Catania: l'asta va deserta, nessuna aggiudicazione

 

"Nessuna offerta", conferma il presidente del Tribunale. Adesso palla ai curatori, con tre scenari possibili.

Sul portale delle aste telematiche è stato reso noto che l'odierna udienza per l'asta indetta col bando il mese scorso, riguardante l'aggiudicazione del ramo d'azienda sportiva Calcio Catania, è terminata dopo appena cinque minuti e che il bene non è stato aggiudicato. Con un comunicato stampa, il presidente del Tribunale di Catania Francesco Mannino ha precisato che l'asta è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione.

I prossimi step
Adesso la palla passa ai curatori, i quali nel bando avevano già previsto l'eventualità di una mancata aggiudicazione, disponendo che "Nel caso in cui non vengano presentate offerte, gli Organi della procedura si riservano ogni ulteriore statuizione"". In tal senso si attendono comunicazioni ufficiali e provvedimenti del Tribunale (si ricorda che, al momento, l'esercizio provvisorio del ramo d'azienda è stato autorizzato sino al 28 febbraio).

Gli scenari possibili, comunque, sono tre:
1) indizione di una nuova asta, con offerta minima ribassata, entro il 28 febbraio. Eventualità, questa, che era stata però esclusa dalla stessa curatela negli scorsi giorni, allorquando aveva riscontrato il quesito formulato sul punto dalla redazione di Catanista;
2) ulteriore proroga dell'esercizio provvisorio oltre il 28 febbraio, al fine di indire una nuova asta. Si tratterebbe di un'eventualità percorribile a due condizioni: l'autorizzazione concessa dal Tribunale, che a sua volta dipende da una positiva valutazione dei curatori circa il reperimento di risorse economiche che garantiscano, seppur per un periodo circoscritto e transitorio, la continuità aziendale.
3) laddove i punti 1) e 2) non fossero percorribili, con la scadenza dell'esercizio provvisorio cesserebbe definitivamente l'attività del ramo d'azienda sportiva ed il Catania verrebbe escluso dal campionato.