EX - Catania-Casertana: Raffaele Esposito, l'uomo che piegò per la prima volta l'Atletico

In piedi da sx: Esposito, Bifera, Cicchetti, Passiatore, Di Dio, Marziano, Angelo Russo, accosciati da sx Brutto, Di Julio, Lugnan, Monaco e Tarantino

In piedi da sx: Esposito, Bifera, Cicchetti, Passiatore, Di Dio, Marziano, Angelo Russo, accosciati da sx Brutto, Di Julio, Lugnan, Monaco e Tarantino 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex passati e presenti

20 ANNI DOPO...
Chissà cosa proverà quando rimetterà piede sul prato verde di un “Massimino” che vent’anni fa si chiamava semplicemente “Cibali”. Uno stadio, tanti ricordi. Quelli di un diciannovenne napoletano di proprietà del Padova, allora formazione militante in Serie C1, e ceduto in prestito nel profondo Sud, in quel Catania costruito per vincere ed affidato alle mani sapienti di Pierino Cucchi. Vent’anni fa c’era ancora quel che per qualche anno è stato definito il derby dell’Elefante. Stracittadina, si chiama così, che mancava dal pre-quarantasei, dalle sfide fra Virtus e Catanese. Era l’ 11 novembre del 1998, si giocava per la gara di ritorno dei sedicesimi di finale della Coppa Italia di Serie C, a distanza di quindici giorni dallo 0-0 di andata disputato in ‘casa’ (si fa per dire…) di quelli che qualche anno più tardi abbandoneranno l’Elefante per abbracciare il cirneco… Nell’undici iniziale dei rossazzurri, insieme a Bifera, Cicchetti, Di Dio, Gennaro Monaco, Tarantino, Di Julio, Brutto, Marziano, Passiatore e Lugnan c’è anche quel diciannovenne, quel Raffaele Esposito che oggi siede sulla panchina della Casertana (in condominio con Nello Di Costanzo). La partita parte subito in salita per i 46. Giacomo Modica, attuale mister della Cavese, dopo tre minuti infila il pallone alle spalle di Bifera. La risposta catanese arriva puntuale dopo tre minuti, sempre dagli undici metri. Il buon Pietro Tarantino perfora la porta atletista, difesa da Marco Onorati (oggi preparatore dei portieri etnei), riportando le sorti in parità. Per evitare i supplementari e passare il turno al Catania di Cucchi serve vincere. A venti minuti dallo scadere è proprio Raffaele Esposito a depositare in rete la palla del sorpasso rossazzurro che vale anche la qualificazione. Gol indimenticabile, il primo ed unico in maglia rossazzurra, così come la contagiosa esultanza sotto la Curva Sud. Al triplice fischio di Nicola Ayroldi di Molfetta il Catania stacca il pass per gli ottavi della manifestazione, con la soddisfazione di aver superato per la prima volta nella storia l’Atletico, formazione allora appartenente ad una categoria superiore rispetto al ‘vecchiaccio’ quarantasei…

Edoardo Blondett in maglia rossazzurra contro il Foggia 



PRESENTE: BLONDETT E CARRIERO
Oltre a mister Esposito la gara dei doppi ex attuali è completata da altri due elementi, uno per parte. Sete di rivalsa, dopo l’inattesa cessione della scorsa estate, per Edoardo Blondett, ceduto alla società campana il 25 agosto 2018 dopo aver disputato le tre gare di Coppa Italia contro Como, Foggia e Hellas Verona in maglia rossazzurra. Per il difensore di Genova 22 le presenze ufficiali raccolte nell’anno vissuto ai piedi dell’Etna. Esperienza positiva, nella quale, però, spicca inevitabilmente il calcio di rigore fallito nella semifinale play-off col Siena. Sul fronte rossazzurro l’ex Casertana attuale porta il nome di Giuseppe Carriero. Nel curriculum del centrocampista di Desio, infatti, ci sono anche 60 presenze e 4 reti con la maglia dei falchetti, il tutto raccolto nel biennio 2016-18. Un’importante ‘palestra’ formativa, non sfuggita al Parma che lo ha acquistato proprio dalla Casertana l’estate scorsa.

Alessandro Potenza, ex difensore di Catania e Casertana 




MI RITORNI IN MENT…EX
Classica carrellata finale con tutti i doppi ex del passato. Nel reparto arretrato spiccano due napoletani, entrambi rimasti nel cuore degli sportivi catanesi e immortalati nel murale che adorna lo stadio “Angelo Massimino”. Si tratta di Vincenzino Del Vecchio e Gennaro Monaco: 56 presenze, 5 reti e una promozione in C2 nel 1994-95 per il compianto cursore mancino; 60 presenze, 2 reti e altrettante promozioni (dalla C2 alla B) per il carismatico centrale. Tra i difensori trovano posto anche Nereo Marini (giunto a Catania nel 1942 proprio dalla Casertana), Domenico Labrocca (quasi 200 presenze con la maglia dell’Elefante), Alessandro Potenza (61 gettoni e una rete in rossazzurro tra il gennaio del 2009 e il giugno 2013) e Juan Manuel Ramos. Quartetto in mediana con Nando Scarpa (in rossazzurro nel 1972-73), Mariano Marchetti ( 25 presenze e nel campionato di Serie C1 edizione 1991-92), Dino Di Julio (in Campania nella stagione 2004/05) e Pietro Tarantino (in rossoblu nel 2002/03). Pokerissimo nel reparto avanzato con Maurizio Cavazzoni (una promozione in A col Catania nel 1970), Nicola D’Ottavio (giunto a Catania proprio dopo una brillante stagione vissuta a Caserta), Marco Capparella, Michele Sergi e Maikol Negro (rossazzurro di passaggio nell’estate 2010) a Caserta nella stagione 2015-16.

Gennaro Rambone, quante panchine fra Catania e Caserta… 



Tra gli allenatori spicca più degli altri Gennaro Rambone,focoso tecnico napoletano protagonista in entrambe le panchine a più riprese. Negli anni ottanta trovano posto i compianti Antonio Renna (al Catania nella B 1984-85, alla Casertana nella Serie C1 edizione 987-88) e Mario Russo, autore della promozione in B del 1990-91 dei falchetti. Pezzo importante del capitolo di Catania e Casertana è Giuseppe Caramanno. Brillante l’esperienza casertana, conclusa con un terzo posto in Serie C1 e con una prestigiosa striscia di dieci vittorie consecutive (record nella storia rossoblu) nella stagione 1989-90. Qualche stagione più tardi, precisamente nel 1991-92, arriva sulla panchina del Catania: annata in chiaro scuro, contraddistinta dalla breve staffetta (un mese circa) con Franco Vannini. In conclusione troviamo Massimo Piloni, storico ‘secondo’ di Dino Zoff alla Juventus. Dieci gare (3 reti subite) nella Casertana 1968-69, al Catania nelle vesti di preparatore dei portieri dal 2000 al 2003.