Cosi di Catania (Calcio): Il Liotru in A, le vacche grasse e quelle magre

L'11 rossazzurro sceso in campo dal 1' minuto il 28 maggio 2006 (Foto E. Puglisi per

L'11 rossazzurro sceso in campo dal 1' minuto il 28 maggio 2006 (Foto E. Puglisi per "Tutto il Catania minuto per minuto") 

Nuovo appuntamento con la rubrica del nostro Alessandro Russo

Buongiorno, buongiorno: ci siamo.
Principiamo subito con un grande salto verso il prossimo futuro. Tra poco più di due mesi, sarebbe a dire domenica ventidue agosto duemilaeventuno inizierà l’ennesimo campionato di pallone di Serie A. Il Calcio Catania quarantasei, matricola e pure pietra filosofale undicimilaesettecento, di sicuro, non vi parteciperà e questa è senz’altro una bella notizia. Per il momento, infatti, non abbiamo ancora un presidente, né un allenatore, né un diesse e manco una rosa di calciatori. Breve: siamo senza squadra e senza società.

La mia sensazione è che oggi raffiguriamo un elefantino immobile che respira appena. Nondimeno il liotru sta ancora in piedi sulle sue zampe e, se opportunamente stimolato, riesce con la proboscide a far cenno di sì oppure di no. Invero, mi tocca aggiungere che m’intendo io assai poco di veterinaria, essendo la medicina ortopedica degli esseri umani la mia unica specialità.
Spostiamoci adesso a una quindicina d’anni e una decina di giorni orsono, per la precisione alle cinque del pomeriggio di sabato ventotto maggio duemilaesei. Procediamo insomma con un piccolo balzo addietro, l’importante è non chiamarlo balzello, ché di queste cose qua oggi qui non se ne può più. Quindici anni e nove giorni fa, dicevo, battendo l’Albinoleffe per due a uno abbiamo raggiunto l’Olimpo. Era la quinta volta nella nostra storia, ma mai era accaduto di andar in A giocando nel campo di piazza Spedini; quel pomeriggio in città ci fu una festa talmente sentita che sembrava non dovesse mai aver fine, con i fuochi d’artificio, le candelore e tutto il resto. I nostri calciatori erano veramente bravi ma due di loro erano in grado di far giocate straordinarie come quelle, insomma, dei campioni: parlo del Gabbiano e di Topolinik.

Del Core inseguito da Lo Monaco dopo il gol che vale la Serie A (Foto E. Puglisi per "Tutto il Catania minuto per minuto") 



L’allenatore che sedeva in panchina si chiamava Don Pasquale, mentre il signor Nino e lo zio Pietro stavano seduti dentro la stanza dei bottoni e li pigiavano - ora l’uno ora l’altro - con delicatezza e senza mai litigare. “Catania in A. Finisce un’attesa durata 23 anni” - così La Gazzetta dello Sport – “La promozione riporta Catania indietro di ventitré anni, a quella che fino a ieri era stata l’ultima scalata alla massima serie. L’ultima di Angelo Massimino a cui oggi è intitolato lo stadio.” “Dopo le lunghe lamentazioni, - prosegue il Corriere della Sera –le rivolte contro Carraro, ora arriva la riscossa. E arriva meritatamente sul campo, proprio nei giorni in cui quel calcio dei potenti vive la sua stagione più nera. C’è anche questo nell’esplosione di gioia dei tifosi.”

All’ombra di mamma Etna in quel preciso e giocondo istante ognuno sembrava felice e contento allorquando comparvero sette vacche grasse e di bell’apparenza. Provenivano - più o meno come c’è scritto nel Libro della Genesi - dal fiume Simeto e si misero a pascere tra la giuncaia della plaja; dopo quelle sette vacche grasse ecco salir ancora una volta su dal Simeto otto vacche magre, di bruttissima apparenza e scarne, tali che nessuno ne vide mai di così brutte in questa città chiamata Catania. Poi le otto vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse e quelle entrarono in corpo e non si riconobbe che fossero entrate.
Boom!
Finale col botto.
Epperò, dal momento che sento dire in giro che il liotru rossazzurro è più forte delle otto vacche magre, torno indietro, cancello “Finale col botto”, incrocio le dita, metto un punto e riverisco.
Saluti.
Fine.

La Piazza Duomo di Catania colorata di rossazzurro (Foto E. Puglisi per "Tutto il Catania minuto per minuto") 



21° giornata di ritorno. Campionato di serie B. Stadio “Angelo Massimino” di Catania

CATANIA-ALBINOLEFFE 2-1

Catania: Pantanelli, Silvestri, Sottil, Bianco, Marchese (84’Sabato), Baiocco, Biso, Caserta (91’Brevi), O. Russo (46’Del Core), Spinesi, Mascara. All. Marino

Albinoleffe: Ginestra, Garlini, Minelli, Sonzogni, Regonesi, Iacopino, Belinghieri (70’Previtali), Poloni, Colombo (64’ Testini), Bonazzi (56’ Salgado), N. Russo. All. Mondonico

Arbitro: Farina di Novi Ligure

Gol: 15’ Spinesi, 40’ N. Russo, 53’ Del Core