Cosmi e il poker d'aprile

Serse Cosmi, seconda quaterna in un derby...

Serse Cosmi, seconda quaterna in un derby... 

Quattro reti segnate tutte nel secondo tempo. Analogie da derby con il tecnico perugino protagonista in negativo...

Quattro anni dopo ancora 4
Catania, 3 aprile 2011. I rossazzurri affrontano il Palermo nel giorno della riapertura, ai tifosi rosanero, del settore ospiti del “Massimino” dopo i quattro anni di chiusura forzata generati dai tragici fatti del 2 febbraio 2007. All’interno dello stadio si respira una grande atmosfera. Rivalità e correttezza allo stesso tempo. In campo il primo tempo si chiude senza reti, col Palermo a fare la partita ed il Catania mai pericoloso. Nella ripresa marranzano e tamburelli suono un’altra musica. Nel giro di 28 minuti gli etnei rifilano quattro sberle ai palermitani, indirizzando il derby verso un epilogo impensabile alla fine della prima frazione di gioco. Ad aprire le danze ci pensa un’autorete (di petto) di Balzaretti con Lodi che, senza toccare il pallone, inganna Sirigu regalandosi un’esultanza esagerata sotto la curva. Nord. Per qualche minuto, prima della rettifica del tabellone luminoso, tutto lo stadio crede che il gol sia suo. Poco importa, è gol. Rossazzurro. Tredici minuti più tardi arriva il bis, Bergessio. Il tre a zero arriva al minuto 67 con Pablo Ledesma dopo un’incursione di Schelotto. A completare il poker, nove minuti dopo, ci pensa Simone Pesce (d’Aprile) con un pallonetto che chiude i giochi a un quarto d’ora dal triplice fischio finale. Catania batte Palermo 4-0. Quattro in un derby, tutti nel secondo tempo e tutti sotto al curva Nord, il Catania non li faceva proprio da quella gara di quattro anni or sono. Era il Catania di Simeone e Burgos, della segunda selección, con ben 11 argentini scesi in campo. Di fronte il Palermo di Sirigu e Pastore che finì la stagione sfiorndo la coppa Italia con Delio Rossi in panchina. Ma quel giorno, però, sulla panchina rosanero non c’era il tecnico riminese…

Simeone e Cosmi prima dell’inizio del derby... 



Dal Palermo al Trapani
A guidare il Palermo c’era Serse Cosmi. Esperienza fugace quella del sanguigno tecnico perugino sulla panchina rosanero. Appena quattro gare (una vittoria e tre sconfitte) prima di esser esonerato da Zamparini proprio al termine del confronto del “Massimino”. Amarissimo poker d’aprile. Il Primo. Quattro anni più tardi ecco un altro derby siciliano. Sugli spalti non c’è la stessa rivalità. Il clima è più disteso, quasi da festa. In campo il copione è quasi lo stesso.

L'esultanza di Lodi dopo l'autorete di Balzaretti 



Maniero come Lodi
Come allora. Il Catania sonnecchia nel primo tempo (stavolta anche in svantaggio), lasciandosi ipnotizzare dal gioco del tecnico perugino, per poi esplodere nella seconda frazione di gioco. Quattro reti nel secondo tempo in und derby, tutte nella porta sotto la curva Nord. Il copione si ripete. Ieri Bergessio, Ledesma e Pesce, oggi (sabato scorso) Schiavi, Castro e ancora Schiavi. Con Lodi e Maniero, spinti dalla trance agonistica, e dal pathos che solo una rete in un derby può regalare, ad esultare delle disgrazie altrui. Come se avessero segnato loro.

L'autorete di Balzaretti 



Terlizzi come Balzaretti,
Ieri Balzaretti, oggi Terlizzi. E già, Terlizzi. Il siciliano adottivo, che dopo il rosanero, il rossazzurro indossa da due stagioni il granata. Secondo gol in un derby siciliano per il difensore laziale. Il primo, con la maglia del Catania, l’aveva realizzato al Palermo, nella sfida del “Barbera” del 14 novembre 2010. In silenzio, senza esultare. Rete “inutile” che non evita la sconfitta. Segna di nuovo, stavolta con la maglia del Trapani. Ma perde, ancora. Così come il suo tecnico, Serse Cosmi da Perugia, che ne prende altri quattro in una soleggiata giornata d’inizio primavera. Ma a differenza di quattro anni fa la sua panchina è salva. Ma basta partite a poker. A Catania. Nel mese di aprile.

L’autorete di Terlizzi...