Cosi di Catania: La tachipirina al mercato delle vanità

Foto Mimmo Rapisarda (Fotomontaggio Alfio Lombardo)

Foto Mimmo Rapisarda (Fotomontaggio Alfio Lombardo) 

La vittoria a Bisceglie per 0-3 e la pillola per il mal di testa dei catanesi

Alle otto del mattino di mercoledì dieci marzo duemilaventuno, all’interno della tradizionale fera o’ luni, forte si avverte lo scoramento dei miei concittadini per l’eliminazione della seconda squadra di calcio locale dalla Champions League. “C’è poco da fare – rifletto – un grande numero di sportivi catanesi avrà sempre la testa altrove.” Viceversa io, che amo andar controcorrente, mi diletto a seguire unicamente le partite del Catania Calcio millenovecentoquarantasei e di tanto in tanto persino a scriverci qualcosa su.

Ordunque, abbandono per un po’ i venditori di ortaggi e salumi e tutti i loro potenziali acquirenti e faccio un passo avanti; quindi posiziono correttamente gli auricolari e sistemo le frequenze FM del mio telefonino al posto giusto. Mentre ascolto gli aggiornamenti in radio di Max Licari & Vincenzo La Corte, mi avvicino poi in modalità solitaria a un chiosco di bibite e ordino un caffè.
Intanto rimugino.

All’interno della classifica di rito del girone del sud del campionato nazionale di terza serie la mia squadra del cuore si ritrova al quinto posto in piena lotta play-off. Fino a prova contraria, ha giocato ventisette partite e ne ha vinte dodici; nove le occasioni in cui le è toccato dividersi la posta, infine in altre sei (sigh!) ci ha rimesso le penne. Trentaquattro sono i palloni depositati dai calciatori rossazzurri nella rete avversaria, ventinove invece le volte in cui il nostro numero uno ha dovuto raccattar la sfera di cuoio dalla propria porta.
Poi d’improvviso accade l’impensabile.

Pillola magica... 



Il “fattaccio” capita mentre io ascolto Vincenzo & Max che discernono saggiamente del match vinto per tre a zero al “Gustavo Ventura” di Bisceglie. Mentre infatti in radio si discute d’un modulo vittorioso frutto d’una disposizione tattica in linea con le idee del mister, sopraggiunge un signore brizzolato con un cappello nero in testa e un giornale in mano.
«Iu stu Catania – strepita il nuovo arrivato – no capisciu mancu pi nenti. Nta tuttu u campiunatu pi signari tri voti ci misi quattru misi, appoi ruminica ci abbiau dui gol nta n’minuto. Mah… e chi sacciu… appoi sti iucaturi, chi camurria, pari ca su sempri infottunati ca mi sta parennu ca semu o’ spitali Garibaldi. Vogghiu avviriri quantu ama spittari ora pi vinciri n’autra pattita…ma e chi sacciu..»

«Vossia stia tranquillo
, – lo interrompo sorridendo – ca ora arriva lo zio d’America e abbessa tutti cosi.»
«Ma cia finissi lei. - lo strano tipo si arrabbia un po’- Avi sei misi ca si parra ro closing ma mi pari ca semu sempri femmi a mezzu nta na strata. Cu sta storia di Tacopina m’acchiana ogni vota u mal di testa e m’aia pigghiari ogni gnionnu na pinnula di Tachipirina.»


10. giornata ritorno serie C -7 marzo 2021
BISCEGLIE-CATANIA 0-3
Bisceglie: Spurio, Priola, Altobello, Bassano, Tazza (75’Pedrini), Romizi (75’ Maimone), Cittadino, Giron, Mansour (80’ Rocco), Cecconi (59’ Makota), Sartore (80’ Musso). All. Papagni
Catania: Confente, Tonucci, Claiton, Silvestri, Calapai (81’ Vrikkis), Rosaia, Maldonado (77’ Izco), Dall'Oglio (65’ Welbeck), Albertini, Russotto (65’ Golfo), Di Piazza (77’ Sarao). All. Raffaele.
Arbitro: Maranesi di Ciampino
Gol: 63’ Silvestri, 64’ Russotto, 72’ Di Piazza