Catania, quando il girone d'andata è da promozione

Grafico a cura di Bruno Marchese

Grafico a cura di Bruno Marchese 

Un confronto tra i numeri dei rossazzurri di Lucarelli con quelli dei Catania che hanno ottenuto la promozione in B

EQUILIBRIO E COSTANZA
Con la larga vittoria ottenuta dai rossazzurri in quel di Rende, nella gara disputata domenica 17 dicembre, è andato in archivio anche il girone di andata del Girone C del campionato di Serie C edizione 2017-18. Prima di esser consegnato agli almanacchi, d’ingiallirsi e di esser logorato dall’usura del tempo e, non per ultimo, di esser ricordato per le tante giornate positive scritte, è stato setacciato a dovere. Sezionato in tutte le parti, gara dopo gara, i suoi numeri d’alta classifica chiedono posto accanto ai quei gironi di andata del passato, simili a germogli rigogliosi, divenuti in primavera fiori splendenti il cui frutto ha addolcito le estati dei tifosi dell’Elefante. Nel calcio, tra autunno ed inverno, bisogna far crescere con sapienza quanto di buono seminato in estate. Bisogna esser formiche “fuori stagione”, mettendo da parte più punti possibili per render meno travagliata la seconda parte di stagione. In tal senso, un esempio assai calzante, è quanto accaduto al Catania di Vincenzo Guerini nella stagione 2000-01. Girone d’andata a dir poco altalenate, con tre avvicendamenti in panchina (Guerini per Iaconi, Iaconi per Guerini e nuovamente Guerini per Iaconi), concluso con 21 punti, a -10 dal primo posto occupato da Palermo e L’Aquila, che costrinse i rossazzurri ad una rimonta d’altri tempi, con un girone di ritorno monstre37 punti in 17 gare (media 2,17 punti a partita) – sfociato nella conquista degli agognati play-off promozione (terzo posto a -6 dalla vetta) ma con una squadra che arrivò al momento decisivo della stagione stanca e logorata dalla lunga rincorsa effettuata. Nel calcio, così come nella vita, ci vogliono equilibrio e costanza, due virtù che sembrano appartenere al Catania di Cristiano Lucarelli.

L'ultimo Catania promosso in B: 2001-02 



COME I MIGLIORI DELLA C
La premessa era d’obbligo, utilissima per inquadrare la situazione. I numeri rendono ancor meglio il concetto. In diciotto giornate il Catania di Cristiano Lucarelli ha totalizzato 38 punti (20 in casa, 18 in trasferta) frutto di 12 vittorie (6 in trasferta), 2 pareggi (entrambi in casa) e 4 sconfitte (una al “Massimino”, 3 fuori casa) con una media che si attesta a 2,11 punti a partita, ad un tiro di schioppo da quanto fatto da Alessandro Ambrosi e compagni nel tanto decantato girone di ritorno 2000-01. Tralasciando quell’annata assai esaltante, contraddistinta però da un epilogo amarissimo, il corpus della nostra analisi di confronto è rappresentato dai cinque gironi d’andata dei campionati di terza serie vinti dal Catania. Il migliore di tutti, anche rispetto a stagioni concluse con promozioni in Serie A – in tal senso la 1953-54 con Piero Andreoli (10 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta) e la 2005-06 con Pasquale Marino (11 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte) sono le migliori –, è quello portato a termine da Egizio Rubino nel 1974-75 con 12 vittorie, 7 pareggi, nessuna sconfitta per un totale di 31 punti (allora vigeva la regola dei 2 punti a vittoria) che tradotti ai giorni nostri sarebbero ben 43. Da record! Dietro ai grandi numeri firmati dai Petrovic, dai Prestanti, dai Biondi, dai Malaman, dai Ciceri-Spagnolo (miglior coppia gol rossazzurra di sempre con 38 reti in due, segnate proprio in quella stagione), a soli cinque punti e con una gara in meno (19 vs 18), si piazza proprio il Catania di mister Lucarelli. Paradossale quanto fatto esattamente settant’anni fa, nella Serie C 1947-48, da Achille Piccini prima (dalla prima alla dodicesima giornata) e da Cocò Nicolosi poi (dalla tredicesima fino a fine stagione): 11 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta per una media record di 2,4 punti a partita. Grandi numeri, sfociati nel primo posto finale, resi vani dalla riforma dei campionato che anziché promuovere il Catania in B lo proiettò nella nuova Serie C a quattro gironi. L’anno dopo, con un girone d’andata dal ruolino di marcia meno entusiasmante (7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte), arrivò l’agognato salto in cadetteria. L’andata con la media più bassa tra i campionati che hanno portato il Catania in B è proprio quello dell’ultima promozione, nella stagione 2001-02: 29 punti (media 1,70 punti a partita) frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Cammino regolare quello condotto dal Catania 1979-80 affidato per le prime otto giornate a Gennaro Rambone e successivamente a Lino De Petrillo: 31 punti (sempre considerando i tre punti a vittoria, con i due sarebbero stati 23) in virtù di 8 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte per una media di 1,82.

