Comunicato Curva Sud: ''Soci Sigi, avete l’obbligo morale di salvare il titolo sportivo''

Un'immagine di repertorio della Curva Sud

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La Curva Sud del Catania fa sentire la sua voce, nell'imminenza della scadenza del 2 gennaio...

La Curva Sud del Catania fa sentire la sua voce. Nell’imminenza della scadenza del 2 gennaio - con la Sigi chiamata a saldare il suo debito di 600mila euro nei confronti del Catania per consentire l’estensione dell’esercizio provvisorio – i gruppi organizzati della Sud hanno voluto sottolineare l’importanza della salvaguardia del titolo sportivo con la speranza che “dalle ceneri del vecchio Catania risorga il figlio che verrà tramandato ancora nel tempo”.

"Sull'arco di Porta Garibaldi, un tempo Porta Fernandinea, si legge la celebre iscrizione che richiama il mito dell'araba fenice "Melior de Cinere Surgo" – recita il comunicato -. In questo motto è racchiusa la storia, la fierezza di un popolo che continua a ricostruire la propria città, sempre più bella, dalle ceneri della precedente. Dai tempi dei tempi una Catania che si piega ma non si spezza. Il popolo catanese ha la forza del suo "Liotru", l'energia del suo "Vulcano" che tutti temono ma che lui ama, la fede e la devozione per la sua "Agata", l'amore indissolubile per il suo Calcio Catania 1946. "Di padre in figlio": in questo motto è racchiusa la storia di una comunità perdutamente innamorata di quella maglia a strisce rossazzurre, storia che da settantacinque anni si tramanda di generazione in generazione e che racconta uno straordinario senso di appartenenza per quei due colori, gioie e dolori, vittorie e sconfitte, sacrifici e rinunce, tragedie, in cui hanno perso la vita figli di questa terra”.

Poi l’invito, rivolto a Sigi, di ottemperare al pagamento dei 600mila euro: “Il tempo è scaduto, voi membri della Sigi e proprietari del club avete l’obbligo morale, da subito, di salvarne la storia. Quando nel luglio del 2020 avete acquistato il Catania, conoscevate bene il blasone e l’enorme importanza sociale che questa squadra rivestiva per la sua città. Non vogliamo ergerci a giudici e puntare il dito sugli errori altrui, non ci interessa e non è nostro costume farlo. Ma di certo non dimentichiamo chi, ieri e oggi, ha fatto il male del Catania. L’occasione per non rimanere da soli con il peso della propria coscienza è a portata di mano e il tempo è l’unica cosa che non si può mai più recuperare in questa vita, quindi usatelo bene. Siamo ultras, il Catania è la nostra ragione di vita e lo proteggeremo sempre da ogni pericolo rimanendo a sua difesa come hanno fatto prima di noi i nostri padri e i padri dei nostri padri. Per questo pretendiamo che salviate il titolo sportivo e che lo facciate immediatamente, cosicché la storia possa continuare e dalle ceneri del vecchio Catania risorga il figlio che verrà tramandato ancora nel tempo. Che il fallimento fosse inevitabile lo sapevamo bene, non siamo stupidi e neanche degli illusi. Il presente dice che bisogna portare avanti l’esercizio provvisorio per poter dare vita all’acquisto del club. Per questo serve che facciate l’ultimo passo pagando il debito per poter guardare al futuro. Questo gesto somiglierebbe parecchio al vostro tanto decantato “atto d’amore””.

La Sud, poi, ci tiene a rimarcare il fatto che non accetterebbe un nuovo Catania nato da titoli sportivi trasferiti da altre città: “Il futuro passa dalle mani di chi vorrà acquistare questo Catania ripartendo dalla categoria di appartenenza. Sia ben chiaro che non accetteremo e mai tollereremo un’alternativa al Catania venuta fuori da titoli sportivi trasferiti da altri paesi con la regia dei soliti avvoltoi di turno nei confronti dei quali ci opporremo con tutta la nostra forza. La nuova proprietà dovrà essere consapevole di acquistare non una semplice squadra di calcio, ma, bensì, il bene inestimabile di una città metropolitana forgiata dal fuoco del vulcano e sostenuta dalla passione straripante di una tifoseria tra le più importanti dello stivale. Melior de cinere surgo!”.