Cosenza-Catania 0-1: Massimo risultato con il minimo sforzo, è poker rossazzurro!

La grintosa esultanza di Ramzi Aya

La grintosa esultanza di Ramzi Aya 

Il racconto della gara di Cosenza conclusa con la vittoria degli etnei grazie alla rete di Mazzarani

IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI
Il massimo risultato con il minimo sforzo. Per il secondo anno di fila il Catania s’impone al “San Vito-Luigi Marulla” di Cosenza conseguendo la quarta vittoria di fila che vale il mantenimento del secondo posto a quota 13 punti, in coabitazione con Lecce (vittorioso nel derby sul Bisceglie) e Siracusa (secco 3-0 degli aretusei all’Akragas), a solo un punto dalla vetta occupata da quel Monopoli (1-1 contro la Fidelis) prossimo avversario degli etnei nel big-match di martedì 3 ottobre al “Massimino”. Bastano questi numeri per “giustificare” la prestazione degli uomini di Cristiano Lucarelli che dopo aver conquistato il vantaggio, al decimo minuto con una prodezza balistica di Andrea Mazzarani, hanno tenuto una condotta di gara assai attendista a difesa dell’1-0. Missione compiuta al cospetto di un Cosenza “convalescente” che in certe fasi della gara ha fatto soffrire l’Elefante, specie al minuto 71’ quando Matteo Pisseri ha indossato i panni di Superman, togliendo dalla porta un pallone destinato a finire in rete. Vittoria sofferta, ottenuta con un solo tiro verso la porta avversaria, che conferma il carattere da grande che sa soffrire senza perdere la lucidità, a dispetto delle tante variazioni rispetto al presunto all’undici “titolare”: Di Grazia, Ripa, Djordjevic e Mazzarani dal primo minuto, al posto di Russotto, Curiale, Marchese e Caccetta, tutta gente insomma che era quasi sempre partita dal primo minuto. Un dettaglio, questo, da non sottovalutare, che sottolinea la bontà di un organico colmo di quantità e qualità. “Il fine giustifica i mezzi” il pensiero di machiavellica memoria si sposa perfettamente con la missione del Catania 2017-18: evadere dalla Serie C. Per il bel gioco c’è ancora tempo, la priorità sono i tre punti. Avanti un’altra.

Matteo Pisseri, parata salva-vittoria 



TABELLINO
COSENZA (4-3-3): Perina; Corsi (dal 59' D'Orazio), Dermaku, Idda, Pinna; Mungo (dal 77' Liguori), Calamai (dal 70' Loviso), Bruccini; Caccavallo, Baclet, Statella. A disp.: Sarracco, Palmiero, Pasqualoni, Boniotti, Liguori, Loviso, Pascali, D'Orazio. All. Braglia.

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Aya, Tedeschi, Bogdan; Semenzato, Mazzarani (dal 59' Caccetta), Lodi (dall'82' Fornito), Biagianti (dal 72' Bucolo), Djordjevic; Ripa (dal 59' Russotto), Di Grazia (dal 72' Curiale). A disp.: Martinez, Russotto, Caccetta, Curiale, Marchese, Blondett, Bucolo, Fornito, Esposito, Lovric, Rossetti, Zé Turbo. All: Lucarelli.

ARBITRO: Dionisi di L'Aquila; Mazzei-Falco

RETI: Mazzarani al 10'

AMMONITI: Statella

ESPULSI:

RECUPERO: P.t. 1'; S.t. 4'

INDISPONIBILI: Mendicino e Tutino

Luca Tedeschi, muro invalicabile 



SESTA GIORNATA
Trasferta assai insidiosa per gli etnei di mister Cristiano Lucarelli, al rientro dopo aver scontato le due giornate di squalifica. Al “San Vito – Luigi Marulla” di Cosenza i rossazzurri, reduci da tre vittorie consecutive contro altrettante formazioni pugliesi (Lecce, Virtus Francavilla e Fidelis Andria), bagneranno la ‘prima’ sulla panchina dei silani di mister Piero Braglia, tecnico navigato (con un passato da calciatore del Catania, tra il 1985 e il 1987) scelto dalla dirigenza calabrese per il post Gaetano Fontana. Direzione di gara affidata al signor Federico Dionisi della sezione di L’Aquila. Il fischietto abruzzese sarà coadiuvato dagli assistenti Pierluigi Mazzei di Brindisi e da Michele Falco di Bari. Calcio d’inizio alle ore 20:30.


LE SCELTE INIZIALI
Per la gara di debutto sulla panchina del Cosenza mister Piero Braglia si affida ad una sorta di 4-3-2-1 con Perina tra i pali; difesa a quattro con Corsi, Dermaku, Idda e Pinna in difesa; Bruccini, Mungo e Calamai in mediana; Statella e Caccavallo a sostegno di Baclet unica punta. Ampio turnover in casa rossazzurra, con Mazzarani, Djordjevic, Di Grazia e Ripa dal primo minuto al posto di Caccetta, Marchese, Russotto e Curiale.