Una formazione del Catania 1974-75 con il presidentissimo Angelo Massimino sempre in prima fila 



ANDATA CON QUATTRO SCONFITTE? È GIÀ SUCCESSO
Negli esaltanti dati del girone d’andata del Catania di Lucarelli – impreziositi anche dal secondo miglior attacco e dalla retroguardia meno perforata del raggruppamento meridionale, è giusto ricordarlo e sottolinearlo – emerge anche una pecca. Al di là del parziale secondo posto a -3 dal Lecce, che a questo punto della stagione lascia il tempo che trova, risalta l’alto numero delle sconfitte: quattro, una in casa (contro la Sicula Leonzio) e tre in trasferta, rispettivamente a Caserta, Reggio Calabria e Trapani. Un dato che fa storcere il naso ma che, allo stesso tempo, se accostato al passato dell’Elefante trova altri precedenti: nel 1948-49 (etnei sconfitti da Brindisi, Avellino, Arsenale Messina e Igea Virtus, quest’ultima a tavolino) e nel 2001-02 (rossazzurri battuti da Lodigiani, Taranto, Ascoli e Castel di Sangro). Nel primo caso, con il magiaro József Bánás subentrato in panchina dalla decima di andata, il Catania arrivò primo con 3 punti di vantaggio sulla Reggina. Nel secondo, invece, il terzo posto nella regular season si tramutò in promozione dopo le battaglie nei play-off contro Pescara e Taranto. Coda pericolosa ed imprevedibile, resa ancor più lunga ed estenuante dal nuovo regolamento, di cui il Catania ne farebbe decisamente a meno. Nel dettaglio i numeri dei gironi di andata che hanno visto il Catania promosso al termine della stagione:

1947-48 (Serie C): 11 vittorie, 3 pareggi, una sconfitta, 25 punti* (36**)
1948-49 (Serie C): 7 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte, 20 punti* (27**)
1953-54 (Serie B): 10 vittorie, 6 pareggi, una sconfitta, 26 punti* (36**)
1959-60 (Serie B): 8 vittorie, 8 pareggi, 3 sconfitte, 24 punti* (32**)
1969-70 (Serie B): 6 vittorie, 10 pareggi, 3 sconfitte, 22 punti* (28**)
1974-75 (Serie C): 12 vittorie, 7 pareggi, 0 sconfitte, 31 punti* (43**)
1979-80 (Serie C1): 8 vittorie, 7 pareggi, 2 sconfitte, 23 punti* (31**)
1982-83 (Serie B): 6 vittorie, 11 pareggi, 2 sconfitte, 23 punti* (29**)
1994-95 (CND): 8 vittorie, 8 pareggi, una sconfitta, 24 punti* (32**)
1998-99 (Serie C2): 9 vittorie, 5 pareggi, 3 sconfitte, 32** punti
2001-02 (Serie C1): 8 vittorie, 5 pareggi, 4 sconfitte, 29** punti
2005-06 (Serie B): 11 vittorie, 7 pareggi, 3 sconfitte, 40 punti
2017-18 (Serie C): 12 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfitte, 38** punti

*Due punti a vittoria
**Tre punti a vittoria