Fiorentina-Catania: mi ritorni in ment ex

Vincenzo Guerini, ex tecnico rossazzurro

Vincenzo Guerini, ex tecnico rossazzurro 

Montella, Vargas e Guerini da una parte, Biagianti ed Almiron dall’altra

Cinque ex: tre in viola, due in rossazzurro
In vista della gara tra viola ed etnei, prima gara del campionato 2013/14, riecco cinque personaggi che hanno indossato (od allenato) entrambe le maglie: Vincenzo Montella, Vincenzo Guerini e Juan Manuel Vargas da una parte, Marco Biagianti e Sergio Bernardo Almiron dall’altra. Riviviamo la storia rossazzurra dell'Areoplanino, del 'Guerra' e del Loco, accennando, anche, ai trascorsi gigliati dei due mediani etnei.

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Montella, rampa di lancio etnea…
Undici vittorie, rimonte impossibili, record di punti, campionato stratosferico, gioco brillante, complimenti in quantità industriale con tanto di accostamento al Barcellona di Guardiola. Tutto questo è stato il Catania 2011/12 allenato da Vincenzino Montella. L’Aeroplanino rilanciatosi in Sicilia, dopo la delusione romana (l’infelice scelta della società romanista di puntare su Luis Enrique), e volato via, alla volta di Firenze, dopo appena una stagione. Un mordi e fuggi, che ricorda i vari Zenga, Mihajlovic e Simeone, ma che ha lasciato un retrogusto ancor più amaro. Prima i vari abboccamenti con la ‘sua’ Roma, poi il corteggiamento, dal sapor di telenovela, con la Fiorentina. Un epilogo stucchevole per una storia breve ma intensa. Nel “Monday Night” del “Franchi”, in programma il prossimo 26 agosto, Vincenzino Montella incrocerà per la terza volta il Catania di Rolando Maran, con un bilancio che sorride ‘lievemente’ al tecnico gigliato: una vittoria per parte, tre gol per i viola e due per i rossazzurri. Quisquilie da almanacchi, insomma.

Vargas, el ‘Loco’ di Lima
Juan Manuel Vargas Risco, detto el ‘Loco’, rientra nel club dei calciatori più forti che hanno indossato la casacca rossazzurra. Corsa, tecnica, velocità, classe e quel pizzico di pazzia che appartiene solo ai grandi giocatori. Sessantanove presenze e sei reti nelle due stagioni trascorse a Catania. Acquistato, nell’estate 2006, come esterno sinistro basso el ‘Loco’ sin dalle prime esibizioni ha da sempre evidenziato le sue grandissime doti offensive lasciando a desiderare in fase difensiva. Dilemma risolto da Walter Zenga che, a differenza dei suoi predecessori Marino e Baldini, ‘lanciò’ Vargas come esterno sinistro alto: il suo vero ruolo. Tra le gemme del ‘Vargas rossazzurro’ appare impossibile non ricordare la folgore di rara bellezza scagliata al Milan nella gara di ritorno della Tim Cup 2008 giocata al “Massimino”. Sinistro al volo da fuori area e folla in delirio. Tornato sotto la Fiesole, dopo la parentesi genoana, Vargas potrebbe nuovamente lasciare la casacca viola per andare in altri lidi.

Guerini, parentesi indimenticabili
Un altro Vincenzo indimenticabile è, senza ombra di dubbio, Guerini, attuale Club Manager viola. Due (o meglio tre) le parentesi rossazzurre del tecnico bresciano. La prima nell’altalenante stagione 2000/01 in serie C1 (oggi Prima Divisione). Chiamato dai Gaucci in sostituzione dell’esonerato Ivo Iaconi, Guerini esordì nell’infuocato posticipo serale contro il Palermo di Sonzogni. Al “Barbera” finì 5-1 per i rosanero. Un debutto da incubo, bissato sette giorni più tardi dal capitombolo interno contro il Giulianova (1-3 per i giallorossi). Neanche il tempo di ingranare (due vittorie con Atletico Catania e Lodigiani, sconfitta contro l’Avellino e pareggio interno col Benevento) ed è subito esonero. Via Guerini, dentro nuovamente Iaconi, giusto il tempo di incassare altre due sconfitte e due pareggi. Altro esonero (per Iaconi) altra richiamata (per Guerini). Si riparte dalla vittoria contro la Vis Pesaro (nel pantano dell’allora Cibali). Da lì incomincia la fantastica rimonta dei rossazzurri coronata dal terzo posto finale. Nei play off, dopo aver superato l’Avellino in semifinale, il sogno promozione sfuma al “Celeste” contro il Messina. Una rimonta da record che avrebbe meritato certamente un altro finale. Guerini lascia Catania tra i rimpianti. Ma non è un addio definitivo. Nell’aprile 2003 riecco il terzo ritorno in rossazzurro. Dopo gli esoneri di Jaconi, Graziani, Pellegrino, Toshack e Reja tocca al ‘buon’ Vincenzo provare a salvare il Catania dalla retrocessione in serie C1. Cinque vittorie: quattro sul campo, una ‘ai Tribunali’ (la famosa gara interna col Siena), un pareggio e quattro sconfitte spingono gli etnei a quota 46 prima dell’infuocata lotta amministrativa dell’estate 2003 conclucsa con la vittoria rossazzurra: la giusta permanenza in cadetteria. Davvero delle parentesi indimenticabili!

Biagianti, giovane fiorentino
Anche se non ha mai giocato con la prima squadra della Fiorentina Marco Biagianti, fiorentino di nascita, può essere annoverato tra gli ex della gara. I dieci anni vissuti nelle giovanili viola non possono essere cancellati. La probabile indisponibilità di Almiron (ancora alle prese con un lavoro differenziato) potrebbe schiudere la ‘porta di casa’ ad un Biagianti che, tuttavia, rimane sempre nel mirino del Livorno, formazione neopromossa. E con il mercato ancora aperto (chiusura il 2 settembre) tutto è possibile.

Almiron, viola per poco
L’esperienza viola del centrocampista argentino è stata tutt’altro che positiva. Appena undici presenze, senza alcun gol realizzato, nella stagione 2008/2009 prima del passaggio al Bari. Annata difficile, quella vissuta da Almiron sotto la Fiesole, ampiamente condizionata da problemi fisici ed incomprensioni tattiche con l’attuale C.T. della Nazionale azzurra Cesare Prandelli.