barisic 91'), Anastasi (Tavares 55') A disp.: Martinez, De Rossi, Manneh, Mbodj, Parisi, Piermarteri, Di Grazia, Russotto, Tavares, Barisic. All: Rigoli

ARBITRO: Daniel Amabile di Vicenza; Tribelli-Badoer.

RETI: al 45' Calderini, al 76' Mazzarani su rigore