Cristiano, il piacere di un caffè...

In alto i nostri colori

In alto i nostri colori 

Oltre ai numeri e alle statistiche, ecco cosa lascia in eredità Cristiano Lucarelli...

...e quella sciarpa "imbattuta"
Cristiano Lucarelli non è più l’allenatore del Catania. La notizia è di dominio pubblico già da ore, preannunciata nell’edizione odierna del quotidiano cittadino “La Sicilia”. l’ufficialità è arrivata in mattinata, subito dopo colazione. Caffè amaro, cornetto indigesto. E già, il caffè; quello offerto più volte dal tecnico labronico ai giornalisti subito dopo le conferenze pre-partita al “Torre del Grifo Village”. Un gesto semplice, divenuto un rituale, introdotto già nella prima esperienza in terra catanese, nella stagione 2017-18 - quella conclusa contro la traversa senese difesa da Alessandro Pane -, e ripetuto in quest’annata balorda, prima che il covid-19 e il successivo lockdown imponessero le distanze di sicurezza, chiudendo bruscamente uno dei momenti più attesi della settimana. Un caffè con Cristiano, un piacere.

Non perché l’inebriante sapore di un buon espresso sia un vizio condiviso da milioni di italiani, ma per quella semplice e genuina voglia di stare insieme, di passare qualche momento a telecamere e microfoni spenti. Un momento intimo, nel quale non si era più allenatore e giornalisti, ma semplicemente uomo fra gli uomini. In quei mesi, oggi così lontani, ho avuto il privilegio di condividere insieme a Peppe Costa, Dario Conti, Massimiliano Giliberto ed altri colleghi, quegli attimi di naturalezza e normalità che emergevano come piccoli isolotti da un mare ogni settimana sempre più nero e agitato. Ma il mare in tempesta non può far paura a chi è nato in una città di mare, a chi ne conosce correnti, venti e la loro provenienza.

Ha compattato tutti, risanando cocci e brandelli, conducendo in porto una nave che, a mio modesto parere, senza il suo arrivo, avrebbe avuto tutt’altro destino. Ci ha provato, sfiorando l’impossibile, mettendo paura a quella Ternana che, con molta probabilità, sarà la sua prossima casa. Ci ha provato, ma le speranze rossazzurre si sono infrante ancora contro un legno: ieri Lodi e Mazzarani, oggi Biondi e Barisic.

Il Catania di Lucarelli è rimasto fermo al…palo. Titolo scontato, troppo. Ma c’è dell’altro oltre ai legni, oltre il campo, ai risultati da consegnare agli almanacchi, ai record (conseguiti nella prima esperienza, su tutti quello delle vittorie esterne). C’è un rapporto fra squadra e ambiente risanato, rinato e rifiorito. Ecco cosa ci lascia in eredità Cristiano Lucarelli, ecco perché lo ricorderemo. Grazie per non aver fatto sprofondare la nostra maglia, lasciandola alla deriva, grazie anche per aver indossato i nostri colori. Una sciarpa rossazzurra “imbattuta” che, come suggerisce un amico, porterà sempre con sé. Nel cuore, prima che in valigia…


I numeri di Lucarelli sulla panchina rossazzurra
VITTORIE: 37 (29 in campionato, 5 in Coppa Italia, 3 nei play-off)
PAREGGI: 18 (15 in campionato, 2 nei play-off, 1 in Coppa Italia)
SCONFITTE: 15 (12 in campionato, 2 in Coppa Italia, 1 nei play-off)
PANCHINE TOTALI: 70 (56 in campionato, 8 in Coppa Italia, 6 nei play-off)