Da Lulù a Leon, passando per il Malaka: la magia della maglia 25 del Catania

 

Excursus storico sulla maglia numero 25 del Catania, indossata attualmente dal croato, indossata in passato da...

Da Lulù a Leon
Leon Sipos dovrà confermarsi nel prosieguo del campionato, esaltarlo eccessivamente per una partita sarebbe deleterio, "in primis" per il ragazzo medesimo. Elogiarlo, invece, è d’obbligo. Ha cominciato come meglio non poteva e, soprattutto, ha dimostrato di avere la giusta personalità per “reggere” una casacca difficile come quella catanese. Adesso, su due piedi, non sapremmo rispondere a questa domanda: quale altro esordiente al “Massimino” ha mai, dal 1946 a oggi, siglato una doppietta? Sarebbe necessario fare una ricerca storica..."

Alla risposta, che si trova anche all'interno dell'ultimo editoriale di Max Licari, dal quale è stato estrapolato l'incipit di quello articolo, ci siamo arrivati quasi subito, in una chiacchierata di redazione dalla quale è venuto fuori il nome di Francesco Lodi, autore di una doppietta al debutto al "Massimino" (da subentrante!) nell'epico 3 a 2 al Lecce del febbraio di dieci anni fa.

Il calcio è bello perché è vario e apre alla fantasia oggettiva e soggettiva. Se Leon Sipos ha stimolato il buon Max a “cercare” nei vari cassettini della memoria un debuttante al “Massimino” capace di andare a segno per ben due volte nella stessa gara, al sottoscritto, invece, è stato altamente stuzzicante leggere quel “25” scelto dal croato per la sua prima annata italiana e rossazzurra.

Signore e signori, la maglia numero 25 del Catania ha un suo perché. Una magia, un fascino e una “responsabilità” a chi la indossa che nasce dalla notte dei tempi, da quando venne assegnata per la prima volta e, soprattutto, a chi… Estate 2002, quella dell’agognato ritorno del Catania in Serie B. Per allestire un organico in grado di competere fin da subito per la promozione in Serie A il presidente Riccardo Gaucci non badò a spese, comprando i migliori giocatori presenti sulla piazza: dal fantasista Vito Grieco, fresco di promozione in A col Modena, all’attaccante Davide Possanzini, senza dimenticare gli esperti ed arcigni difensori Sasà Monaco e Pietro Fusco. Dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta: il fantasmagorico Luis Airton Barroso Oliveira, detto Lulù, reduce da una promozione in A col Como impreziosita dal titolo di capocannoniere della cadetteria 2001-02 con 23 reti. Il Falco, strappato ai lariani negli ultimi sgoccioli del mercato, per il suo primo anno di rossazzurro ha poca scelta per il numero di maglia: l’ambita “10” l’ha già presa Possanzini, la “11” (utilizzata a Firenze) è di proprietà di Michelone Fini, mentre la “21” avuta l’anno precedente a Como porta il nome di Nassim Mendil… Lulù opta per la “25”, diventando così il primo calciatore della storia del Calcio Catania 1946 ad iscrivere il proprio cognome su quella maglia che fa pensare subito al Natale, o per gli appassionati di cinema al film “Nuovo Cinema Paradiso” (per ulteriori dettagli chiedere a Giovanni Finocchiaro…).

In campo Lulù Oliveira rende giustizia alla “25” travestendosi da Babbo Natale e regalando ai suoi nuovi tifosi una tripletta da sogno nel derby del “Celeste” di Messina finito sul 3 a 3, proprio nel giorno della sua prima gara in trasferta con il Catania. Al termine del campionato, balordo e non adatto ai deboli di cuore, Lulù chiude l’esperienza con la maglia numero 25 con 13 reti. L’anno seguente, nel Catania di Stefano Colantuono, Oliveira indossa infatti la maglia numero 10. La “25” finisce così sulle spalle larghe del centrocampista ivoriano Alain Béhi, soprannominato affettuosamente dai fantasiosi tifosi catanesi “testa di piru”. Spalle larghe sì, ma i piedi sono privi dell’eleganza del falco. Risultato? Venticinque (guarda caso) presenze e zero reti.
La stagione seguente, la 2004-05, la maglia numero 25 rimbalza dalla Costa d’Avorio al Congo, finendo sulle spalle di Cristian Kanyengele. L’impatto è fantasticamente illusorio: rete decisiva al Vicenza che segna la prima vittoria in campionato del Catania targato Nino Pulvirenti. Nelle gare successive l’attaccante del Savoia esce dai radar, finendo la stagione con tre presenze e solo quel gol segnato alla formazione berica. Nel 2005-06, la stagione della promozione in A, la maglia numero 25 cambia nuovamente padrone. Stavolta, finisce sulle esperte spalle di un centrocampista: Ezio Brevi. Così come accaduto all’attaccante congolese, anche il mediano ex Genoa segna all’esordio, rete che permette al Catania di Pasquale Marino di pareggiare a Piacenza. A fine anno, Brevi saluta il Catania per accasarsi al Siena. E la “25”? Chi la indosserà nella stagione che segna il ritorno in Serie A dell’Elefante? La maglia del Natale finisce sulle spalle di un catanese, Francesco Millesi, finendo in campo in solo 9 occasioni, una delle quali a San Siro, dal primo minuto, contro il Milan di Kakà.

