Claudio Luca: "Ci muove l’amore per la maglia; entro Giugno o dentro o fuori"

Claudio Luca, amministratore unico di Bacco srl

Claudio Luca, amministratore unico di Bacco srl 

Le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore unico di Bacco, Claudio Luca, a "Pianeta Catania".

Stamane, su Radio Catania, ai microfoni della trasmissione “Pianeta Catania”, è intervenuto Claudio Luca, amministratore unico di Bacco srl, società che nella giornata di ieri ha ufficializzato di aver richiesto formalmente allo Studio Abramo di avviare una trattativa per l’acquisto di quote societarie del Calcio Catania. Luca, sollecitato dalle domande di Max Licari e Piero Italia, ha parlato a 360° soffermandosi sui vari aspetti che in questo momento interessano più da vicino i tifosi.
”Non siamo antagonisti di nessuno, siamo tifosi ed era doveroso da parte nostra intervenire per il bene del Catania e della maglia, dopo anni di chiacchiere - ha esordito Luca - Ci siamo fatti avanti con uno studio serio, presentando una proposta e le nostre credenziali. Essendo stati per 6 anni sponsor della squadra conosciamo benissimo la realtà e la proprietà attuale. Già da qualche mese ragioniamo su una possibilità di acquisto, ci siamo fatti avanti adesso perché era giusto vedere prima come finiva il campionato.”

Cordata composta da più anime; consistenza economica più che sufficiente per la Lega Pro
“La cordata è composta da quattro rappresentanti che hanno intravisto in me il motore del tifoso, del giovane, dell’azienda vicina al Catania che può riportare il Catania alla città ed ai tifosi.” A chi solleva dubbi sulla consistenza economica del progetto, Luca risponde: ”Se non avessimo avuto le credenziali bancarie, lo studio Abramo non ci avrebbe aperto le porte e non avremmo intavolato una trattativa. Parlare di numeri lascia il tempo che trova, siamo in Lega Pro e con un buon management il campionato si può affrontare senza cifre iperboliche e senza promettere sfracelli, siamo persone serie e trasparenti.”

Questione centro sportivo: sì all’acquisto solo se il costo può essere sostenuto con la produttività
“Torre del Grifo dev’essere una risorsa, ci si può accollare il mutuo se sappiamo di poterlo pagare. Bisogna vedere i reali numeri e la situazione debitoria, poi con uno studio di fattibilità decideremo se può essere utile o rischia di essere peso per la squadra.”

Necessaria una preliminare valutazione complessiva dello stato economico del club
”E’ prematuro dire se intendiamo acquistare a titolo personale o tramite la costituzione di un’apposita società, sono tecnicismi che lo studio Sciuto deve sciogliere, troveremo la formula più idonea. In questo momento è come se ci fosse un cartello “si vende” di fronte ad un appartamento. Dobbiamo sapere in che condizioni è, com’è il pavimento, come sono gli infissi, i tubi, se le rate condominio sono state pagate, se c’è ipoteca; dopo di che si fa un’offerta. Una trattativa semplice, ma gli affari si fanno in 2, serve volontà reciproca.”

L’idea azionariato è in cantiere ma limitatamente ad una parte minoritaria del capitale
”L’azionariato popolare è un’ipotesi che si vedrà più avanti. La maggioranza la deve detenere un unico gruppo per ovvi motivi decisionali, ma una parte del capitale si può aprire ai tifosi. Lo studio Sciuto da tempo aveva proposto una formula del genere. Il tifoso dev’essere al centro di quest’avventura, il Catania è dei tifosi, senza pubblico non sarebbe nulla, dobbiamo essere partecipi nel bene e nel male. Noi da tifosi abbiamo apprezzato giocatori come Gennaro Monaco che, pur non avendo le doti di Messi, davano tutto in campo con la rabbia, il sudore, la bava alla bocca. Questo vuole il tifoso: una società che garantisca chiarezza e dei giocatori che escano sempre a testa alta.”

Operazione fatta per amore, non c’è ritorno economico, l’obiettivo è vincere
”Non mi sto spendendo per sedermi in Tribuna Elite, confermo il mio abbonamento di Curva dove mi continuerete a trovare, nel bene o nel male. La molla è l’amore e la passione che ci spinge a salvare la matricola 11700. A livello economico e di marketing il Catania non è un buon affare, non c’è un ritorno, con molto meno si può acquistare un titolo di Serie B. L’obiettivo è quello di vincere e di risalire subito la china, il calcio non è una scienza esatta e non bastano solo i soldi per vincere, ma la voglia è quella di tornare subito protagonisti.”

Progetto tecnico affidato ad esperti di cui la società dovrà essere garante
Si è poi parlato delle figure alle quali conferire ruoli di gestione. ”Siamo sul campo ipotetico, in questo momento con Lo Monaco (come con altri) non abbiamo nessun rapporto. Non siamo dei Robespierre che vanno li per decapitare dirigenti e vertici. Ci vuole una figura di amministratore, di direttore sportivo che abbia lo spessore per condurre avanti quest’avventura. Noi ci mettiamo cuore, passione e i soldi e fungiamo da garanti per controllare che non accadano più certi movimenti che abbiamo visto sul Catania, ma la gestione tecnica della squadra va affidata a gente competente. Dentro il Catania c’è gente validissima, che nonostante tutto ha portato avanti una baracca. Ragioneremo con calma, chi sta li da tantissimi anni conosce tutto dall’interno, dobbiamo tutelare il patrimonio che può essere utile per il Catania.”

Nessun rapporto con amministratori e politici
Luca smentisce poi seccamente le voci riguardanti un presunto legame con la cordata invocata in precedenza dal sindaco Bianco: ”Vogliamo essere persone libere, serie e oneste. Non abbiamo nessun rapporto con amministratori e politici, non dobbiamo candidarci alle prossime elezioni o aprire centri commerciali a Catania, che sia chiaro.”

Entro Giugno la conclusione delle trattative, fino ad allora stop alle dichiarazioni
“Entro il mese di Giugno saremo dentro o fuori. Speriamo di chiudere, in un senso o nell’altro, il prima possibile, ma in una S.p.A. atipica come una società di calcio non è facile ottenere immediatamente chiarimenti sui bilanci. Dobbiamo sapere com’è la situazione reale del Catania, altrimenti saremmo millantatori. Dopo oggi non rilascerò più interviste perché dobbiamo lavorare. Parleremmo del nulla e passeremmo per personaggi in cerca di notorietà. Intendiamo invece adottare un profilo basso, basato su serietà e trasparenza. Quando ci saranno novità saremo i primi a informarvi della reale situazione.”

Valutazione economica impossibile finché non si conosce la reale situazione
In chiusura, Claudio Luca ha chiarito le voci che circolavano sulla presunta valutazione del costo del club: ”Non sono numeri nostri. Senza conoscere la reale situazione debitoria, la situazione del parco giocatori, ecc è inutile parlare di cifre; un milione può essere poco o tanto a seconda delle circostanze che dovremo andare a verificare.”