Da Gatti a Jefferson, da Del Grosso a Sarao: vent'anni dopo riecco la ''79'' e la ''99''

Da sx verso dx: Manuel Sarao, Alessandro Del Grosso, Fabio Gatti e Jefferson (Grafica: Bruno Marchese)

Da sx verso dx: Manuel Sarao, Alessandro Del Grosso, Fabio Gatti e Jefferson (Grafica: Bruno Marchese) 

Gustoso aneddoto legato a due numeri di maglia scelti da Sarao e Jefferson, così come non accadeva da due decenni...

Ci sono voluti vent'anni tondi tondi affinché un giocatore del Catania, anzi due, rispolverassero dal cassetto più nascosto del dimenticatoio due numeri mai più cuciti sulle magliette rossazzurre nelle stagioni successive. Vent'anni, o se preferite quattro lustri, senza vedere all’opera la numero 79 e la numero 99 cucite sul rossazzurro.  

Stagione 2002/03, terza dell'era Gaucci, la prima in Serie B dopo l'agognato ritorno atteso per quindici anni e giunto dopo la battaglia di Taranto. Stagione assai movimentata, con sei allenatori ad alternarsi sulla panchina rossazzurra - da Osvaldo Jaconi a Maurizio Pellegrino, da Ciccio Graziani a John Benjamin Toshack, da Edoardo Reja a Vincenzo Guerini - e una lunghissima lista di calciatori contrattualizzati dall'allora dirigenza etnea che, pur di ottenere il massimo da quella annata (tradotto, il ritorno in A al primo colpo), non lesinò sforzi economici.

Annata complicata, sfociata poi nel Caso Martinelli che infiammò l'estate 2003. Un‘annata, tuttavia, a suo modo storica, che vide per la prima volta le maglie rossazzurre personalizzate, con scelte numeriche a dir poco bizzarre: vedi la “37” scelta da Gennaro Monaco, in omaggio agli anni di contratto stipulati con il presidente Riccardo Gaucci, la "65" opzionata dal portiere Gianni Marco Sansonetti - numero che rievocava il suo anno di nascita - o la “97” del geometra di centrocampo Vito Grieco. Galeotta fu proprio la scelta di quest’ultimo, il Leone di Molfetta, che si rivelò un'autentica musa ispiratrice per il giovane rampante Fabio Gatti.

Il talento perugino, sbarcato in Sicilia a vent’anni, che dopo aver scelto inizialmente la maglia numero 14, indossata nella prima parte di stagione, optò per la seconda parte di campionato (dopo un brevissimo ritorno alla casa madre perugina) per il numero 79, ovvero gli stessi numeri indossati dal compagno di reparto (una sorta di doppione, a tutti gli effetti) ma in ordine invertito. Da quell'annata, la maglia numero 79 non è stata più scelta. Vent’anni dopo, eccola nuovamente sotto la luce del sole, indossata dal brasiliano Jefferson, bomber navigato, fresco di prima rete in rossazzurro.  

Discorso simile, anche se meno gustoso a livello di aneddoti, quello legato alla maglia numero 99 scelta in quel campionato cadetto dal difensore Alessandro Del Grosso. Dopo vent'anni, rieccola pimpante sulle spalle (larghe) di un attaccante, quel Manuel Sarao che non ha perso tempo per trovare la via del gol, andando a segno al primo colpo in quel di Ragusa. Tutto qui? Quasi. Fra Del Grosso e Sarao ecco mister Cristiano Lucarelli, ninety-nine inside!