Catanzaro-Catania 1-2: le pagelle rossazzurre

L'esultanza di Matteo Di Piazza, match-winner al Ceravolo

L'esultanza di Matteo Di Piazza, match-winner al Ceravolo 

Il "miracolo" di Novellino: Marotta-Di Piazza, tandem da urlo; benissimo Marchese e Calapai.

PISSERI voto 6,5: Incolpevole in occasione del gol, si fa trovare pronto sulla conclusione di D’Ursi al 37°. Ad inizio ripresa compie un miracolo con il piede sul tiro di Bianchimano da posizione ravvicinata (l’azione, comunque, era viziata da offside). Per il resto non subisce tiri insidiosi nello specchio e mantiene sempre alta la concentrazione. Nel finale rimedia un’ammonizione per perdita di tempo.

AYA voto 6,5: Dalle sue parti si aggira D’Ursi e lui lo controlla senza troppe difficoltà. Al 52° libera l’area con un colpo di testa su un cross insidioso di Kanouté proveniente dalla destra. Contribuisce alla resistenza del “fortino” rossazzurro nell’infuocato finale.

SILVESTRI voto 6,5: Schierato da perno centrale della difesa, segue come un’ombra Bianchimano e ricorre spesso all’anticipo. Rimedia un giallo al 28° per fermare uno scatenato Maita, che si stava involando verso l’area di rigore. Rischia un pasticcio al 64°, quando cade sul pallone in area di rigore toccandolo col braccio. Per il resto tiene botta insieme ai compagni di reparto.

MARCHESE voto 7: Prestazione sontuosa del terzino di Delia nonostante la lunga inattività, che suscita grandi rimpianti per la sua esclusione decisa dalla società nella prima parte di stagione. Parte da centrale di sinistra della difesa a tre, ma quando il Catania è in possesso palla tende ad allargarsi ed avanzare, per ricevere palla e provare ad imbeccare Baraye con precisi lanci lunghi. Nella ripresa cala fisicamente, rimediando un giallo 46° per fermare Kanouté. Riesce a resistere, comunque, fino al 90°, quando accusa dei crampi ed abbandona il terreno di gioco.
dal 91° LOVRIC voto 6: Pochissimi minuti, in cui però viene chiamato in causa a più riprese e bada alla sostanza, spazzando il pallone dalla propria zona di pertinenza.

CALAPAI voto 7: Nel primo tempo, come al solito, è molto attivo in fase di spinta e sforna un paio di ottimi cross per Di Piazza, non sfruttati dal compagno. All’11° prova anche la soluzione personale, senza fortuna. Nella ripresa pensa più che altro a contenere, limitando bene i dirimpettai (Casoli prima e Favalli poi). All’80° per poco non replica l’exploit di Rieti concludendo una lunga cavalcata con un destro dal limite dell’area che costringe Furlan alla respinta col ginocchio. Al 94° imbecca Manneh con un lancio perfetto, consentendo al gambiano di battere a rete.

RIZZO voto 6,5: Appostato sul secondo palo in occasione del vantaggio catanzarese, non riesce a chiudere su D’Ursi. Nella mediana etnea è quello che ha il compito di randellare e lo esegue con abnegazione. Al 33° un battibecco con Signorini gli costa l’ammonizione che gli farà saltare la Juve Stabia. Nella parte finale della prima frazione di gioco si fa vedere anche in avanti: al 36° spara alle stelle sugli sviluppi di un corner; al 43° si libera sulla destra ed effettua un traversone controllato da Furlan. Nella ripresa, a parte un tiro velleitario dalla distanza, bada esclusivamente alla copertura.

LODI voto 6,5: Nel primo tempo, complice il vento contrario che non agevola la costruzione del gioco, si posiziona molto in basso, quasi in linea con la difesa, per provare a risolvere i momenti più ostici ed uscire palla al piede. Al 35° con una splendida punizione centra il palo. Nella seconda frazione di gioco prosegue con profitto le mansioni da uomo d’ordine. Mai come oggi, in questa stagione, riesce a dimostrarsi utile in un match in cui non gli viene concesso lo spazio per poter incidere con qualche invenzione delle sue.
dall’85° BUCOLO voto 6: Entra nei dieci minuti più difficili per la protezione del risultato e dà il suo solito contribuito in termini di pressing e marcatura.

BIAGIANTI voto 6,5: Nella prima metà di gara cerca di dare un contributo in entrambe le fasi, provando a smarcarsi tra le linee della trequarti. Nella ripresa invece bada al sodo, coprendo con esperienza ed aiutando i compagni a reggere il ritorno del Catanzaro.

