Cosi di Catania (calcio): Dove sono ora i quarantamila dell’Olimpico?

Roma rossazzurra (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto)

Roma rossazzurra (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto) 

Nuovo appuntamento con la rubrica del nostro Alessandro Russo

Buongiorno, buongiorno.
Rieccoci qua su calciocataniapuntocom in preda a una domanda suggestiva all’interno della nuova puntata di Cosi di Catania (calcio). Non passa giorno e manco notte, infatti, che non mi chieda io una cosa e sarebbe a dire: “Che fine hanno fatto i quarantamila catanesi bardati di rossazzurro che trentotto anni orsono all’Olimpico di Roma accompagnarono, chi cantando, chi cinguettando e chi ballando, la squadra del Catania in serie A?”. Di più: in virtù dei potenti mezzi elettronici e scientifici odierni mi piacerebbe rinvenire i loro nomi, cognomi e numeri di telefonia mobile e contattarli, uno per uno, via WhatsApp. Certamente non mi sognerei, come tuttavia altri suggerivano, di invitarli con un pizzico d’entusiasmo a versare oggi, martedì ventidue giugno anno del Signore duemilaeventuno, un obolo di cinquanta, cento o mille euro per far sopravvivere il Calcio Catania quarantasei e la sua matricola undicimilasettecento. Il gioco italico del football e il Catania calcio -si sa- non rappresentano solo un grande fenomeno sociologico ma tanto altro ancora. Quella volta degli spareggi romani si trattò d’una invasione senza precedenti nella storia pallonara nostrana; epperò, nel calcio come nella vita, all’ombra di Mamma Etna così come altrove, capita talvolta di strumentalizzare persone e accadimenti.

L'organico rossazzurro nel ritiro pre-campionato di Bibbiena (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto);



Una volta rintracciati, ordunque, i quarantamila nostri concittadini preparerei un breve questionario e oltre alle informazioni di base contenenti data di nascita, titolo di studio, residenza e hobby, chiederei quante ore di auto, treno, aereo o pullman quella volta hanno affrontato, dove hanno dormito e cosa hanno mangiato a colazione, a pranzo e a cena. Perdindirindina: il venticinque giugno ottantatré avevo già quindici anni e ciò nonostante non ero io seduto tra i tanti a sventolar il vessillo rossazzurro nella tribuna Monte Mario dell’Olimpico, bazzicavo bensì con una piccola comitiva d’amici tra gli scogli di Acitrezza di fronte ai faraglioni. Passammo l’intero giorno d’inizio estate alla “spiaggetta” in trepidante attesa che si facessero le sei del pomeriggio per ascoltare la radiocronaca della partita tra Catania e Cremonese. Sognavamo tutti quanti di andare in A e all’appuntamento fatidico ci aspettavano una radiolina a transistor, una chitarra, un telo mare di spugna colorato e qualche bottiglia di birra Messina. In un batter d’occhio, invero, alle otto p.m. di sabato venticinque giugno millenovecentottantatré un’insolita ma magnificente carovana marchiata dai colori della lava e del cielo trasformò la città eterna e pure l’intera Sicilia di levante in colonie etnee.

Quella sera di trentotto anni fa accadde propriamente che, sospinto in cielo dall’entusiasmo del presidente Massimino e di un’intera città in gita, raggiunse il liotru l’Eden del calcio e per poco meno di un annetto, in un modo o in un altro, pure ci svolazzò.

25 Giugno 1983: l'urlo della Serie (Foto: Tutto il Catania minuto per minuto);




25 giugno 1983. Spareggi promozione - Campionato di serie B.
Stadio “Olimpico” di Roma

CATANIA-CREMONESE 0-0

Catania: Sorrentino, Ranieri, Mosti, Giovanelli, Chinellato (46’Ciampoli), Mastropasqua, Morra, Mastalli, Cantarutti, Crusco, Crialesi (86’Barozzi). All. Di Marzio

Cremonese: Pionetti, Di Chiara (75’Montorfano), Garzilli, Bencina, Paolinelli, Galbagini, Viganò, Bonomi, Frutti, Finardi, (58’Rebonato), Vialli. All. Mondonico

Arbitro: Menegali di Roma