Catanzaro-Catania, presentazione: Punti pesanti al "Ceravolo"

Luigi Falcone in azione nella gara d'andata

Luigi Falcone in azione nella gara d'andata 

La presentazione della gara tra calabresi ed etnei, in programma domenica 21 febbraio alle ore 15

Come uno spareggio
A distanza di quasi dodici anni dall’ultima volta – era il 21 settembre del 2004 – il Catania ritorna a calcare l’erba dello stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, e lo fa in uno dei momenti più complicati della propria storia. È vero che in passato le sfide giallorossazzurre hanno avuto palcoscenici ancor più prestigiosi rispetto all’attuale – si ricordano undici confronti in Serie B, l’ultimo sul neutro di Lecce nel maggio 2006 – , ma è altrettanto innegabile che il confronto in programma domenica pomeriggio assume un peso assai rilevante per il futuro di entrambe le contendenti.

Dopo ventidue giornate di campionato Catanzaro e Catania si trovano a metà classifica, distanziate da un misero punticino, ad un tiro di schioppo dalla zona play-out. In verità, i rossazzurri, ci sono già dentro: quattordicesimo posto a quota 24, in coabitazione con Monopoli e Juve Stabia. Graduatoria resa nuovamente complicata dagli ultimi risultati inanellati dagli etnei di mister Pancaro: il fragoroso capitombolo di Ischia e lo scialbo pareggio casalingo contro il Lecce di sabato scorso. Catania fiacco, poco brillante, assai distante dalla squadra travolgente e (quasi) inarrestabile ammirata ad inizio stagione, nuovamente impelagata nella lotta per evitare la retrocessione in Serie D. Ragion per cui, i rossazzurri, hanno l’obbligo di violare il “Ceravolo” dando respiro ad una classifica sempre più soffocante.

Dall’altra parte della barricata vi è un Catanzaro che, dopo un avvio di stagione pessimo (5 punti in 8 partite), era riuscito a tirarsi fuori dalle sabbie mobili, chiudendo il girone d’andata con un 5 punti di vantaggio sul quart’ultimo posto. Rispetto alla gara d’andata, conclusasi con un sonoro 4-1 per gli etnei, la formazione giallorossa è decisamente un’altra squadra, a partire dalla panchina, dove mister Alessandro Erra ha sostituito Salvatore D’Urso. Un cambio che dopo un considerevole exploit iniziale (con 12 punti in 5 partite) ha visto svanire lentamente i suoi effetti rigeneranti. L’ultima vittoria delle aquile, infatti, risale allo scorso 20 dicembre (3-0 all’Ischia). Un vuoto colmato, in parte, dai tre pareggi (in sei gare) conquistati nelle ardue trasferte di Caserta, Castellammare di Stabia e Cosenza. Squadra altalenante, capace di tutto, che dopo l’ottima prestazione di sette giorni addietro nel derby calabro in Sila, cerca, proprio contro il Catania, quei tre punti ancora sconosciuti nel 2016.