Fermate la Serie B!

Grafica a cura di Bruno Marchese

Grafica a cura di Bruno Marchese 

Se è rimasto un minimo di dignità, si sospenda il campionato per agevolare l'eventuale correzione dei calendari...

Si era diffusa in giornata la notizia di un blocco del campionato di Serie B, disposto dal Tar, sulla base di alcune dichiarazioni del presidente del Collegio di Garanzia dello Sport Franco Frattini, che ha poi smentito attraverso il proprio profilo twitter. Il tema, però, resta attuale ed anzi merita di essere rilanciato, di fronte all'iniziativa della Figc, che secondo quanto rivelato dallo stesso Frattini, si starebbe opponendo, chiedendo al Tar la revoca del decreto cautelare di sabato scorso (che farebbe "cadere" la convocazione del Collegio di Garanzia, fissata per il 21 settembre).

Siamo al 18 settembre e la situazione è ben nota. Il campionato di B è partito, ma il cambio di format non è ancora definitivo in virtù dei giudizi pendenti. La Serie C, per lo stesso motivo, è iniziata in ritardo e tuttora non ha certezze sulla composizione dei gironi.

Il caos è stato generato dalla forzatura della Lega B, poi avallata dalla Figc con le discutibili modifiche regolamentari dello scorso 13 agosto. Soltanto la legge potrà stabilire chi ha avuto ragione e chi no, ma intanto restano dei disagi tangibili.

Le società che vantavano legittimamente un diritto al ripescaggio hanno trascorso un'estate senza conoscere la categoria di appartenenza, con ripercussioni negative sul mercato e sulla programmazione della stagione. In qualunque campionato giocheranno, partiranno con un handicap tecnico, sommato a quello fisico e mentale che dovranno patire i propri atleti per recuperare in breve tempo i turni saltati.

I giocatori di queste squadre sono logorati psicologicamente da una situazione che li costringe ad allenarsi nella prospettiva di non scendere in campo la domenica per giocarsi i 3 punti (manco a dirlo, nell'incertezza del campionato da disputare, fonte di aspettative e stimoli).

I tifosi di queste squadre, oltre al disagio "morale" di non vedere ancora i propri colori in campo, vivono disagi pratici: sottoscrivono abbonamenti allo stadio "al buio", non sanno a quale emittente abbonarsi (e magari nella fretta fanno pure scelte sbagliate), comprano biglietti per partite che poi vengono rinviate (è il caso della prima giornata di Serie C).

Ma il quadro, già di per sé disastroso, potrebbe ulteriormente aggravarsi nell'ipotesi in cui il Collegio di Garanzia, all'esito dell'udienza in programma venerdì 21 settembre, dovesse decidere di ripristinare il format a 22 squadre. Per ironia della sorte, lo stesso giorno è in programma Benevento-Salernitana, anticipo della 4a giornata della cadetteria. Se gli incontri di tale turno venissero disputati, si genererebbe un caos indicibile, poiché le uniche soluzioni per rifare i calendari sarebbero quelle di annullare gli incontri precedenti o, in alternativa, computarli in giornate successive, con prevedibile e inevitabile sommossa delle "19 sorelle".

Fermando la 4a giornata, invece, si potrebbero "salvare" i primi tre turni già disputati, facendo incontrare con appositi recuperi le ripescate (tra di loro e con le squadre che in quei turni erano a riposo: Livorno, Benevento e Perugia). Dopodiché, si dovrebbero risorteggiare soltanto le altre giornate, non ancora disputate, senza ulteriori ripercussioni sulla regolarità della stagione, già parzialmente inficiata per i motivi sopra esposti.

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna di Tuttosport, nella mattinata di ieri, presso la sede della federazione, si sarebbe svolto un incontro tra Fabbricini, Balata e Gravina, caratterizzato da "toni molto accesi, con la Lega di B che continua imperterrita a ritenersi nel giusto a prescindere da qualsiasi valutazione legale".

Perseverare con tale modus operandi, non procedendo alla sospensione della 4a giornata, significherebbe violare per l'ennesima volta la regola del buon senso, svilire di significato l'importanza e la portata della decisione deferita al Collegio di Garanzia, palesare un'arroganza francamente ingiustificabile ed insopportabile.

Dimostri invece, la Lega B, la stessa prudenza e lo stesso rispetto degli organi giudiziari messo in atto dalla Lega Pro. Si cauteli, la Figc, dalle conseguenze molto più gravi di quelle già preventivabili per il proprio operato. Quest'estate il fondo è stato già toccato, ma raschiando il barile si potrebbe perlomeno evitare di precipitare in un buio ancora più fitto.