Da Cadei a Curiale: quando il "capocannoniere" è del Catania

Tutti i capocannonieri rossazzurri dal 1946 ad oggi (Grafico a cura di Bruno Marchese)

Tutti i capocannonieri rossazzurri dal 1946 ad oggi (Grafico a cura di Bruno Marchese) 

Con la gentile collaborazione di Filippo Solarino abbiamo rievocato tutti i capocannonieri della storia rossazzurra...

DAVIS CE L'HA FATTA
Alla fine Curiale ce l’ha fatta, ha alzato al cielo la Coppa Davis! Freddura tremenda, lo riconosco, degna del peggior paroliere che si ricordi, ma che tutto sommato può anche passare indenne dalla gogna della censura. Ci sta tutta, perché l’attaccante italo-tedesco, reduce da due stagioni complicate con Trapani e Lecce, si è laureato capocannoniere del Girone C di Serie C. Ce l’ha fatta, meritatamente, con quindici reti in 33 partite, a dispetto dei tanti torti arbitrali subiti (con almeno quattro reti regolari non convalidate), senza giocare gli ultimi 90 minuti di ieri contro il Rende e con un Andrea Saraniti a dannarsi l’anima nella disperata ricerca dell’aggancio e di un ancor più improbabile sorpasso. Davis ce l’ha fatta, senza l’ausilio di calci di rigore. Reti tutte ‘in movimento’, insomma, molte delle quali decisive per la conquista del secondo posto finale nella regular season. Davis ce l’ha fatta, a dispetto del mal di schiena che lo ha tormentato per buona parte della stagione. Davis ce l’ha fatta, smentendo tutti quelli che avevano storto il naso al momento del suo approdo al Catania – io sono uno di questi e chiedo venia – ‘annebbiati’ da un curriculum che a parte gli anni in Ciociaria non era proprio entusiasmante. Davis ce l’ha fatta, pur non essendo una ‘vera’ prima punta, anche se a Catania ha dimostrato di poterla fare. Davis ce l’ha fatta, dipingendo di rossazzurro la ‘cintura del capocannoniere’, così come non accadeva da…

Davis Curiale, bomber del Catania e capocannoniere del Girone C di Sere C 



IL QUADRO 'COMPLETO'
La prima settimana di maggio è volata via, così come la stagione regolare. I primi caldi fanno capolino su Catania, splendida perla niura che tutti abbaglia, così come la voglia di bere qualcosa di dissetante in uno dei tanti chioschi disseminati in città. Una bella bevuta rigenerante – a dir la verità sempre attuale al di là delle stagioni – divenuta una sana abitudine che ogni catanese conserva e tramanda.

Così, mentre sorseggio un mandarino al limone, intravedo la sagoma di una persona amica. È il buon Filippo Solarino, docente universitario di storia rossazzurra, che dall’altro lato del chiosco sta assaporando una bevanda verdastra. “È un mandarino verde?” – gli domando dopo averlo salutato. “No, no – scuote la testa Filippo – si tratta di un completo alla menta”. Interessante, da provare quanto prima. C’è sempre una prima volta e, forte della nostra passione comune per l’Elefante e la sua storia, gli chiedo chi è stato il primo calciatore del Catania a conquistare la palma di capocannoniere.
“Anche se so che non li inserisci nelle statistiche – sottolinea Filippo – il Catania pre bellico ebbe due capocannonieri: Ercole Bodini, con 21 reti, nella Prima Divisione 1934 e Marco Romano nel 1943/44 con 26 reti in 17 partite, media irraggiungibile. Romano, inoltre, è il calciatore ad avere il più alto quoziente reti della storia rossazzurra. Tra l’altro, entrambi i campionati furono vinti”.

