Fidelis Andria-Catania, presentazione: Ricominciamo

Tano Calil, bomber rossazzurro

Tano Calil, bomber rossazzurro 

La presentazione della gara tra pugliesi ed etnei, in programma sabato 9 gennaio alle ore 15

…continuando a vincere
Primo impegno del 2016 per il Catania. Allo stadio “Degli Ulivi” di Andria i rossazzurri di Pippo Pancaro affrontano la Fidelis nell’ultima gara valida per il girone d’andata. Trasferta ostica, la terza stagionale in terra pugliese, al cospetto di una formazione rognosa che dopo sedici giornate occupa la sesta piazza, in coabitazione con Messina, Catanzaro e Matera, e con 5 punti di vantaggio sugli etnei. Cinque e non sei, perché il nuovo anno ha portato in ‘dono’ un punticino di bontà restituito dalla Corte Federale d’Appello della FIGC. Uno su undici è una goccia nell’oceano, ma nonostante ciò, questa goccia, ha migliorato sensibilmente la classifica – etnei al dodicesimo posto con la Paganese e,soprattutto, a +1 dalla zona play-out – incidendo allo stesso tempo anche sul morale.

Con rinnovato ottimismo, figlio anche del successo pre-natalizio sui campani e dal recupero di pezzi importanti (Castiglia, Russotto e Falcone, con gli ultimi due già rodati da due incontri), il Catania si reca in Puglia con il solito obiettivo: la vittoria. Vincere, perché vincere aiuta a vincere e perché questa squadra è stata costruita esclusivamente per questo motivo. Portar via i tre punti dal “Degli Ulivi” rappresenterebbe per gli etnei (oltre al quarto successo esterno della stagione) un break importante per guardare al futuro con occhi diversi.

Impresa non facile, in passato riuscita soltanto nel lontano 1989-90 (Vedi precedenti), contro una formazione ben rodata ma, allo stesso tempo, capace di battere la capolista Casertana (2-0 lo scorso 12 dicembre) e di perdere tre gare su otto (contro Ischia, Messina e Benevento). Fidelis ballerina, Fidelis reduce in casa da tre risultati utili (due vittorie e un pareggio) e con una difesa blindata da altrettante partite. Numeri di una squadra quadrata, numeri che, comunque, non possono frenare l’impeto di rimonta degli etnei. Ricominciamo, continuando a vincere.