Cosentino: "Risaliremo in un anno"

Pablo Cosentino ha parlato ai microfoni

Pablo Cosentino ha parlato ai microfoni 

L'AD del Catania, Pablo Cosentino, ha parlato del futuro del Catania.

Ha parlato ai microfoni l'Amministratore Delegato del Catania, Pablo Cosentino, facendo il punto sul futuro della squadra rossazzurra e sulla voglia di riscatto della società.

SULLA SCORSA STAGIONE: Quest’anno il Catania è partito con un problema fisico, non si è trattato di un problema di approccio al campionato, anche se l’ottavo posto della stagione precedente ha influito negativamente. Abbiamo cercato di rimediare più volte cambiando diversi allenatori ma non voglio parlare del campionato scorso: tutti abbiamo fatto degli sbagli, adesso bisogna pensare al futuro. Ho avuto la fortuna di conoscere Pellegrino prima che facesse l'allenatore del Catania e mi sono trovato molto bene, è un grande lavoratore: sin da subito gli ho affidato il settore giovanile, poi abbiamo deciso di dargli la prima squadra. Conosco molti allenatori in Europa e la metodologia di Pellegrino è di primo livello: cerca sempre la perfezione nella propria squadra, ha una grande voglia di far bene ed è per questo motivo che abbiamo deciso di riconfermarlo. Discorso Andujar: io reputo Andujar un buon portiere e a Gennaio è stato comprato dal Napoli, ricordiamolo. La scelta tecnica di chi gioca tra lui e Frison non è un mio compito. A Gennaio abbiamo cercato di acquistare alcuni giocatori ma si tratta di un mercato difficile e molti affari sono sfumati. Mancava l'alternativa a Bergessio? Avevamo Leto nonostante non fosse in una condizione fisica ottimale, Maxi Lopez non giocava bene nel 4-3-3.

SUL MERCATO: La retrocessione in Serie B allunga i nostri tempi di programmazione: molti giocatori che stavamo trattando non arriveranno a causa di questo evento. Bergessio va via? Rimane solo chi vuole ritornare in Serie A con tutte le proprie forze: nel Catania del prossimo anno se si perde una partita nello spogliatoio ci deve essere un mortorio, si deve vincere. La punta del prossimo anno ha già firmato il contratto con noi ma non faccio nomi. Rinaudo vuole rimanere, abbiamo solo bisogno di tempo: non è vero che abbiamo problemi economici, altrimenti non avremmo acquistato Chrapek, giocatore polacco classe '92. Il portiere? Non parlo di nomi, prima voglio capire la voglia dei giocatori. Abbiamo rifiutato un'offerta di circa 4 milioni per Leto e rimane con noi. Non penso di costruire una squadra tutta argentina ma non posso prendere molti giocatori italiani. Alvarez e Keko non vogliono rimanere, Barrientos non dovrebbe partire. Stiamo valutando i possibili rientri dal prestito di alcuni giocatori.

SUL FUTURO: Risaliremo in un anno: stiamo lavorando molto e non riesco ad immaginare un risultato diverso. Il giorno dopo la retrocessione stavo già lavorando in vista del prossimo anno: nel nostro progetto, tra 3-4 anni andremo in Europa. Diego Caniggia sarà il capo scouting e la mia persona di fiducia: con lui parlo di tutto. Questione stadio? Lo stadio di proprietà è un cambio molto importante per la società. Su questo sta lavorando molto il presidente e in questi giorni siamo stati a vedere diversi stadi in Portogallo tra cui quello del Porto. Abbiamo firmato un contratto di collaborazione con la GEA World e ci stiamo avvicinando ad alcune agenzie estere: probabilmente faremo una tournée estiva americana dopo il ritiro. Questa settimana abbiamo una riunione in società in cui faremo il punto sulla campagna abbonamenti: ci saranno sconti sui prezzi. La Serie B è un campionato molto lungo e sofferto, ci saranno tanti ostacoli per noi. Il mio sogno è quello di giocare l’Europa League col Catania.