Catania: la vecchia guardia ancora stenta, a rispondere sono i giovani

Luca Moro

Luca Moro 

Focus sul rendimento dei giovani in organico, a cura di Simone Vicino.

Si è molto discusso, a proposito della campagna acquisti sviluppata in estate dal Catania, della giovane età di alcuni elementi arrivati alla corte di Baldini dal mercato. L'inizio di campionato dei rossazzurri è stato, come preventivato, molto difficile, ma se da un lato alcuni dei cosiddetti "senatori" hanno offerto un rendimento sinora inferiore alle aspettative, non così per alcuni giovani arrivati senza troppo clamore in estate. E così stanno emergendo come punti di riferimento del gruppo rossazzurro individualità poco attese alla vigilia del torneo.

MORO È IL CANNONIERE ROSSAZZURRO
Arrivato a Catania quasi in sordina, in occasione dell’ultimo giorno di mercato, Luca Moro è l’attuale capocannoniere del Catania. Quattro reti realizzate in sei presenze (di cui tre da titolare) per il centravanti classe 2001 giunto in prestito dal Padova, che sulla carta, almeno inizialmente, sembrava dovesse rappresentare solo un’alternativa al titolare Leon Sipos. Moro si è invece preso il suo posto in squadra grazie ai gol e alle buone prestazioni, tra l’altro spezzando quella che in casa Catania si era trasformata in una vera e propria maledizione: i calci di rigore. Infatti, dopo che dal dischetto i rossazzurri avevano fallito addirittura sei trasformazioni dal dischetto (partendo dalla stagione 2020/21 fino a quella attuale), Moro è riuscito ad indovinare la traiettoria giusta dagli undici metri in entrambe le circostanze in cui è stato chiamato in causa. Un rigore, quello segnato a Picerno, che ha inoltre consegnato tre punti importanti in chiave salvezza agli etnei, che non conoscevano la gioia del successo da ben cinque turni. Peccato che si tratti solo di un prestito secco, ma Moro sta già garantendo un ottimo rendimento.

GRECO MOTORE A CENTROCAMPO
Lo ha fortemente voluto mister Baldini, che con lui ha festeggiato, nel 2018, lo Scudetto con la Roma Under 17. Anche Jean Freddi Greco (anch'egli classe 2001), come Moro sembrava dovesse rappresentare soltanto un’alternativa ai titolari inizialmente scelti da Baldini per il ruolo di interni, vale a dire Giacomo Rosaia e Alessandro Provenzano. Il centrocampista giunto in prestito dal Pordenone sta invece ben figurando, tanto che a Picerno ha disputato la sua seconda gara da titolare in campionato. Forza fisica, energia e anche una certa duttilità tattica lo rendono elemento prezioso per la mediana di Baldini. L’impressione è che in questo momento il Catania non possa rinunciare alla sua presenza in campo: con lui la mediana acquisisce maggiore dinamismo e vitalità. C’è curiosità, in tal senso, per capire che tipo di scelte farà Baldini in vista dell’importante gara contro la Juve Stabia: Greco si candida con forza per una riconferma.

PIÙ SPAZIO PER I GIOVANI?
Se Luca Ercolani (classe 1999) non ha fin qui convinto, perdendo a Picerno il posto da titolare a vantaggio del più esperto Claiton, ci sono altri due giovani finora poco impiegati ed entrambi di proprietà del club: Riccardo Cataldi e Gabriel Bianco. Cataldi è un altro ragazzo richiesto da Baldini (campione d’Italia Under 17 con il mister rossazzurro e Greco) e potrebbe, chissà, ritagliarsi maggiore spazio in cabina di regia se Luis Maldonado dovesse confermare le difficoltà mostrate in questo inizio di stagione. Bianco nelle ultime uscite è stato impegnato con la formazione rossazzurra che partecipa al campionato Primavera 3 (con annessa rete segnata contro la Virtus Francavilla): complice un problema fisico, per l’esterno offensivo classe 2002 una sola presenza in campionato (a Monopoli). Da non tralasciare neppure i prodotti del settore giovanile etneo Flavio Russo e Giulio Frisenna. Se ad altre latitudini viene concepito come assolutamente normale il fatto che un ragazzo di 17 anni possa disputare da titolare la semifinale di un torneo internazionale tra due selezioni di altissimo livello - ci riferiamo naturalmente all’incontro di Nations League tra Italia e Spagna e al centrocampista della Roja Gavi, classe 2004 - nel nostro calcio questo concetto sembra venga assimilato ancora assai a fatica. Con un Catania senza velleità di promozione e anzi in lotta quotidianamente per sopravvivere, se non ora quando?