De Canio, il dodicesimo uomo in panca

Maurizio Costantini, primo mister esonerato dell'era Pulvirenti

Maurizio Costantini, primo mister esonerato dell'era Pulvirenti 

Con l'arrivo di Luigi De Canio sono dodici i tecnici chiamati alla guida del Catania sotto la presidenza di Nino Pulvirenti. Dodici mister e cinque avvicendamenti, l'ultimo dei quali tra Maran e De Canio...

Quinto avvicendamento tecnico dell’era Pulvirenti
Gigi De Canio, neo tecnico del Catania da poco più di ventiquattro ore, è il dodicesimo allenatore della gestione Pulvirenti. Un elenco di tecnici, spesso emergenti, che comprende: Costantini, Sonetti, Marino, Baldini, Zenga, Atzori, Mihajlovic, Gianpaolo, Simeone, Montella e Maran. A suo modo il passaggio di consegne tra “Rolly” da Rovereto e “Gigi” da Matera, giunto al termine dell’ottava giornata, è da record. Infatti, nelle nove precedenti stagioni dell’era Pulvirenti mai un tecnico era stato sollevato dall’incarico dopo sole otto turni di campionato. Fatale al tecnico di Rovereto l’amara sconfitta patita in Sardegna (la quinta della stagione) e una classifica assai deficitaria (terz’ultimo posto in coabitazione con la matricola Sassuolo) ben distante dalle aspettative d’inizio stagione. Gigi De Canio, specialista in salvezze (cinque in massima serie), rappresenta per certi versi una scelta ‘insolita’ rispetto al recente passato, vedi Zenga, Mihajlovic, Simeone e Montella: tutti ex calciatori dal passato glorioso ed ancora ‘freschi’ di campo. No alla ‘solita’ scommessa (in verità sempre vinta), si all’usato garantito. Alla Nedo Sonetti, tanto per intenderci.

Costantini, il primo esonerato
Proprio il tecnico di Piombino, nella stagione 2004/05 (in serie B), è stato il primo dei cinque mister a subentrare a stagione in corso sotto la presidenza di Nino Pulvirenti. Nedo Sonetti, infatti, prese il posto di Maurizio Costantini dopo undici giornate di campionato. Fatale al tecnico veneto la poca compattezza di una formazione, costruita da cima a fondo, composta da troppi senatori (Ferrante, Fresi, Miceli e Walehm) poco avvezzi all’integrazione con dei gregari (Orazio Russo, Caserta, Anastasi, Bianco) tutto cuore e polmoni. Quindici punti in undici partite (quattro vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte) ed esonero servito dopo la sconfitta interna contro il Bari (1-0 firmato Goretti).

Baldini, numeri impietosi
Se l’esonero di Maran rappresenta un record di termini di precocità, quello di Silvio Baldini, invece, rappresenta il licenziamento più ritardato ma, fortunatamente, non tardivo. Ventinove punti in trentuno giornate nella serie A 2007/08 prima delle dimissioni, chiamate a gran voce dal pubblico del “Massimino”, al termine della sconfitta interna contro il Torino. Numeri impietosi: quattordici sconfitte, undici pareggi ed appena sei vittorie nello score del tecnico toscano. Gestione da retrocessione, alla quale, per onor di cronaca, bisogna accostare anche la conquista della semifinale di coppa Italia persa poi contro la Roma. Via Baldini, dentro Walter Zenga e salvezza conquistata all’ultimo istante nell’infuocato pomeriggio catanese del 18 maggio 2008 contro la Lupa giallorossa.

Atzori, inesperienza decisiva
Ad aggravare ulteriormente la posizione del tecnico di Rovereto ecco il confronto con la gestione Atzori. Nelle prime otto giornate del campionato 2009/10 l’ex tecnico di Samp e Reggina, infatti, aveva totalizzato 7 sette punti (una vittoria e quattro pareggi), due in più di quelli totalizzati dal Catania attuale. Avvio discreto prima del successivo tracollo: solo due punti nelle successive sette giornate ed esonero servito dopo l’incredibile sconfitta di Siena, con gli etnei per ben due volte in vantaggio. Via Atzori, troppo inesperto e (spesso) sfortunato per guidare una formazione di A, dentro il “Rambo di Vukovar” Sinisia Mihajlovic. Con il tecnico serbo (e il provvidenziale acquisto di Maxi Lopez nel mercato invernale) Catania rinato e salvezza conquistata al termine di una rimonta fantastica.

Gianpaolo, l’indecifrabile
Per longevità meglio di Costantini ed Atzori, secondo solo a Baldini. Venti giornate di campionato nella stagione 2010/11 per un totale di 22 punti (5 vittorie, sette pareggi e otto sconfitte). È questo il magro bottino di Marco Gianpaolo, tecnico pragmatico (talvolta indecifrabile) mai amato dal pubblico catanese. Fatale al mister di Bellinzona le rocambolesche sconfitte contro Roma ed Inter e, soprattutto, il pari interno contro il Chievo, al termine del quale il pubblico del “Massimino”, così come avvenuto per Baldini, esortò la dirigenza etnea a sollevare il tecnico dall’incarico. Detto, fatto. Via Gianpaolo, dentro Simeone. Con il “Cholo” squadra più aggressiva e salvezza conquistata a due giornate dal termine.

De Canio?
Il resto è storia recente. Domenica 27 ottobre, in occasione della gara interna contro il Sassuolo, dal sapore di spareggio salvezza (da non perdere!), Gigi De Canio da Matera esordirà sulla panchina rossazzurra, con l’obiettivo di emulare i suoi predecessori. Al di là della brillantezza del gioco, ciò che conta realmente è riportare calma e serenità nell’ambiente, battere i neroverdi e scacciare lontano i venti di crisi. In bocca al lupo, mister! Per i bilanci c’è ancora tempo. Molto.