Effettivamente è proprio così. Le mie statistiche hanno come punto di partenza il 24 settembre 1946, giorno del primo vagito (o meglio, barrito!) dell’attuale Catania. Da qualche settimana, precisamente da quando la possibilità di agguantare il primo posto è definitivamente sfumata, la mia attenzione si è spostata su tutti quei calciatori del Catania capaci di conquistare in passato lo scettro di capocannoniere. Con l’aiuto degli altri componenti della redazione di CalcioCatania.Com, dopo un’accurata ricerca, siamo riusciti ad abbozzare un elenco nel quale spiccano gli unici due attaccanti capaci di vincere la classifica dei marcatori di Serie B: Michele Manenti, con 15 reti, nel 1953-54 e Aquilino Bonfanti, con 13 centri (in coabitazione con i varesini Ariedo Braida e Roberto Bettega), nel 1969-70.

Una foto del Catania 1969-70 promosso in A. Aquilino Bonfanti è il terzo da dx verso sx tra la fila in piedi 



“Parlando di Catania ‘46 – precisa Filippo – il primo capocannoniere è stato Arnaldo Cadei, con 18 realizzazioni, nella Serie C 1947-48. Campionato concluso al primo posto, con un punto di vantaggio sulla Reggina. Successo che per via della riforma del campionato si rivelò ‘una vittoria di Pirro’”.

La chiacchierata si fa assai interessante, così tanto da prolungare la sosta al chiosco con una buona (bella, per i catanesi) amarena con frutto. Tra Cadei e Curiale, parlando sempre di cannonieri in terza serie, s’incastrano alla perfezione le venti segnature di Giampietro Spagnolo nella stagione 1974-75. Con l’attaccante di Castelnuovo del Garda, autore in coppia con Claudio Ciceri di 38 reti in due, siamo riusciti a riempire le dita di una mano. Possibile che in quasi settantadue anni di storia non ci siano altri calciatori rossazzurri ad aver vinto la classifica marcatori di un campionato? Dal 1998-99 conosco la storia del Catania a menadito, avendola vissuta intensamente giornata dopo giornata. Per gli anni precedenti, ahimè, ho dovuto studiare sodo. Fortunatamente, però, c’è quel capolavoro di ‘Tutto il Catania minuto per minuto’ dal quale attingere a piene mani…

“Certo che tu, Alessandro, Antonio e Roberto avete creato qualcosa di unico – sottolineo con entusiasmo –. Un libro indispensabile per ogni storico, giornalista e tifoso appassionato di pallone rossazzurro. Sfogliandolo ho conosciuto tanti aneddoti affascinanti. C'è qualche curiosità ancora da soddisfare. In tema di ‘re’ dei bomber, per esempio, scartando con certezza i vari Eddy Baggio (18 reti nel 2001/02), Gionatha Spinesi (23 reti nel 2005/06) ed Emanuele Calaiò (18 reti nel campionato cadetto 2014/15) che trovarono sulla loro strada rispettivamente Riganò (29 reti), Bucchi (29 reti) e Granoche (20 reti), ho dei dubbi legati ai periodi polverosi del dilettantismo che solo tu puoi risolvere: Antonino Belnome e Andrea Mariano attaccanti del Catania nel campionato di Eccellenza 1993-94…”.

“Belnome e Mariano segnarono in due 30 reti, quindici a testa – mette in chiaro Filippo –, ma non arrivarono al primo posto. La classifica dei cannonieri di quel campionato fu vinta da un calciatore del Gravina, squadra promossa nel CND come prima".

“Ci sono – esclamo – si tratta di Mimmo Crisafulli! Mesi fa mi raccontò che dopo aver vinto la classifica dei marcatori col Gravina venne acquistato l’anno dopo proprio dal Catania. I conti tornano. Ho ancora un dubbio:Giuseppe Mosca, autore di 19 reti nel CND 1994-95…”
La risposta di Filippo è a dir poco perentoria: “Mosca non è in dubbio, fu capocannoniere”.

Perfetto, adesso il quadro è completo...

"Fermi tutti – irrompe una terza voce – bella discussione, ma vorrei rendere giustizia a Tiziano D'Isidoro che è stato cannoniere nella stagione 1996/97 in C2 con 13 reti seguito da quattro con 11 gol: il nostro Ciccio Pannitteri, Balducci della Viterbese, D'Anto' e Di Baia della Battipagliese. Un saluto".

Grazie per la precisazione, Nuccio Giuffrida. Adesso il quadro è veramente completo. Ma non di verde, di rossazzurro...