Foggia-Catania 3-0: le pagelle rossazzurre

Disastrosa prestazione di Musacci.

Disastrosa prestazione di Musacci. 

Gravi insufficienze per Moriero, che non ne azzecca una, e buona parte dei suoi ragazzi. Calderini il meno peggio.

Liverani voto 4,5: Responsabilità più della difesa che sue nei primi due gol foggiani, anche se l’uscita disperata su Floriano per evitare l’1-0 non è delle migliori. L’errore di posizionamento sul cucchiaio di Agnelli che fissa il 3-0 finale è talmente grave che oscura le belle parate effettuate sui tiri da fuori di Chiricò nel primo e Riverola nel secondo tempo.

Pelagatti voto 5: Il suo immobilismo concede a Floriano il tempo e lo spazio per farsi trovare pronto e firmare l’1-0 in ribattuta sulla traversa centrata da Sarno. Peccato perché in marcatura e velocità non soffre oltremodo il dirimpettaio rossonero.
-> Garufo 5: Moriero gli concede mezz’ora di partita, durante la quale dovrebbe provare a garantire un po’ di spinta sulla fascia, ma finisce col naufragare insieme ai compagni di fronte alla schiacciante superiorità del Foggia.

Ferrario voto 5: Nel primo tempo spesso e volentieri le “azioni” (si fa per dire) del Catania partono da lui, e con lui si concludono, a causa dei lanci in profondità che puntualmente sbaglia; si riscatta anticipando un pericoloso traversone basso di Floriano destinato a Iemmello. Nella ripresa manda tutto alle ortiche perdendosi il n°9 avversario in occasione dell’azione del 2-0.

Bastrini voto 5,5: Soffre la rapidità dell’attacco rossonero ma tutto sommato regge meglio dei compagni di reparto. Poi, al 79°, va in avanscoperta in modo scriteriato su Riverola aprendo la voragine che consente ad Agnelli di confezionare il lob del 3-0.

Bergamelli voto 5,5: Schierato da terzino sinistro per contenere le folate di Chiricò, assolve le richieste del mister anche se talvolta deve ricorrere alle maniere forti. Inconsistente, per caratteristiche, in fase offensiva.
-> Nunzella SV: Entra a partita ormai compromessa, cerca di lottare e spingere sulla sinistra ma non può salvare la patria.

Castiglia voto 5,5: Il Foggia attua un possesso palla ubriacante grazie al quale nasconde il pallone ai rossazzurri praticamente per l’intero arco del match. Uno dei pochi a non rassegnarsi e provare a recuperare il pallone, anche con modi poco ortodossi, è lui e gliene va dato atto. Ma nell’unica occasione in cui si oppone con poca grinta ad Agnelli, quest’ultimo realizza il 3-0.

Di Cecco voto 4: Partita da dimenticare. Travolto dal pressing dei trequartisti avversari, non riesce a ricevere e giocare palloni e quando lo fa perde spesso la sfera, come in occasione dell’1-0 foggiano che nasce proprio da un suo errore.

Calderini voto 6: E’ l’unico che riesce a creare qualche grattacapo alla difesa avversaria. Punta e salta facilmente l’uomo, fa ammonire al 36° Coletti ed effettua ad inizio ripresa un cross raccolto malamente da Falcone in area.

Russotto voto 4: Nella posizione di trequartista centrale dovrebbe fungere da elemento cardine, ma non riesce mai ad entrare nel vivo del gioco, grazie a difensori e mediani rossoneri che presidiano impeccabilmente la sua zona di competenza. Ci prova senza pretese da fuori area al 60°.

Falcone voto 4: A differenza di Calderini non azzecca un dribbling e l’unica prova della sua presenza in campo è il deludente tiro di controbalzo tentato al 51°.

Lupoli voto 4: Ingabbiato dalla coppia Coletti-Gigliotti che lo controlla senza neanche faticare, finisce col rimediare un cartellino giallo per un fallo di frustrazione. La fiducia attribuitagli da Moriero si esaurisce nell’arco di 45’, al termine dei quali resta negli spogliatoi per far spazio a Musacci e consentire il cambio di modulo.
-> Musacci voto 4: Entra per consentire al tecnico di passare al 4-3-3, in cui dovrebbe essere lui a prendere in mano le redini del gioco etneo. Ma sbaglia tutto: passaggi, lanci, tiri da fuori e persino la protezione del pallone, che gli viene sottratto con troppa facilità da Chiricò in occasione dell’azione del 2-0 di Iemmello.

All.Moriero voto 4,5: Scelte iniziali discutibili. Alla chiusura ermetica di una difesa composta da soli centrali fa da contraltare il contemporaneo utilizzo di quattro giocatori offensivi come Calderini, Russotto, Falcone e Lupoli. Così facendo consente ad una squadra maestra nel possesso palla come il Foggia di controllare la partita ed attaccare ad intermittenza. Per ripristinare un minimo di gioco pensa di inserire un regista, Musacci, ma è proprio lui a tradirlo e consentire agli avversari di chiudere il match.

FOGGIA voto 8: E’ vero che non tutti i fine settimana si ha la fortuna di incontrare avversarie dimesse come il Catania di stasera, eppure non si capisce come una squadra così non riesca a dominare il campionato. Superiorità imbarazzante sotto ogni profilo: gioco, atteggiamento, qualità individuali, amalgama.

Arbitro Giua voto 6: Partita a tratti nervosa in cui il direttore di gara a volte forse lascia scaldare gli animi più del dovuto senza intervenire. Complessivamente comunque non commette errori significativi.