ESCL – Jaconi: “Catania attento al Livorno. Che triste quell’estate del 93”

O. Jaconi di spalle mentre parla con i tifosi prima della partita fantasma con la Palestro

O. Jaconi di spalle mentre parla con i tifosi prima della partita fantasma con la Palestro 

L’ex tecnico di Catania e Livorno, Osvaldo Jaconi, in esclusiva a ‘CalcioCatania.com’ ha detto la sua sulla partita in programma domenica tra etnei e toscani ed ha pure rispolverato la triste vicenda della radiazione nell'estate del ’93.

Osvaldo Jaconi, ex allenatore di Catania e Livorno, attualmente alla guida della Civitanovese, alla vigilia del match di domenica tra etnei ed amaranto, ha concesso una intervista esclusiva ai microfoni di “CalcioCatania.com”. Jaconi ha allenato il Catania nella stagione 1987-88 ed è tornato sulla panchina rossazzurra nel 2002 per una brevissima esperienza con i Gaucci. Nel 1993 ha vissuto i giorni che hanno portato alla triste radiazione della società rossazzurra dell’allora presidente Angelo Massimino.

“Il Catania di Pulvirenti ha fatto grandi cose negli ultimi anni – ha affermato Jaconi – Ho vissuto l’era Massimino, erano altri tempi, oggi invece il Catania ha fatto un notevole salto in avanti a livello di mentalità imprenditoriale e di programmazione societaria. Adesso l’attenzione generale si è spostata sulla squadra rossazzurra, non più etichettata come una provinciale ma come una grande realtà del calcio italiano.

Ripetere la stagione dello scorso anno non sarà facile soprattutto quando hai già ottenuto qualcosa di importante. Conosco però Maran ed è un bravissimo allenatore. Tutto dipenderà da quelli che saranno i comportamenti e le motivazioni dei calciatori. Se ritroveranno la stessa tensione e la stessa voglia dello scorso anno, allora riusciranno a fare bene. Dipenderà anche dalla società e dal tecnico motivare la squadra. Naturalmente i tifosi faranno il resto. Catania ha sempre avuto il suo dodicesimo uomo in campo su cui poter contare.

La partita di Livorno sarà importante, è una gara che conta molto per entrambe le squadre. Il Catania non può sbagliare mentre i toscani non vogliono sfigurare davanti al proprio pubblico. Credo che entrambe le squadre faranno una partita accorta. Loro in attacco hanno elementi molto veloci che potrebbero sorprendere la difesa rossazzurra. Per uscire indenni dall'Armando Picchi occorre molta attenzione e non sottovalutare l'avversario. Anche il Catania tuttavia ha reparto offensivo che non scherza. La rapidità nel dribbling e l’esperienza degli uomini d’attacco del Catania potrebbero essere decisivi. Sulla carta vedo favorito il Catania. Non è la classica partita da tripla ed i primi minuti di gioco ed un eventuale gol, potrebbero cambiare d’acchito le sorti della gara.

La radiazione del ’93? Ero stato chiamato per allenare il Catania tanto che iniziai il ritiro con la squadra. Nessuno di noi sapeva della mascalzonata che stavano preparando al presidente Massimino. Ritrovarci all’improvviso dalla Serie C1 in Eccellenza fu una mazzata incredibile. A quel punto cambiarono tutti gli assetti tecnici. Il Catania rimase orfano di tutti i suoi calciatori oltre della mia figura. Nonostante tutto la tifoseria restò sempre vicina alla squadra. L’affetto e il calore della gente di Catania non l’ho trovato in nessun altro posto. Anni dopo la Federazione diede ragione a Massimino. Per il presidente quello fu un patimento unico. Aveva combattuto estremamente con tutte le sue forze. I successi del Catania di oggi, sono anche frutto dei sacrifici dell’ex presidente”.