ESCL-Spinesi: "La Lega Pro penalizza le grandi squadre"

Il Gabbiano Gionatha

Il Gabbiano Gionatha 

Le dichiarazioni dell'ex attaccante rossazzurro in esclusiva per CalcioCatania.com.

E' stato intervistato in esclusiva da CalcioCatania.com il Gabbiano Gionatha Spinesi. L'ex attaccante rossazzurro, al Catania dal 2005 al 2009, ha analizzato il percorso degli etnei, sottolineando le difficoltà riscontrate in un campionato di scarso livello tecnico come quello della Lega Pro.

PENALIZZAZIONE PESANTE, PLAY OFF UNICO OBIETTIVO
"Dopo dei risultati abbastanza amari sono stato contento di aver visto il Catania ritornare alla vittoria. Il Catania ha vinto e ci è riuscito meritatamente facendo la sua partita. E' sicuramente bello aver visto segnare un giovane, un catanese di grande spessore tecnico. Auguro a Di Grazia di fare sempre più gol e di andare lontano. Non è facile convivere con una situazione come quella in cui si trovano i rossazzurri - ha commentato Spinesi - Partire con un grosso handicap pesa, ci sono squadre di grande livello che rispetto al Catania sembrano essere più avanti sotto tanti aspetti. Penso che i rossazzurri possano però giocarsi tranquillamente i playoff. Fin dall'inizio del campionato ho sempre detto che il Catania di oggi, confrontato con quello della passata stagione, è meno forte, però quest'anno ha sicuramente in più una presenza, quella di Lo Monaco. Il direttore sa pressare e spronare nel modo giusto tutto l'ambiente affinché si riescano a raggiungere gli obiettivi prefissati".

GIOCARE E NON PENSARE
"Rigoli è un buon allenatore, ha fatto tanta gavetta quindi sa cosa vuol dire lottare con fatica per raggiungere i risultati, soprattutto in questa categoria - prosegue l'ex attaccante - Credo che il mister saprà farsi valere, nonostante le difficoltà. Ad oggi il Catania deve giocare pensando che la penalizzazione rimanga, se domani dovessero restituire i punti tolti sarà tanto di guadagnato. Obiettivamente il Catania senza penalizzazione ha conquistato 11 punti, sarebbe distante 9 lunghezze dalle capoliste. Questo è un dato che ci deve far guardare in avanti. Si può lottare per i playoff, non ci sono dubbi, poiché le chance sono ancora tante".

LA VERA CHIAVE: IL GRUPPO
"Tra i momenti più belli del mio passato non può non esserci quello del 28 maggio del 2006, anno della promozione in serie A ed anche lo spareggio dell'ultima partita di campionato dell'anno successivo in campo neutro a Bologna contro il Chievo, dove l'unico risultato possibile era la vittoria. Il Catania che ho conosciuto io aveva davvero un bel gruppo: Pantanelli, Silvestri, Colucci, Baiocco, Sottil, Mascara, Del Core, De Zerbi. Eravamo molto uniti e a dirlo fondamentalmente sono stati i risultati, non a caso infatti riuscimmo a vincere il campionato e a salvarci l'anno dopo. Il ritorno di Paolucci al Catania? Sono convinto che Michele riuscirà ad andare in doppia cifra. Il problema è che da un giocatore come lui ci si aspetta tanto: sacrificio, prestazione e gol. Il suo nome pesa un po' per via dell'esperienza passata e dunque non può permettersi di fallire. Così però non dovrebbe essere perché si vince e si perde in 11. Sia Marco (Biagianti, ndr) che Michele possono dare un grande contributo a livello di esperienza ma a contare sarà sempre il gruppo. Ad oggi il Catania sta subendo un po' tutta la situazione, far parte di una grande piazza come questa non è sempre semplice, in più credo che il gruppo debba ancora trovare il suo equilibrio. Sono convinto che quell'affinità che ancora manca si potrà raggiungerà attraverso le vittorie. Bisogna vincere il più possibile e spero che dopo Messina arrivino altri successi".

LA LEGA PRO POCO ADATTA ALLE GRANDI SQUADRE
"La Lega Pro non è un campionato tecnico, poche squadre giocano bene a calcio, le altre giocano per non subire e se riescono provano a fare gol. Per piazze come Catania, Foggia, Lecce e Matera diventa una difficoltà incontrare squadre come Ischia, Vibonese, Taranto. Ne è una dimostrazione la partita Siracusa-Matera dove quest'ultima ha perso pur disponendo di un livello tecnico nettamente superiore, cosi come la partita del Lecce con la Vibonese, finita con un pareggio. Le partite in questo campionato vengono impostate in un certo modo, spesso vige la regola del difendersi a tutti costi, questo chiaramente va a discapito dello spettacolo e di quelle squadre abituate a scendere in campo con una formazione ben diversa".