Nell’estate del 2007 la “25” cambia nuovamente padrone, lascia l’Europa per abbracciare l’estro, il genio e l’incostanza del “Malaka” Jorge Andres Barrios Martinez. L’uruguayano, a differenza dei predecessori, si rivela un diesel, trovando la via del gol soltanto all’apparizione numero 4, quella interna contro l’Empoli. Il gol, decisivo per la vittoria sui toscani, è bissato la settimana successiva in casa del Milan. Al termine della stagione il bottino del Malaka sarà più che soddisfacente 36 presenze e 9 reti fra campionato e coppa. La stagione seguente, la 2008-09, si cambia ancora? Risposta negativa! La “25” rossazzurra, per la prima e (fino a questo momento) unica volta, mantiene per la seconda stagione di fila lo stesso padrone: Martinez segna altre 5 reti, una delle quali al Palermo nel derby casalingo finito 2 a 0, dando sfoggio di classe a corrente alternata. Non c’è due senza tre, così, nel 2009-10, per la terza stagione consecutiva, la “25” rossazzurra ha sfumature della “Celeste”. È l’anno di grazia di Martinez, trampolino di lancio per la futura parentesi (negativa) alla Juventus: 9 reti in 25 gare, con la gemma rappresentata dall’affondo esaltante nel 3 a 1 finale all’Inter di Mourinho.

L’addio di Jorge Martinez segna anche un lunghissimo periodo negativo per la maglia numero 25. Infatti, nelle quattro stagioni successive, non c’è nessun calciatore a richiederla. L’esilio dai campi di gioco prosegue anche nella stagione 2014-15, quella dell’ultimo Catania in B. Nonostante sia stata scelta da Gonzalo Permarteri, la “25” in quella stagione non scenderà mai in campo, per via del mancato utilizzo dell’argentino. Nella stagione 2015-16 la “25” rimane fuori da gioco per via del regolamento che, in Serie C, non prevede fino a quell’anno l’assegnazione dei numeri per l’intero campionato. Nonostante l’anno successivo, il 2016-17, anche la “C” apra alla personalizzazione delle maglie, il buio per la “25” rossazzurra (assegnata ad Alfonso Sessa continua. Continua, più cupo che mai, anche nelle stagioni 2017-18 (non assegnata), 2018-19 (indossata da Andrea Di Grazia, ma mai sfoggiata in campo), nel 2019-20 (Orazio Di Grazia, nessuna presenza per lui) e nella scorsa annata, riposta nuovamente nel cassetto.

Si arriva così alla notte del 4 settembre 2021, alla doppietta di Leon Sipos rifilata alla Fidelis Andria nella gara che ha segnato il debutto del croato al “Massimino” e la parallela rinascita della numero 25 rossazzurra. Sperando che non duri da Natale (in questo caso cade proprio a fagiolo...) a Santo Stefano…

Nel dettaglio, tutti i "proprietari" della maglia numero 25 rossazzurra:

2002-03: Lulù Oliveira
2003-04: Alain Béhi
2004-05: Cristian Kanyengele
2005-06: Ezio Brevi
2006-07: Francesco Millesi
2007-08: Jorge Martinez
2008-09: Jorge Martinez
2009-10: Jorge Martinez
2010-11: non assegnata
2011-12: non assegnata
2012-13: non assegnata
2013-14: non assegnata
2014-15: Gonzalo Permarteri
2015-16: non assegnata
2016-17: Alfonso Sessa
2017-18: non assegnata
2018-19: Andrea Di Grazia
2019-20: Orazio Di Grazia
2020-21: non assegnata
2021-22: Leon Sipos

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