Cosi di Catania (calcio): Un trionfo di catanesità a Biella

Cartoline da Biella, da sx verso dx: Matteo Russo, Roberto Ricca, Alessandro Russo, Fabio Greco e Cristina Buttò

Cartoline da Biella, da sx verso dx: Matteo Russo, Roberto Ricca, Alessandro Russo, Fabio Greco e Cristina Buttò 

Nuovo appuntamento con la rubrica del nostro Alessandro Russo

UN OMAGGIO A ROBERTO RICCA, INDIMENTICABILE EX

Buongiorno, buongiorno.

Benvenuti dentro la scorribanda numero cinquantasei di Cosi di Catania (calcio), che altro non sarà, questa volta, che la cronistoria per filo e per segno di ciò che capitò nel pomeriggio di sabato sette settembre nel cuore della regione Piemonte. Per la precisione, quest’oggi si parlerà quivi dello stadio di pallone della ridente cittadina di Biella coloratosi di colpo e con intensa giocondità di rossazzurro.

I fatti.

In vista d’una occasione davvero particolare, sarebbe a dire la temibile sfida contro la Juventus dei giovani, la composizione della formazione rossazzurra trascritta in un’attorcigliata distinta, all’interno d’uno stanzino del "Pozzo-La Marmora” una sorpresa di quelle col botto rese manifesta.

Azz…

Come tutti voi sostenitori del Catania avete certamente sperimentato di già, molto coraggiosamente il mister decise di riaffidare una maglia di titolare a un calciatore rossazzurro, seppur avesse da poco questi superato la cinquantina.

“Con il numero dieci – parole di Mimmo Toscano nello spogliatoio - e con la fascia al braccio destro oggi sarà con noi Roberto Ricca, che tutti voi da anni conoscete e che ancora una volta ha macinato chilometri e chilometri per stare al nostro fianco”.

Roberto Ricca in azione nei play-off con la Turris del 1997

I bianconeri battono il calcio d'inizio epperò i rossazzurri pressano alto e controllano con molta attenzione.

”Papà – mi fa Matteo in tribuna - ma è davvero forte il nuovo capitano del Catania. Sono contento di essere ancora una volta in trasferta insieme a così tanti tifosi e fratelli. Sento che ci divertiremo”

Passano pochi minuti e, dal limite dell'area il buon Gianluca Carpani calcia molto forte verso la porta avversaria ma trova la respinta di Giovanni Daffara. Sulla ribattuta, poi, Gabriel Lunetta fa centro di testa, ma dai bordi del campo un tizio vestito di giallo alza una bandierina verso il cielo, l’arbitro fa di no con la testa e così facendo viene annullata una marcatura regolarissima.

Accanto a me Fabio Greco, abile ingegnere catanese di stanza a Torino, non ci sta.

“Siamo alle solite - si sgola - Ci vuole un miracolo per far si che l’arbitro convalidi un gol segnato alla Juve.”

Io frattanto schiumo di rabbia, sbraito e mi agito, mentre Roberto Ricca dal campo di gioco mi fa segno di non preoccuparmi oltremodo e di riprendere a guardare la partita come se nulla fosse.

Venti minuti più in là o giù di lì, c’è un calcio di punizione per il Catania.

“Fabio, - così la signora e ingegnere anch’ella Cristina Buttò in Greco - adesso segniamo l’uno a zero. Me lo sento.”

Un batter di ciglia più tardi, un portentoso sinistro di Armando Anastasio gonfia la rete e il "Pozzo-La Marmora”.

Un trionfo di catanesità esplode nella tribuna centrale dell’impianto sportivo di Biella; un papà stringe forte forte suo figlio e una coppia di giovani sposi si unisce in un nuovo abbraccio d’amore.

Cartoline rossazzurro dallo stadio "Pozzo-La Marmora" di Biella

In campo i calciatori riprendono a trotterellare con tanto brio ma il gioco poi si ferma di nuovo perché Francesco Di Tacchio si fa male e viene  sostituito da Francesco De Rose.

Contemporaneamente però un uomo un po’ goffo in mezzo al rettangolo verde pensa di trasformarsi in protagonista assoluto.

La gente egregiamente radunata nelle due tribune e le migliaia di persone sedute nel salotto di casa davanti alla tivù lo possono riconoscere facilmente da due particolari. Il primo è la giacchetta gialla che indossa, il secondo è che questo signore arrivato poco prima da Ariano irpino decide che è giunto il momento di combinarne di tutti i colori.

Fioccano così dapprima un ammonimento per Mario Ierardi, poi un cartellino rosso  all’indirizzo della nostra panchina ed esattamente per il Direttore Sportivo Davide Faggiano.

A seguire, svolazzano ancora altri cartellini gialli, uno per il tecnico Mimmo Toscano e l’altro per il centrocampista Gregorio Luperini

Nella seconda frazione di gioco, la palla arriva al nostro centravanti Roberto Inglese che in buona coordinazione, si gira, si rigira e finalmente la spedisce sotto la traversa. Giovanni Daffara il numero uno della giovane zebra nerobianca intanto pare un giovanotto intento a raccoglier le farfalle.

Juventus Next Generation zero, Catania due.

Mancano una ventina di minuti alla fine.

Afena Gyan ruba una palla a centrocampo, Mario Ierardi  gli fa fallo e viene espulso anch’egli.

Sul terreno di gioco appare Alessandro Quaini, e scompare  Gabriel Lunetta; Stefano Sturaro ed Alessio Castellini giocano ancora una volta la solita partita coi fiocchi.

Il comandante Mimmo Toscano in panca e capitan Roberto Ricca in campo invitano i nostri alla calma. Un minuto dopo, anche il greco Kyriakos Papadopoulos viene invitato a far la doccia prima del triplice fischio. Corre il minuto settantanove, allorquando  Afena Gyan  con un gran tiro al volo realizza il due a uno e riapre la gara.

Passano altri cinque primi e sugli sviluppi d’un calcio di punizione, con una gagliarda deviazione, Alessandro Quaini fa tris.

 “Ti amo da morire - canta tutto lo stadio in coro - e te lo voglio dire. Rossazzurro è il profondo del mio cuore. Ti amo da morire, ti amo da morire.”

A fine gara, m’imbatto in Roberto Ricca e mi avvicino a lui con affetto.

“Sei un vero campione” –gli dico all’orecchio.

“Mi ha fatto un sacco di piacere rivederti, mbare!”  - mi risponde e intanto mi abbraccia.

Tifosi catanesi a Biella 

 

Biella, Stadio  "Pozzo- La Marmora” 07 Settembre  2024

3° giornata Campionato serie C Girone C

 JUVE NEXT GENERATION-CATANIA 1-3

Juventus Next Generation:  Daffara; Stivanello, Scaglia F. (65' Semedo), Pedro Felipe; Comenencia, Peeters (76' Owusu), Macca (76' Palumbo), Cudrig; Guerra (76' Amaradio), Papadopoulos; Da Graca (58' Afena Gyan) All. Paolo Montero

Catania:  Bethers, Ierardi, Di Gennaro, Castellini, Guglielmotti, Sturaro, Di Tacchio (37' De Rose), Anastasio; Luperini (67' Stoppa), Carpani (46' Inglese); Lunetta All.: Toscano

Arbitro:  Gianluca Grasso di Ariano Irpino 

Gol:  25’ Anastasio, 60’Inglese, 79’ Afena Gyan, 84’ Quaini