ESCL- Grieco: "Catania non perdere la testa, è vantaggio giocare ora col Bari"

Vito Grieco, ex centrocampista del Catania

Vito Grieco, ex centrocampista del Catania 

Intervista esclusiva di "CalcioCatania.Com" all'ex calciatore rossazzurro Vito Grieco

L’ex centrocampista del Catania, Vito Grieco, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di “CalcioCatania.Com” per commentare l’attuale momento della formazione rossazzurra alla vigilia della partita con il Bari. Grieco che ha indossato la maglia del Catania dal 2002 al 2004 collezionando 71 presenze ed un gol, è infatti originario di Bari e ha giocato anche con i pugliesi nella stagione 1991/92.

“Fin qui il campionato di Serie B non è stato spettacolare ma domenica al Massimino sono certo che vedremo una partita spettacolare – ha affermato Grieco - Si affronteranno due squadre che non stanno benissimo ma che sono ambiziose e puntano entrambe alla promozione in Serie A.

Il Bari si porta dietro l’entusiasmo vissuto nel finale di campionato dello scorso anno. Ciò che sono riusciti a fare i ‘galletti’ nella passata stagione è qualcosa di straordinario. Per molti mesi senza società e senza stipendio ma con la forza dell’orgoglio i giocatori hanno regalato ai propri tifosi un finale di campionato esaltante. Adesso hanno l’obbligo di fare bene e quindi l’impegno per tornare in A è triplicato.

Riguardo al Catania, mi immaginavo un inizio di stagione ben diverso. Si sono accavallati troppi infortuni che hanno complicato il lavoro di mister Pellegrino prima e di Sannino adesso. Quello di quest’anno però è un campionato di B estremamente equilibrato e basta vincere due tre partite per ritrovarsi nei piani alti della classifica.
Per una squadra come il Catania che abbandona la Serie A dopo tanti anni, non è mai facile affrontare un campionato di B che storicamente è diverso per intensità e qualità di gioco. Bisogna sapersi adattare ad un gioco sicuramente più fisico e mentalmente ad affrontare ogni squadra, qualunque sia il loro nome, con la stessa attenzione. Sono convinto che i calciatori del Catania non hanno preso sotto gamba l’impegno ma devono solo convincersi che giocano in Serie B e che occorre necessariamente fare cinque metri in più degli avversari.

Per uscire da questa situazione è necessario trovare i tre punti, la vittoria è sempre la migliore medicina. Per riuscirci però serve la migliore condizione fisica, specie quando hai gli uomini contati. Oltretutto vedo un nervosismo oltremisura nei giocatori del Catania. Quando ci sono molti espulsi, vuole dire che la squadra non è serena. Bisogna trovare quindi il giusto equilibrio e non perdere la testa perché ingenuità come quella di Cani a Frosinone danneggiano l’intera squadra e il lavoro del mister.

Domenica mi aspetto una bella partita perché il Bari non verrà sicuramente a fare le barricate a Catania per portarsi a casa il punticino. Verranno al Massimino a giocarsi la partita per conquistare l’intera posta. Da questo punto di vista ne potrebbe trarre beneficio il Catania che fin qui in casa ha affrontato squadre compatte nel difendersi e abili nelle ripartenze. I rossazzurri dovranno avere molta pazienza ed insistere con serenità e lucidità per trovare la via del gol.

Non entro nel merito delle scelte tecniche perché comunque seguo la situazione da fuori. Non so per quale motivo Rosina venga schierato a centrocampo, probabilmente è il calciatore del Catania che sta meglio degli altri fisicamente e anche il più adatto a sacrificarsi in questo momento di difficoltà. Personalmente però lo schiererei quindici metri più avanti, nella sua posizione naturale, perché lì può diventare devastante.

Il mio ricordo di Catania? Mi sono sentito amato dai catanesi e ho vissuto due anni indimenticabili in città. Ho solo il rammarico per la prima stagione in rossazzurro perché avevamo un grande gruppo e potevamo fare sicuramente meglio. Ricordo che ci furono diversi cambi di allenatore e non riuscimmo a lavorare serenamente. Tuttavia mi ritengo sempre fortunato per aver giocato in uno stadio come quello del Massimino che ti regala emozioni uniche”.