BARAYE voto 6: Nella prima parte del match è un pericolo costante per il Catanzaro, che a destra non copre a dovere con Statella. Guadagna un angolo all’11°, mentre al 25° si inserisce ed innesca l’azione che porta alla conclusione di Marotta. Nel secondo tempo, specialmente dopo il vantaggio, è costretto a chiudersi in fase difensiva per limitare gli affondi di Kanouté, sul quale va in sofferenza in più di un’occasione.

MAROTTA e DI PIAZZA voto 8: Risolvono la partita mostrando un’intesa spettacolare, mai vista in precedenza (se non, in minima parte, contro la Casertana).
-> La partita di Marotta
In occasione dell’1-0 dei padroni di casa, si fa scappare D’Ursi. Con la sua fisicità mette a dura prova i difensori avversari. Nel primo tempo arrivano quasi esclusivamente da lui i pericoli per la porta protetta da Furlan: al 25°, servito da Di Piazza, prova un tiro in area ma viene murato dalla difesa giallorossa; al 43°, ancora su assist del compagno di reparto, conclude impeccabilmente e fissa il risultato sull’1-1. Nella ripresa è l’artefice del gol vittoria, grazie ad un gran tocco di prima a seguire che mette in moto Di Piazza. Cinque minuti dopo fornisce un altro assist al numero 32. Nella parte finale di gara si dà un gran da fare per rompere le uova nel paniere ai tentativi di avvio di azione del Catanzaro.
-> La partita di Di Piazza
Nella prima frazione di gioco alterna splendide luci (la sponda per Marotta al 25° ed il meraviglioso assist per l’1-1 del compagno) a pesanti ombre (i pessimi colpi di testa sui cross di Calapai, soprattutto quello a porta vuota al minuto numero 36). Nel secondo tempo spacca la partita con una ripartenza delle sue, avviata da Marotta e perfezionata con un dribbling su Furlan in uscita e l’appoggio in rete a porta praticamente sguarnita. Pochi minuti dopo, per poco, non chiude la partita ma stavolta Furlan riesce a chiudergli la visuale.
dal 73° MANNEH voto 6: Pronti via guadagna un angolo con un suo affondo sulla sinistra. Nei pensieri del tecnico dovrebbe contribuire con la sua velocità ad orchestrare ripartenze degne di nota, ma la difesa del Catanzaro, seppur sbilanciata, è brava a non concedergli varchi sulle sponde tentate da Marotta. L’unico “buco” si materializza al 94° su perfetto lancio di Calapai, lui è puntuale all’appuntamento col pallone ma spreca con un pallonetto impreciso, anche se di poco.

All. NOVELLINO voto 8: Col 3-5-2 schierato oggi prende due piccioni con una fava. Da un lato riesce a trovare un modulo in grado di valorizzare tutti gli undici titolari, senza adattamenti pregiudizievoli (approfittando, anche, della disponibilità di Marchese, senza il quale la difesa a 3 non sarebbe stata proponibile); dall’altro, trova le soluzioni migliori per limitare il Catanzaro (quando la squadra di Auteri prova ad attaccare) e per colpirlo al momento giusto con giocate semplici, veloci ed efficaci delle due punte, finalmente affiatate. Il Catania torna a vincere in trasferta dopo oltre due mesi; per la seconda volta in stagione riesce a rimontare uno svantaggio, ma stavolta vale molto di più perché contro una concorrente diretta (“l’impresa” contro la Paganese faceva poco testo). In due settimane ha posto le premesse per un finale di stagione adatto alle ambizioni della piazza: adesso l’imperativo categorico è trovare la continuità, a partire dal big match contro la Juve Stabia.

CATANZARO voto 6,5: E’ arrivata una sconfitta, contro una squadra in corsa per lo stesso obiettivo, ma al di là dell’oggettivo “danno materiale” non possono non riconoscersi meriti ad una squadra che, a questi livelli, riesce ad avere sempre un controllo totale del gioco, con un possesso palla di alto lignaggio, che paga una copertura difensiva non sempre perfetta, dovuta in parte all’atteggiamento tattico, in parte alla mancanza di concentrazione di mediani e difensori nei momenti chiave della partita.

Arbitro ROBILOTTA voto 6: Diversi episodi lasciano più di un dubbio. Il fuorigioco fischiato a Di Piazza in avvio di partita sembra non esserci; al contrario, l’azione fallita da D’Ursi (e non interrotta), sembra viziata da offside. Al 34° non viene concesso un sacrosanto vantaggio, con Marchese e Baraye liberi sulla sinistra, per far battere la punizione con la quale Lodi poi centra il palo. Nella ripresa il Catanzaro reclama due rigori (braccio di Silvestri e contatto Maita-Biagianti), episodi comunque tutt’altro che “solari”. Nel finale viene ravvisato un fuorigioco (inesistente) di Manneh. Tutti errori, comunque, che non incidono sulla partita e che dipendono più dagli assistenti che non da lui.