Cittadella-Catania, presentazione: Natale di passione

L'Arciere Calaiò, bomber rossazzurro con 9 reti

L'Arciere Calaiò, bomber rossazzurro con 9 reti 

La presentazione della gara del "Tombolato" tra granata e rossazzurri valida per la penultima giornata d'andata...



Scontro diretto per la salvezza
Nell’atipico giorno della vigilia di Natale – non accadeva da quarantadue anni (Bari-Catania 0-0 del 1972) – gli etnei di Maurizio Pellegrino, mister ad interim in attesa della pausa invernale, si recano a Padova in casa del Cittadella. Rossazzurri sestultimi a +5 dai granata tristemente ultimi della classe. Così come avvenuto sabato scorso, in occasione della gara interna contro il Brescia, altro confronto diretto tra due formazioni attualmente impelagate per la lotta per non retrocedere in Lega Pro. Numeri alla mano, infatti, il match del “Piercesare Tombolato” possiede tutti i crismi dello scontro diretto per la salvezza, un’etichetta che sembrava impossibile da ipotizzare alla stesura dei calendari. Ma la realtà è amara, molto amara, ed il Catania, come al solito decimato da un’interminabile “epidemia” di infortuni, è obbligato a fare risultato in terra veneta. Per inciso: “fare risultato” vuol dire vincere e non pareggiare, che sia chiaro. Ottenere la tanto agognata prima vittoria esterna della stagione, dopo sette sconfitte e due pareggi, sarebbe il modo migliore per risollevare classifica, morale e passare il Natale un po’ più serenamente.

Ma visto l’andazzo di questo campionato non perdere al “Tombolato” sarebbe già importante. In tempi di carestia, infatti, anche le briciole hanno la loro sostanza e questo Catania, deperito da una prima parte di stagione logorante sotto tutti i punti di vista, ha bisogno anche del misero punticino conquistato contro l’ultima della classe. Meglio non perdere che far risorgere il quasi derelitto Cittadella e portarlo a soli due punti. I granata di Foscarini, infatti, non vincono dallo scorso 19 settembre – 3-2 al Pescara, era la quarta giornata – e nelle successive 15 giornate hanno conosciuto per 9 volte il pareggio e per 6 la sconfitta. Crollo verticale dopo un avvio decisamente promettente – sette punti nelle prime quattro giornate – che inchioda in veneti in fondo alla cadetteria. Cittadella tristemente ultimo, a secco di vittorie da oltre tre mesi, ma non per questo rassegnato e privo di mordente. Nonostante la classifica, infatti, nelle ultime tre giornate i granata hanno ottenuto due punti nelle difficili trasferte di La Spezia e Frosinone. Punti pesanti che si pongono come monito per il Catania: il Cittadella è vivo e venderà carissima la pelle.

Che la classifica non inganni, insomma: la gara del “Tombolato” non sarà una scampagnata prenatalizia. Tutt’altro. Occorrerà stringere i denti e provare a rimanere a galla in attesa di quei tempi migliori mai così tanto lontani. Testa bassa e pedalare, bisogna arrivare alla pausa di gennaio racimolando più punti possibile. In attesa di una Rivoluzione (si spera!) che coinvolga ogni angolo di Via Magenta… “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate Elefanti!”