Cavese-Catania 2-2: le pagelle rossazzurre

Bucolo esulta dopo aver portato in vantaggio i rossazzurri

Bucolo esulta dopo aver portato in vantaggio i rossazzurri  

Bucolo migliore dei suoi, col suo eurogol. Bene Pisseri, Calapai e Sarno. Quasi tutti i senatori tra i peggiori in campo.

PISSERI voto 7: Senza le sue parate, forse, oggi la delusione sarebbe stata ancor più grande di quella maturata a seguito del pareggio dei metelliani nei minuti di recupero. Nel primo tempo è attento in occasione dei due tiri in porta della Cavese (bella risposta al tiro di Rosafio al 15°; un po’ più incerta, ma efficace, quella su Favasuli al 36°); nella ripresa si segnala per un’uscita di pugni al 55° su azione d’angolo e per un grande intervento sul nuovo tentativo di Favasuli al 73°. Incolpevole sui gol subiti.

CALAPAI voto 7: L’unico neo della sua prestazione si registra in avvio di gara, quando cicca un pallone e consente a Rosafio di andare al tiro. Subito dopo inizia il suo personale show: dapprima, servendo l’ottimo cross dal quale scaturisce il gran gol di Bucolo; poi, sacrificandosi in copertura, con chiusure decisive (in particolare quelle su Filippini al 28° e Sainz-Maza al 65°, entrambe a pochi metri dalla porta difesa da Pisseri).

AYA voto 6,5: La Cavese ci prova a più riprese con tiri o traversoni dalla distanza. Se molti di questi non raggiungono la porta, il merito è suo: al 16° respinge un’insidiosa conclusione di Migliorini; nel finale della prima frazione di gioco libera l’area su un tentativo di Rosafio; altro salvataggio nella ripresa, sul subentrato Magrassi, al 69°.

ESPOSITO voto 6: Anche lui, insieme ad Aya, contribuisce ad elevare un muro che la Cavese supera poche volte e sempre con tiri dalla distanza. Al 21°, sugli sviluppi di un corner, un suo “sporco” colpo di testa si trasforma in un assist per Sarno, il quale però sciupa.

MARCHESE voto 6: In fase difensiva è presente ed affidabile. Con un gran diagonale, al 3° chiude su Rosafio, che altrimenti avrebbe potuto aggredire l’area di rigore. Al 49° vince un gran duello con Palomeque, entrato da pochi minuti. Al 70° si oppone ad un cross di Nunziante. Purtroppo non si rivela altrettanto brillante in fase di spinta.

LODI voto 5: Gioca da mezzala destra e si vede a sprazzi, senza riuscire mai ad accendere la luce per i suoi compagni.
dal 63° CARRIERO voto 5: Entrato per irrobustire la mediana, ha un impatto poco positivo sul match. Al 73° si fa ingannare da una finta di Favasuli, consentendo all’avversario di concludere da buona posizione. Pochi minuti dopo si fa ammonire per un fallo a centrocampo su Rosafio. Nel finale gioca da esterno sinistro in un atipico 4-4-2.

BIAGIANTI voto 5: Fino al 90°, la sua è una prestazione senza infamia e senza lode, meno “gladiatoria” di altre, ma comunque sufficiente. Poi, rovina tutto con un intervento scomposto su Nunziante, davvero sorprendente per un giocatore della sua esperienza, che fa tornare indietro le lancette del tempo all’ingenuità commessa contro un avversario di ben altro lignaggio, Del Piero, in occasione di un Catania-Juventus della stagione 2007/08.

BUCOLO voto 7,5: Trova il primo gol in maglia rossazzurra nel migliore dei modi. La conclusione al volo di sinistro, su cross di Calapai, di per sé spettacolare, basterebbe per tributargli le dovute celebrazioni. Ma è il modo in cui segue e partecipa all’intera azione, inserendosi in area col movimento di una mezzala d’attacco (per lui una vera e propria rarità), che sublima il suo exploit. Per il resto della partita torna a fare quel che gli riesce meglio e, a differenza dei compagni di reparto, lo fa bene fino alla fine.

