Catania: da Romeo a D'Apice, storie di cartellini rossi

L'arbitro Romeo di Verona, protagonista di uno show 'memorabile' in quel di Crotone...

L'arbitro Romeo di Verona, protagonista di uno show 'memorabile' in quel di Crotone... 

Le 'gesta' del fischietto aretino hanno riportato in auge altre nove gare del Catania con qualche cartellino rosso di troppo

UN INSOLITO 5+1…
Domenica 13 novembre 2016, dalla ‘ruota’ di Catania, è venuto fuori un insolito 5+1. La combinazione vincente è la seguente: 2, 3, 6, 15 e 21; numero jolly il 63. Chiaramente, per ovvie ragioni, non stiamo parlando né di superenalotto né tantomeno di estrazioni del lotto, ma dei numeri estrapolati dalla lista dei ‘cattivissimi’ del signor Giosuè Mario D’Apice della sezione di Arezzo, capace di tirar fuori il cartellino rosso per sei volte tra il minuto 66 e il 96’ della gara tra Catania e Catanzaro, conclusasi sul 3-1 e con 17 calciatori in campo (9 per gli etnei, 8 per i calabresi). Se non si tratta di un record poco ci manca... Di certo, le 'gesta' del fischietto aretino hanno riportato in auge altre nove partite nelle quali i vari direttori di gara hanno avuto - per dirla 'alla Bastrini' - "il cartellino facile"...

VITTORIA IN NOVE A CASTELLAMMARE
Per ritrovare l’ultima vittoria dei rossazzurri in 9 uomini in terza serie bisogna andare a ritroso fino al campionato di C1 edizione 1999-2000. Il 2 aprile del 2000 al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia successo per 2-1 per gli etnei di mister Gianni Simonelli al termine di una gara romanzesca. Etnei in dieci, dopo appena 18’, per l’espulsione di Michele Pagano decretata dall’arbitro Dattilo di Locri per un fallo di reazione. Partita in salita, resa ancor più problematica al minuto 47 per via della rete del vantaggio stabiese, siglata da Di Nicola. Nella ripresa, in sette minuti, la rimonta catanese firmata dalle reti di Lorenzo Battaglia (su rigore) e Alessandro Marzio. Al novantesimo, con il Catania salvato più volte dalle miracolose parate di Gennaro Iezzo, secondo cartellino rosso di giornata sventolato a Marco Napolioni, coriaceo combattente della mediana.

Minuto 78: D'Apice di Arezzo espelle Drausio Gil. 



TRA LIVORNO E VICENZA NASCE L’INCUBO DI CHIAVARI
Il sette dicembre del 2003, in un freddo pomeriggio livornese, nasce il mito, o meglio l’incubo, di Andrea De Marco di Chiavari. Nel match dell’ Armando Picchi, tra il Livorno di Mazzarri e il Catania di Colantuono, il fischietto ligure è protagonista di una prestazione pessima che priva gli etnei di una vittoria meritata. Un ‘delitto’, senza cartellini rossi, consumato in tre atti: l’annullamento di una rete regolare a Mascara; la concessione di un calcio di rigore inesistente al Livorno all’ultimo minuto (penalty trasformato da Igor Protti tra le proteste) e la successiva doppia giornata di squalifica comminata proprio al ‘folletto calatino’. Qualche mese più tardi, precisamente il 7 marzo 2004, in quel di Vicenza, il Catania ritrova De Marco con il seguente risultato: tre espulsioni – Guglielmo Stendardo e Vito Grieco per gli etnei, Simone Padoin per i berici – e sconfitta per 2-0.

