Catania: ripartire da Cristiano Lucarelli!

Cristiano Lucarelli, punto fermo dal quale ripartire

Cristiano Lucarelli, punto fermo dal quale ripartire 

Due priorità: la prima è la salvezza della matricola, la seconda la conferma del tecnico labronico.

Punto di partenza
Due priorità. La prima era, è e rimane il passaggio di proprietà, indispensabile per la sopravvivenza del nostro amato Catania 1946, matricola federale 11700. Una priorità assoluta che avrà nel 22 e 23 Luglio c.m. i giorni cruciali dai quali si delineerà il futuro dello storico club etneo. La seconda, invece, riguarda l’aspetto tecnico, accantonato definitivamente (almeno per questa stagione) dopo l’amara e immeritata eliminazione patita domenica scorsa per mano della Ternana. Il punto di partenza per la stagione 2020-21 del Catania è sintetizzato in quattro parole, scritte a caratteri cubitali e in grassetto per render ancor più chiaro il concetto:

RIPARTIRE DA CRISTIANO LUCARELLI.
Rende l’idea o no? Proviamo in un altro modo…
Repetita iuvant: restart from Cristiano Lucarelli.
Repetita iuvant: reiniciar desde Cristiano Lucarelli.
Repetita iuvant: redémarrer à partir de Cristiano Lucarelli.
Repetita iuvant: neustart von Cristiano Lucarelli.
Repetita iuvant: 從重啟 Cristiano Lucarelli.

Così, credo e spero, dovrebbe andar bene. L’ho scritto e non mi stancherò mai di scriverlo ancora, ancora e ancora. In un’annata balorda come quella (sportiva) che si è appena conclusa, contraddistinta da situazioni altamente destabilizzanti e distruttive, la figura dell’ex numero 99 del Livorno è stata semplicemente fondamentale e provvidenziale sia dentro e, soprattutto, fuori dal terreno di gioco. In molti momenti della stagione Cristiano Lucarelli, oltre a continuare ad indossare i panni dell’allenatore, ha indossato anche quelli del dirigente, divenendo il punto di riferimento per l’intero ambiente catanese. Non ha mai mollato, anche quando sarebbe stato più facile farlo. Si è calato a 360 gradi in una realtà assai complicata, impugnando con forza e onore il timone di una nave che prendeva acqua da tutte le parti,tappando falle e cucendo vele logorate,issando in alto la bandiera rossazzurra, trasformando un’accozzaglia di marinai pronti all’ammutinamento in un gruppo coeso e devoto. A lui. Alla maglia del Catania. Già, la maglia. Onorata così come ha sempre invocato la sua gente, dalla notte dei tempi. “Noi vogliamo gente che lotta” e così è stato.

E poco importa se quel cammino verso la B, impervio già in partenza, si è arrestato dopo il secondo incontro. Il Catania di Cristiano Lucarelli aveva già vinto. È ritornato ad essere una sola cosa coi suoi tifosi. Un tutt’uno. Una sola anima. Un solo cuore che pulsa passione. Non finiremo mai di dirti grazie, Capitano Cristiano. E il modo migliore per ringraziarti sarebbe vederti ancora alla guida dell’Elefante, insieme a buona parte di quei ragazzi che hanno dimostrato di essere prima Uomini e poi calciatori. A Catania servono queste caratteristiche. Uomini che grondano sudore, passione e personalità. Ripartire da Cristiano Lucarelli e dai suoi ragazzi. Da un gruppo forgiato nella disperazione e sofferenza che merita di essere riconfermato e adeguatamente rafforzato, con innesti mirati, in vista del prossimo campionato. Ecco, questa è la seconda priorità. La prima la conoscete già…