Catanzaro-Catania 1-1: le pagelle dei rossazzurri

Monteagudo, pronto riscatto al

Monteagudo, pronto riscatto al "Ceravolo" 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara in terra calabrese: sugli scudi Monteagudo e Russini, piace Sala.

SALA voto 6,5: Il “Nicola Ceravolo” nel destino rossazzurro di Andrea Sala. Dopo il debutto nella gara di Coppa Italia, questa sera è arrivato il bis con l’esordio in campionato. Così come lasciato intravedere nel match di dodici giorni fa il numero 1 rossazzurro conferma di essere un portiere di sicuro affidamento e dalla forte personalità. Presente e puntuale ogni volta che viene chiamato in causa, dà sicurezza all’intero reparto.

CALAPAI voto 6: Dalle sue parti agiscono Carlini e Porcino e il numero 26 rossazzurro li argina come può. Partita di grande sacrificio, nella quale non disdegna qualche sortita offensiva che procura qualche punizione importante. Suo malgrado si rende protagonista in occasione dell’episodio dal quale scaturisce il calcio di rigore: il suo tocco di mano, però, è nettamente fuori area. Al 79’ si fa anticipare da Porcino, ma fortunatamente Sala c’è.

ERCOLANI voto 6,5: Avrà poca esperienza, anche per via della giovane età, ma nella serata del “Ceravolo” è tra i migliori. Incomprensibile l’ammonizione ricevuta dal mediocre Di Graci.

MONTEAGUDO voto 6,5: Reduce dalla disastrosa gara col Bari, il difensore sudamericano disputa una partita quasi perfetta in marcatura su Vazquez e successivamente su Cianci.

ZANCHI voto 6: Mister Baldini lo preferisce a Ropolo per ‘dare fiato’ a Pinto e il terzino romano non demerita.

GRECO voto 6,5 Finalmente dal primo minuto, così come invocato più volte da tifosi e giornalisti nelle settimane precedenti, il giocatore scuola Roma parte subito a mille all’ora, correndo come un forsennato. Il suo apporto dà fiato alla mediana rossazzurra, anche se in certi frangenti appare un po' acerbo, vedi le due ripartenze (potenzialmente pericolose) nelle quali non riesce ad avere lo sprint giusto. Abbattuto da una ginocchiata assassina di Carlini che lo costringe ad uscire dal campo in barella.
dal 65’ROSAIA voto 6: In campo al posto dell’azzoppato Greco, l’ex Cesena entra in un momento della gara nel quale il Catania pensa esclusivamente al mantenimento del risultato: le condizioni migliori per poter esprimere le proprie doti tecnico-tattiche. Dà densità alla mediana, facendo il suo.

MALDONADO voto 6,5: Probabilmente la miglior prestazione della stagione. Grintoso e combattivo, il numero 4 rossazzurro vince senza se e senza ma il duello sulla trequarti catanese con l’ex Bombagi (non pervenuto) limitando il suo raggio d’azione. Bene in marcatura, altalenante in fase di impostazione. Piccoli passi in avanti..
dall’81’IZCO 6: In campo per far rifiatare Maldonado e per dare maggior copertura a difesa e centrocampo. Prova anche la conclusione, che va fuori di poco.

PROVENZANO voto 6: Alterna cose buone ad altre meno buone, alias palloni recuperati e passaggi fuorimisura. Nel complesso, la sua presenza e fisicità in mezzo al campo è fondamentale per questa squadra.

PICCOLO voto 5,5: Dopo il buon spezzone di gara col Bari mister Baldini, complice l’indisponibilità di Ceccarelli, gli concede la chance dal primo minuto. Il buon Antonio, però, non riesce a sfruttarla al meglio.
dal 65’BIONDI voto 5,5: Entra in campo come esterno d’attacco, ruolo che in passato ha ben esaltato le sue caratteristiche. Ha cinque minuti dalla fine ha sui piedi la palla buona per mandare in rete Russotto, ma una esitazione di troppo porta il numero 7 in fuorigioco vanificando probabilmente l’occasione migliore creata dal Catania nella ripresa. Non soddisfa.

MORO voto 6,5: Combatte praticamente da solo contro gli arcigni e smaliziati centraloni catanzaresi. Non demerita, anzi. Il suo lavoro sacrificante produce alla causa rossazzurra diversi calci di punizione pericolosi. Prestazione ampiamente positiva al cospetto di una delle difese più forti e rodate della categoria.
dall’81’SIPOS s.v.: Praticamente non tocca quasi mai la palla.

RUSSINI voto 7: Inizialmente preferito a Russotto, il numero 20 rossazzurro si presenta subito con una ripartenza da 60 metri che mette i brividi al Catanzaro. Brividi che diventano incubi reali all’11’, minuto in cui deposita alle spalle dell’impietrito Branduani il pallone del vantaggio e del suo primo sigillo in rossazzurro. Il migliore del Catania, non solo per il gol.
dal 74’RUSSOTTO s.v.: Quando entra in campo dà la sensazione che sia ispirato. Tuttavia, i compagni non riescono a metterlo in condizione di poter materializzare quella ispirazione che rimane soltanto una sensazione…

BALDINI voto 7: Partita preparata benissimo, con il suo Catania che mette in difficoltà il Catanzaro fin dalle prime battute. Il gol di Russini – preferito a sorpresa a Russotto – è il giusto coronamento dell’ottimo avvio degli etnei. L’inesistente calcio di rigore concesso da Di Graci, che riporta subito il risultato in parità, smorza la verve offensiva degli etnei che fino a quel momento non avevano rischiato nulla. L’atteggiamento “da provinciale” avuto nella seconda parte di gara, ampiamente giustificabile sia per le beffe subite nelle precedenti gare che per la differenza tecnica (in verità non poi così vistosa per quanto visto) coi calabresi, produce un meritatissimo punto, assai prezioso per classifica e morale.

CATANZARO voto 5,5: Da una squadra costruita per vincere il campionato, o quantomeno provare ad insidiare Bari ed Avellino, ti aspetteresti molto di più. Imbrigliati dai rossazzurri fin dal fischio d’inizio, i calabresi rientrano in gara soltanto grazie alla generosa concessione del calcio di rigore. Episodio che cambia la gara, fino a quel momento in mano ai rossazzurri, con i giallorossi che, salvo qualche occasione sporadica, non riescono ad impensierire seriamente Sala. Deludente.

ARBITRO DI GRACI voto 4: La concessione del rigore al Catanzaro, con il fallo di mano di Calapai almeno un metro fuori dall’area di rigore, è uno degli episodi determinanti della gara. Svista colossale, così come la mancata assegnazione, al minuto 53’, di un altro penalty ai calabresi per un fallo di mano di Greco, stavolta dentro l’area. Direzione horror, completata dalla mancata espulsione di Carlini per un fallo intenzionale su Greco che porta all’uscita dal campo forzata del giovane centrocampista.