Catania nel Fosso di Helm, aspettando Gandalf...

La battaglia del Fosso di Helm

La battaglia del Fosso di Helm 

L'attuale situazione del Catania rivisitata in chiave tolkeniana.

"Attendete il mio arrivo alla prima luce dell'undicesimo giorno. All'alba guardate ad est". 17 giugno 2021: così parlava Gandalf alla piazza di Catania, rimasta attonita e smarrita dinanzi alla richiesta di aiuto della Sigi. Lo stregone stava partendo alla ricerca dei cavalieri di Rohan che potessero apportare i capitali necessari all'iscrizione del Catania.

Da allora sono passati dieci giorni e siamo alla vigilia del giorno decisivo per la permanenza in vita del Catania. Dieci giorni in cui ci siamo trovati, per l'ennesima volta, a combattere intrappolati in un Fosso di Helm. Ci eravamo già stati e ne eravamo usciti vincitori lo scorso anno. Ma orchi ed Uruk-hai, sotto forma di ingenti debiti, scadenze e adempimenti, si sono rifatti sotto e ci hanno ricacciato lì.

In realtà non erano mai andati via, non erano stati battuti, ma ci avevano concesso una tregua dopo il passaggio di proprietà. La prospettiva era quella di vincere la guerra grazie all'atteso approdo della Compagnia dell'Anello guidata da Joe Tacopina. Quella compagnia, però, si è sfaldata ed adesso rieccoci qui. Ancora a un passo dalla morte e ancora disperatamente aggrappati alla vita della società nata nel 1946.

I vertici di Rohan-Sigi, con la raccolta fondi "Uniti per il Catania", hanno chiamato alle armi tutta la città, dagli anziani ai più giovani, i quali hanno risposto eroicamente presente, ma da soli non possono respingere l'armata avversaria. Sono in mille, ma per vincere questa battaglia e arrivare alla fatidica soglia degli 800.000 euro servirebbero altri settemila "soldati".

Nel frattempo, però, Rohan-Sigi serra le fila e cerca aiuti ovunque, a Gondor-Malta piuttosto che altrove. Domattina all'alba e per tutto il giorno guarderemo ad Est, in attesa che un Gandalf, sotto forma di nuovo socio, sponsor o attuale azionista della Sigi (di maggioranza o meno) arrivi portando con sé le centinaia di migliaia di euro necessarie a vincere la battaglia dell'iscrizione ed allontanarci nuovamente dal Fosso di Helm.

Se così non fosse, Catania, intesa come comunità, cadrebbe comunque con l'onore delle armi, consapevole di averci provato fino all'ultimo. Se invece Gandalf si materializzasse, ci sarebbe comunque poco da festeggiare, perché la Guerra dell'Anello non sarebbe finita, ma occorrebbe mettere in piedi un imponente esercito di capitali per chiudere definitivamente e positivamente questa partita. La partita della vita.

Tutto era cominciato qualche anno fa, quando Smeagol-Pulvirenti era stato obnubilato dal potere dell'Anello ed aveva perso il lume della ragione, trasformando la Terra di Mezzo-Catania da universo luminoso a pianeta oscuro. Smeagol, a un certo punto, è stato cacciato via, ma ha lasciato in eredità gli effetti disastrosi dei propri errori. Se si riuscisse davvero, un giorno, a mettersi alle spalle la mole debitoria pregressa, sarebbe un'impresa ben più degna di nota dell'eroica battaglia condotta da Aragorn dinanzi al Nero Cancello.

Ma come disse lo stesso Aragorn ad Haleth, figlio di Hama..."c'è sempre speranza".