ESCL- De Zerbi: "Catania troppi infortuni, la salvezza passa dal Massimino"

Roberto De Zerbi, ex fantasista del Catania

Roberto De Zerbi, ex fantasista del Catania 

L'ex centrocampista del Catania, Roberto De Zerbi, in esclusiva ai microfoni di "CalcioCatania.Com" ha commentato il momento della formazione rossazzurra e ha detto la sua sulla lotta per non retrocedere.

Roberto De Zerbi, ex centrocampista del Catania, oggi allenatore nei dilettanti del Darfo Boario, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di “CalcioCatania.Com” per commentare il momento dei rossazzurri alla vigilia della trasferta importantissima di Reggio Emilia contro il Sassuolo. De Zerbi ha giocato nel Catania nella stagione 2005/06 collezionando 35 presenze e 7 gol ed ottenendo la promozione in Serie A.

“In Serie A basta poco per inguaiarsi – ha affermato De Zerbi – Dopo lo strepitoso campionato dell’anno scorso, non mi aspettavo una stagione così difficile per gli etnei. Purtroppo in Serie A basta partire con qualche risultato negativo e con qualche infortunio di troppo per ritrovarti in una posizione di classifica inaspettata rispetto al reale valore della squadra. Questo è quello che è successo al Catania. Il campionato è stato segnato negativamente dai troppi infortuni. L’assenza di Bergessio per alcune partite è stata indubbiamente la più pensate. Aggiungiamoci che il cambio in panchina non ha portato benefici anche se stimo molto De Canio. Maran però aveva fatto bene e non andava esonerato.

Il campionato comunque non è ancora chiuso. Ci sono ancora tante partite da giocare e i rossazzurri possono invertire la marcia. Sono fiducioso e faccio il tifo per loro. E’ vero che il fatto di non avere un attacco prolifico è un fattore preoccupante ma le partite si possono vincere anche con un solo gol e magari su calcio da fermo. In tal senso il Catania ha un elemento come Lodi che spoglia gli equilibri a favore degli etnei. Per me il Catania ha buone chance di salvezza. Parliamo di una squadra che ha carattere e che ormai conosce la categoria. E’ una squadra esperta che anche in passato ha saputo soffrire e poi salvarsi.

Le dirette concorrenti alla salvezza? Non è facile individuare chi sta meglio o chi sta peggio. Non c’è ancora una squadra spacciata alla Serie B. In cinque o sei si giocano la salvezza che probabilmente si deciderà solo nelle ultimissime partite. Il Sassuolo è una buona squadra, così come il Chievo che domenica scorsa ha vinto e anche il Livorno che mi sembra comunque ancora in salute.

La partita di domenica? Il Sassuolo ha ritrovato il vecchio allenatore che conosce bene la squadra e ha i giocatori dalla sua parte. Sarà una partita aperta perché entrambe cercano punti. Non è comunque la gara da ultima spiaggia per il Catania. E’ vero che qualche colpo bisogna farlo ma il fattore determinante in chiave salvezza sono le partite casalinghe. In questi anni la salvezza del Catania è passata dal Massimino e i rossazzurri fuori casa non hanno mai avuto un ruolino di marcia positivo. Per il mio modo di vedere le cose, i punti conquistati in casa e fuori valgono allo stesso modo. Ciò che ha condizionato il campionato del Catania sono proprio le partite interne. In diversi scontri diretti come con Cagliari e Livorno si poteva ottenere di più e con quei punti in più oggi la classifica sarebbe completamente diversa. In casa il Catania è trascinato dal proprio pubblico e gioca con maggiore autostima. Per vincere in trasferta invece non esiste una ricetta esatta. Ci sono squadre, come il Catania, che sono portate per il tipo di gioco a fare meglio in casa rispetto al campo esterno”.