Ciccio Ripa, chance dal primo minuto 



PRIMO TEMPO
Scarsa cornice di pubblico al “San Vito-Gigi Marulla” di Cosenza: appena un migliaio i tifosi di casa, cinquecento i sostenitori rossazzurri giunti in Calabria. Cosenza con la maglia a strisce orizzontali rossoblu, pantaloncini e calzettoni blu; Catania con la divisa interamente bianca con una banda diagonale rossazzurra. Fasi di avvio di studio. Rossazzurri vicinissimi al vantaggio al terzo minuto con Mazzarani: traversone perfetto di Djordjevic, palla nel cuore dell’area cosentina, esterno destro di prima intenzione dell’ex Modena scagliato dal limite dell’area piccola con pallone che finisce tra le braccia di Perina. Occasione ghiottissima fallita dagli etnei. È il prologo al gol che arriva puntuale al minuto decimo: traversone teso di Djordjevic respinto dalla difesa cosentina, palla in mezzo di Andrea Di Grazia per Ripa, uscita coi di Perina, pallone che s’impenna, volée di destro Mazzarani piazzato nel cuore dell’area calabrese e pallone in rete. Gran gol del numero 32 etneo, alla prima marcatura in campionato. Nei successivi dieci minuti alla rete del vantaggio il Catania controlla la partita senza rischiare nulla. Al ventunesimo fallo di Corsi su uno scatenato Djordjevic dal lato corto dell’area di rigore alla destra di Perina. Dal piazzato il destro a giro di Mazzarani si perde abbondantemente alto sopra la traversa calabrese. Al venticinquesimo calcio di punizione dai trentacinque metri per il Cosenza: palla in mezzo di Caccavallo per l’inserimento di Dermaku che calcia altissimo da posizione defilata. Pronta risposta del Catania con un paio di pericoli creati nell’area calabrese con Di Grazia e Mazzarani. Alla mezzora tiro dalla distanza di Bruccini che sorvola la traversa di Pisseri. Altro squillo calabrese al trentasettesimo con un colpo di testa di Baclet a lato di un paio di metri alla sinistra di Pisseri. Fase dell’incontro con il Cosenza a impostare il gioco, rossazzurri più attendisti (un po' troppo) ma pronti a punire i calabresi in contropiede. Minuto 42: episodio dubbio in area catanese con il Cosenza che invoca un calcio di rigore per un fallo di mano di Biagianti (braccio attaccato al corpo), l’arbitro di Dionisi lascia correre. Al quarantaquattresimo sinistro a giro di Caccavallo parato agevolmente da Pisseri. Dopo un minuto di recupero squadre negli spogliatoi con il Catania avanti per 1-0.

La vittoria del gruppo 



SECONDO TEMPO
Squadre in campo per i secondi quarantacinque minuti con gli stessi effettivi che hanno disputato il primo tempo. Prime fasi della ripresa con lo stesso leitmotiv: Cosenza a fare la partita, Catania a difesa del vantaggio. Al minuto 53 primo giallo del match sventolato al cosentino Statella per proteste. Tre minuti più tardi traversone insidioso di Pinna respinto coi pugni da Pisseri. Cosenza che spinge sull’acceleratore, Catania in sofferenza. Al cinquantottesimo tiro di alleggerimento di Andrea Di Grazia parato facilmente da Perina, un minuto più tardi tiro pericoloso di Mungo scagliato dal limite dell’area di rigore. Girandola di cambi al minuto 59: Caccetta e Russotto in campo al posto di Mazzarani e Ripa, nel Cosenza dentro D’Orazio fuori Corsi, Cosenza con il 3-4-3. Occasionissima per il Cosenza al minuto sessantadue: palla filtrante di Baclet per Mungo, uscita bassa di Pisseri che sventa a minaccia. Al settantesimo, nel Cosenza, fuori Calamai dentro Loviso. Miracolo di Pisseri al 71’ su una rovesciata spettacolare di D’Orazio: pallone respinto proprio nei pressi della linea di porta. Altro doppio cambio nel Catania al 72’: fuori Biagianti e Di Grazia, dentro Bucolo e Curiale. Al settantasettesimo, nel Cosenza, fuori Mungo dentro Liguori. All’80 gol annullato a Curiale per un fuorigioco dello stesso numero 11 rossazzurro: giusta la decisione della terna arbitrale. All’ottantaduesimo quinto ed ultimo cambio nel Catania: fuori Lodi, dentro Fornito. Forcing del Cosenza, il Catania si difende con le unghie e coi denti. Cosenza vicinissimo al gol al minuto 85: punizione tagliatissima di Loviso con D’Orazio che non arriva all’appuntamento con il gol per questione di centimetri. Dopo quattro minuti di recupero il triplice fischio dell’arbitro Dionisi di L’Aquila sancisce la vittoria del Catania, la quarta di fila. Per i rossazzurri il massimo risultato con il minimo sforzo.