CROTONE 2005: IL ROMEO SHOW
Il 24 settembre 2005, proprio nel giorno del compleanno numero 59, il Catania riceve un regalo tutt’altro che gradito dall’arbitro Andrea Romeo di Verona. All’“Ezio Scida” di Crotone, il fischietto scaligero ne combina di tutti i colori, con sette gialli (Pantanelli, Silvestri Baiocco e Lucenti per gli etnei, Alioui, Nocerino e Ferrari per i calabresi) e cinque cartellini rossi: Cesar, Mascara, Zavagno e Paschetta per i siciliani; Rossi per i padroni di casa. In mezzo, anche un rigore fischiato ai pitagorici (neutralizzato da Pantanelli) e un gol ingiustamente annullato a Spinesi…

Raphael Martinho, espulso a Cagliari nel 2010. 



DOPPI ROSSI DA SERIE A
L’anno seguente – stavolta in massima serie – il Catania fa collezione di cartellini rossi. Il primo ottobre 2006 a Firenze, sul risultato fermo sullo 0-0, tocca a Mattia Biso lasciare anzitempo il campo. All’81', con i viola avanti per 2-0, arriva anche il secondo rosso, stavolta sventolato a Lorenzo Stovini. Il 19 dicembre, nel giorno del ‘cappotto olimpico’, Giuseppe Mascara rimedia il terzo cartellino rosso in dodici giornate (dopo quelli contro Messina e Torino) per una presunta gomitata rifilata al romanista Chivu. Nel finale, sul 7-0, Catania in 9 per via dell’espulsione di Davide Baiocco per una frase irriguardosa rivolta all’arbitro Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo, fratello del Mario che arbitrò allo “Jacovone” di Taranto il 9 giugno 2002. La stagione ‘in rosso’ ha il suo apice il 29 aprile 2007 in quel di Udine. Vittoria rossazzurra per 1-0, la prima dopo la tragedia del 2 febbraio, con i friulani ridotti in 8 per via delle espulsioni di Marco Motta (futuro rossazzurro), Totò Di Natale e Daniele Dossena comminate dall’arbitro Luca Marelli di Como. Qualche stagione più tardi, precisamente nel campionato di Serie A edizione 2010-11, ci sono altre due gare da annoverare. Il 12 dicembre 2010 a Cagliari, in una delle giornate più nere della storia rossazzurra, rotondo successo sardo firmato da una tripletta del brasiliano Nenè. Tra gli etnei, con i rossoblu già col doppio vantaggio, espulsi il brasiliano Raphael Martinho e il giapponese Taka Morimoto. L’altra gara piena di cartellini rossi è quella del 27 febbraio 2011 tra Catania e Genoa, al “Massimino”. Vittoria per 2-1 per i rossazzurri di Diego Simeone, in dieci per l’espulsione del polacco Blazej Augustyn, con i genoani addirittura in nove causa la doppia espulsione di Criscito e Floro Flores.

Sebastian Leto, due rossi nel torneo cadetto 2014-15. 



CITTADELLA, PROFONDO ROSSO
Nell’ultimo campionato di Serie B i cartellini rossi furono una spiacevole costante. Il momento più basso, in tal senso, si toccò al “Tombolato” di Padova proprio alla vigilia di Natale. Il 24 dicembre 2014, in una delle giornate più nere della storia del Calcio Catania, indecorosa sconfitta per mano del Cittadella, trascinato da un Alessandro Sgrigna in versione Messi, con quattro cartellini rossi sventolati dall'arbitro Fabio Maresca di Napoli ai rossazzurri Rinaudo, Chrapek , Spolli e Sebastian Leto, con quest’ultimo espulso dalla panchina e già reduce da un rosso rimediato a Terni.

LA SESTINA VINCENTE
In conclusione, a scanso di equivoci e possibili interpretazioni errate (soprattutto per quel che concerne il numero jolly), ecco di seguito, in rigoroso ordine crescente, i componenti della sestina vincente: Danilo Pasqualoni (espulso al 96’), Dario Bergamelli (espulso al 66’), Drausio Gil (espulso al 78’), Giuseppe Prestia (espulso al 66’), Vito Di Bari (espulso al 90’); il numero jolly non è altro l’anno di nascita di Pino Rigoli, allontanato anch’egli nella bolgia del minuto sessantasei. Giocatela, se volete...