Comproprietà: sette cessioni e rinnovo per Messina

Andrea Catellani, 23 presenze in rossazzurro nella stagione 2011/2012

Andrea Catellani, 23 presenze in rossazzurro nella stagione 2011/2012 

Il giovane portiere resta comunque alla Pro Patria; in sette, tra cui Andrea Catellani, abbandonano definitivamente il Catania.

Scaduto il termine per la risoluzione delle compartecipazioni, il Catania attraverso il proprio sito ufficiale ha reso noto l'esito delle trattative:

"Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver rinnovato l’accordo di partecipazione con l'Aurora Pro Patria relativo al diritto alle prestazioni sportive del calciatore Giuseppe Messina: al club lombardo il tesseramento dell’atleta.
A titolo definitivo ad altre società:
Rocco Benci e Giordano Pantano (Sorrento Calcio)
Roberto Cappai (Castel Rigone Calcio)
Andrea Catellani (Spezia Calcio)
Alfredo Donnarumma (A.S. Cittadella)
Gianluca Maran (Bassano Virtus 55 Soccer Team)
Francesco Nicastro (A.C. Rimini)."

Sette cessioni definitive: poche tracce, di Catellani l'unico "guizzo"
Resta, dunque, di proprietà del Catania soltanto la metà del cartellino dell'ex portiere della Primavera Giuseppe Messina, che comunque, salvo contrarie disposizioni della società di Busto Arsizio, resterà alla Pro Patria.
Gli altri sette, invece, lasciano definitivamente Catania. Di questi, in tre non hanno lasciato significative tracce alle pendici dell'Etna: si tratta di Benci, Pantano e Cappai, transitati a Catania solo per essere dirottati successivamente in prestito. Donnarumma, Maran (figlio dell'ex tecnico) e Nicastro sono stati invece protagonisti di buone annate con la formazione primavera. Donnarumma ha anche svolto per un paio di volte buona parte della preparazione estiva con la prima squadra; Maran era nell'11 titolare della Primavera di Giovanni Pulvirenti che ha affrontato il Milan nella "Final Eight" della stagione 2012/2013; Nicastro ha assaporato la soddisfazione della convocazione in prima squadra ai tempi della sua militanza nelle giovanili rossazzurre. Ma il vero, "grande" addio tra i sette è senz'altro quello di Andrea Catellani. Giovane promessa della Reggiana, con cui si era messo in luce poco meno che ventenne in Serie C2, venne prelevato dal Catania nell'estate del 2008. Da allora, diverse preparazioni estive con la prima squadra propedeutiche a successivi prestiti in Serie B: prima il Modena (per due anni di fila), poi il Sassuolo. L'esterno d'attacco si segnala tra i migliori prospetti della categoria e nella stagione 2011/2012 il Catania, allenato da Vincenzo Montella, gli dà fiducia concedendogli la grande occasione della prima stagione in Serie A. Una stagione che Catellani vive da comprimario, tutto sommato non sfigurando quando chiamato in causa (se paragonato all'altra alternativa di ruolo Lanzafame), che gli regala la gioia del primo gol in massima serie, decisivo per il 3-3 finale, in quel di Parma nell'ultimo match prima di Natale. Le 21 presenze (più altre due collezionate in Coppa Italia) non bastano, comunque, a garantirgli la riconferma. Così nel 2012/2013 l'esterno torna al Sassuolo, dove vive da protagonista la cavalcata dei neroverdi che conquistano la Serie A con Di Francesco in panchina, ma suo malgrado non viene riscattato ed è costretto a ripartire per l'ennesima volta dalla Serie B, con lo Spezia, con cui, nella stagione appena passata, disputa un campionato sottotono (17 presenze, 1 gol). Nonostante ciò è la società ligure a riscattare definitivamente il suo cartellino.