SARNO voto 7: Ancor prima di trovare il gol che chiude un’astinenza durata troppo a lungo, si esprime su livelli a lui più consoni, che a Catania non avevamo ancora ammirato in pieno. Crea sistematicamente la superiorità numerica, costringendo gli avversari al fallo (e Favasuli a rimediare un cartellino giallo). Peccato per il gol del raddoppio divorato nel primo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando si ritrova il pallone sul piede sbagliato, il destro. Si riscatta a inizio ripresa approfittando di un clamoroso buco di Filippini, che gli consente di involarsi verso la porta e di battere a rete, capitalizzando l’assist di testa di Marotta. A metà ripresa è protagonista di uno screzio con Bacchetti, ingigantito dall’ex di turno.
dall’85° MANNEH voto 6: Per lui solo 10 minuti a disposizione, probabilmente troppo pochi per pungere come avrebbe potuto contro una squadra costantemente proiettata in avanti. Appena entrato guadagna un angolo dopo un duello sulla fascia destra con un avversario. Nel recupero, subito dopo la doccia fredda del pareggio di De Rosa, si avventa su un lancio di Marchese, non arrivandoci per poco, grazie alla pronta uscita di De Brasi nella propria area.

DI PIAZZA voto 5: Non sfrutta la chance da titolare concessagli da Novellino. L’unico guizzo è un assist per Sarno all’11°. Al 44° non sfrutta una ripartenza avviata da Calapai. Nella ripresa, in virtù dell’ingresso di Marotta, si sposta a sinistra. Ma la musica non cambia, lui non incide e manifesta spesso il proprio nervosismo coi compagni.
dal 76° RIZZO voto 5,5: Gioca da “finto” esterno destro di centrocampo nel finale rinunciatario ed impaurito disegnato da Novellino. Fa quel che può contro gli arrembanti avversari, rimediando un giallo all’82° per un intervento da dietro sulla trequarti, con cui concede un’interessante punizione ai blufoncé.

LLAMA voto 5: Sebbene schierato da ala sinistra (e non da mezzala, come contro la Sicula Leonzio), in avvio di partita, con un paio di contrasti vinti ed alcuni dribbling sembra in grado di replicare la precedente (e positiva) prestazione. Poi, dopo uno scontro con Manetta, rimedia una botta che incide sulla sua partita, facendolo sparire dai radar e costringendolo alla sostituzione nell’intervallo.
dal 46° MAROTTA voto 6,5: Tutto sommato una prestazione “normale” per un giocatore con le sue potenzialità, ma sono evidenti le maggiori garanzie che dà rispetto a Di Piazza nell’interpretare il ruolo da prima punta, specialmente in partite caratterizzate da numerosi duelli rusticani coi difensori avversari. Furbo e bello l’assist di testa per il momentaneo 0-2 di Sarno.

All. NOVELLINO voto 5: Il “delitto perfetto”, alla fine, sfuma per l’ingenuità che meno ti aspetti, quella di capitan Biagianti, ma la verità è che il Catania per 95 minuti ha subito l’avversario, non meritando la vittoria che stava quasi per maturare. Qualche aspetto positivo c’è: la difesa ha retto alla forza d’urto di un’arrembante Cavese, concedendo solo tiri da fuori (a proposito, bravo Pisseri) e subendo il gol che ha riaperto il match per un cattivo posizionamento complessivo in occasione di un calcio piazzato; inoltre, nell’arco di una gara in cui in avanti si è prodotto poco, si è riuscito a capitalizzare tanto, in proporzione (dote, quest’anno, raramente espressa). Tuttavia, non si possono ignorare diverse criticità. Del fatto di aver costantemente subito il gioco altrui si è già detto, ma ciò è stato dovuto in parte anche alle scelte del tecnico, che ha escluso Manneh, la cui rapidità sarebbe stata la migliore arma da sfruttare nelle diverse ripartenze concesse dagli aquilotti. Inoltre, il 4-4-2 proposto a metà ripresa dopo aver subito l’1-2, con due interditori come Rizzo e Carriero schierati da falsi esterni di centrocampo, ha definitivamente inaridito il già lacunoso palleggio etneo ed abbassato pericolosamente la squadra, facendo prendere ulteriore coraggio alla squadra di casa.

CAVESE voto 7: In un contesto come quello della Serie C (e più in generale, quello del calcio italiano), è assolutamente lodevole la filosofia perseguita da trainer come Modica che, al netto di una qualità dell’organico assai deficitaria e di ambizioni tutt’altro che gloriose, propongono un calcio davvero bello da vedere, fatto di passaggi di prima, verticalizzazioni, movimenti corali. Ad ulteriore merito del tecnico siciliano, le scelte operate nella ripresa: forse non è un caso che i due marcatori, che hanno consentito alla Cavese di pareggiare la partita, siano stati due subentrati (Magrassi ha dato maggior peso all’attacco sulle palle alte, mentre “nonno” De Rosa, rigore a parte, aveva vivacizzato il palleggio).

Arbitro GUALTIERI voto 6,5: L’unico episodio potenzialmente controverso è quello del rigore concesso ai padroni di casa nei minuti di recupero. In questo caso ha dimostrato personalità, prendendo la decisione giusta, nonostante il “peso” della stessa.