ESCL- D.Morra: “Serve un Catania offensivo col Parma. Con Massimino rapporto speciale”

Damiano Morra, ex calciatore del Catania

Damiano Morra, ex calciatore del Catania 

L’ex giocatore e bandiera del Catania, Damiano Morra, in esclusiva a “CalcioCatania.Com” ha parlato del Parma, sua ex squadra e prossimo avversario dei rossazzurri. Morra ha parlato anche del suo rapporto con Massimino. (Audio intervista)

L’ex mezzala italo-argentina del Catania, Damiano Morra, 281 presenze e 26 reti in maglia rossazzurra tra il 1975 e il 1984, ha concesso una intervista esclusiva a “CalcioCatania.Com” nella quale ha parlato della prossima partita di campionato tra Catania e Parma, altra sua ex squadra. Morra ha anche raccontato il particolare rapporto che aveva instaurato a Catania con il presidente Angelo Massimino.

“Seguo il Catania in tv e devo ammettere che la società ha fatto un grande lavoro negli ultimi anni – ha affermato Morra – Gli etnei hanno disputato campionati positivi ottenendo piazzamenti di un certo prestigio. Quest’anno la partenza non è stata delle migliori ma la società ha allestito un buon organico e sono fiducioso che la squadra possa ripetere quanto di buono fatto in passato.

Non so dove risiedono le cause di queste tre sconfitte. Non mi sembra però che il Catania abbia giocato male. A mio avviso poteva avere qualche punticino in classifica ma sono stati anche un pizzico sfortunati. Purtroppo nel calcio non basta giocare bene, contano i risultati. Maran è un allenatore preparato e la sua squadra ha tutti i mezzi per rimettersi in careggiata.

Il Parma? Vive una situazione simile a quella del Catania. Contro la Roma non ha giocato male ma non ha fatto punti. Anche loro hanno un buona squadra, ben attrezzata per il campionato di Serie A. Quella di domenica a questo punto diventa una partita delicata. Non sarà facile vincere per nessuna delle due squadre.

Mi aspetto una partita offensiva da parte del Catania. Non potrebbe essere altrimenti. La tattica è importante ma i rossazzurri non possono aspettare quello che fa il Parma. La squadra di Maran deve cercare i tre punti senza buttarsi allo sbaraglio ma con grande determinazione. Pur non giocando una buona partita, spero che possano arrivare i primi tre punti della stagione.

Gli argentini del Catania? Se la società ha scelto questo tipo di politica avrà i suoi buoni motivi. Nel corso degli anni i risultati sono stati a favore delle scelte societarie. Chi ha scelto questi giocatori, sa quello che possono dare. Da italo-argentino mi piacciono un po’ tutti. Potrei dire Andujar che è il portiere della ‘Seleccion’ oppure Barrientos ma sono tutti calciatori validi.

Il mio rapporto con Massimino? Quando si parla del Presidentissimo si tocca un tasto particolare. Con Massimino si era istaurato un rapporto di affetto reciproco. Non so perché lui avesse tutto questo riguardo nei miei confronti. Credo di aver sempre dato il massimo in campo mettendoci dedizione e voglia di fare. Queste mie caratteristiche probabilmente hanno fatto sì che lui mi stimasse in maniera particolare. Ma la stima era reciproca. Massimino avrebbe dato tutto per la sua squadra. Aveva certi modi di fare e per questo a volte è stato criticato. Vi assicuro però che quando parlavo personalmente con lui oppure quando il presidente veniva a colloquio con la squadra, trapelava tutto il suo amore per il Catania. Per me era e resta una grande persona”.

ASCOLTA L’AUDIO INTEGRALE DELL’INTERVISTA