Cosi di Catania (Calcio): Tacopina e l'arrotino...

Paolo Rossi nel 1982 in un disegno di Antonio Buemi.

Paolo Rossi nel 1982 in un disegno di Antonio Buemi.  

Dall'arrotino che annuncia Tacopina al ricordo di Pablito, Alessandro Russo fotografa il momento attuale.

“Catanesi, è arrivato Tacopina e arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto. Catanesi, è arrivato Joe Tacopina e insieme a lui c’è pure Sean Largotta; aggiustiamo gli ombrelli, catanesi, e ripariamo cucine a gas, abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gas. Se avete perdite di gas, noi le aggiustiamo, se la cucina fa fumo, noi togliamo il fumo della vostra cucina a gas. Catanesi, è arrivato Joe Tacopina, e insieme a lui c’è pure Sean Largotta. Arrotiamo coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto. Aggiustiamo gli ombrelli, catanesi, e ripariamo cucine a gas.”

Catania è tutta in festa e, fra boati e tremori, si è fatta parossistica perché poco fa è arrivato l’arrotino e in più c’è pure l’ombrellaio. All’istante Gaetano Nicolosi, Salvo Pogliese e Sergio Parisi hanno dato loro il benvenuto come Dio comanda e perfino mamma Etna si risvegliò dal torpore con un’eruzione spettacolosa nel cratere di Sud Est. Anche a Muntagna insomma ci teneva ad accogliere caldamente Joe Tacopina a Sean Largotta e proprio per questo motivo la colata lavica è visibile adesso fin in Calabria.

Tacopina insieme al sindaco Pogliese e Gaetano Nicolosi 



Va detto pure che la città è tutta in festa anche perché ieri pomeriggio il Catania ha vinto due a uno fuori casa. Per la precisione questa cosa capitò nell’impianto sportivo “Enrico Rocchi” situato a Viterbo in via della Palazzina, un campo di calcio mai espugnato dai rossazzurri finora: evviva il Catania! Per illustrare al meglio il resoconto della gara giocata allo stadio “Enrico Rocchi” provo adesso a inserire due note di cronistoria spicciola. Uno: i calciatori rossazzurri hanno smesso di fare le belle statuine nel presepe, forse perché hanno capito che per il S. Natale c’è ancora un po’ di tempo. Due: se qualcuno, putacaso, si permettesse di dire che il Catania ieri dovette superare le dodici fatiche di Ercole, dico che i nostri giocatori hanno meritato i tre punti e aggiungo che di pallone costui non ne capisce una mazza.

Mi avvicino lentamente a concludere l’articoletto di oggi, che poi altro non è che la diciannovesima puntata della mia piccola rubrica denominata Cosi di Catania (calcio) all’interno di questo grande spazio virtuale on line del sito calciocatania.com. Ora che giunge veloce il momento del commiato, mi torna in mente ciò che accadde a Catania, in piazza Spedini, per l’esattezza sotto la curva sud dello stadio un pomeriggio di una domenica di novembre di trentasette anni orsono. Il Catania militava in serie A, si ospitava la Juve, erano all’incirca le quattro pomeridiane e s’era al ventiduesimo del secondo tempo. Accadde in quel momento, con il risultato inchiodato sullo zero a zero, che sbucò fuori dal nulla un esile folletto con la maglia nerobianca a strisce verticali e il numero nove cucito sulle spalle. Con un preciso diagonale che somigliava a un colpo di biliardo, questi in un solo attimo ci castigò implacabilmente. Quel giocatore era un grande giocatore e si chiamava Paolo Rossi; era soprattutto un grande uomo e per tutti era semplicemente Pablito. Con la maglia azzurra un anno prima aveva unito lo Stivale a suon di gol e aveva regalato all’Italia il terzo titolo di campione del mondo a Espana ’82.
A sta vota Pablito cia misi nda carina a nuautri ‘ro Catania” sentenziò quella volta con la classica cadenza musicale nostrana un tipo sulla sessantina, brizzolato e un pizzico sciatto, seduto accanto a me in tribuna A.



Catania, Stadio Cibali
9a giornata Campionato di serie A - 20 novembre 1983
CATANIA-JUVENTUS 0-2
Catania: Sorrentino, Ranieri, Chinellato (81’Crialesi), Pedrinho, Mosti, Morra, Torrisi, Mastalli (79’Giovanelli), Cantarutti, Luvanor, Carnevale. All. Di Marzio
Juventus: Tacconi, Caricola, Cabrini, Bonini, Gentile, Scirea, Penzo, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek. All. Trapattoni
Arbitro Barbaresco di Cormons
Gol ’77 Rossi, 89’ Platini