Catania-Virtus Francavilla 1-0: le pagelle rossazzurre

Tino Parisi, migliore in campo

Tino Parisi, migliore in campo 

Le valutazioni riportate dagli etnei dopo il match contro i pugliesi

PISSERI voto: 6 Inoperoso per buona parte del primo tempo, si fa notare un paio di volte per dei dribbling da infarto; in particolare, al minuto 28, quando per poco non combina la frittata. Si riscatta prontamente nel corso della ripresa quando anticipa in uscita area Nzola lanciato a rete. Impegnato soltanto con tiri velleitari dalla distanza, deve dire grazie alla traversa al minuto 87 sulla conclusione a botta sicura di Ayina, nonché l’unica vera occasione da rete creata dai pugliesi.

PARISI voto: 7,5 Contro la Virtus Francavilla conferma di attraversare un buon momento. Attento e sicuro in fase difensiva, dove limita al meglio le scorribande di Pastore, nella seconda parte di gara si fa vedere anche in avanti, dando un po’ di respiro a tutta la squadra. Due di queste sortite offensive costringono Pastore prima e Nzola poi al fallo, inducendo l’arbitro Cipriani di Empoli a sventolare per ben due volte il giallo. Migliore in campo.

GIL voto: 6,5 Rispetto alla giornataccia di Catanzaro è tutt’altra musica. Concentrato e attento è quasi sempre sul pezzo. Nella ripresa, ‘orfano’ di Bergamelli, è lui il punto di riferimento del subentrato Mbodj e dell’intera difesa etnea. Compito svolto con diligenza.

BERGAMELLI voto: 6,5 Fin quando rimane in campo è tra i migliori. Leader indiscusso del reparto arretrato, limita con esperienza e mestiere il pericolo numero uno: M’Bala Nzola. Sempre provvidenziale e attento negli interventi, spesso risolutori, si arrende alla fine del primo tempo a causa di un problema fisico. Esce vistosamente claudicante e tra gli applausi del (poco) pubblico del “Massimino”
dal 46’ MBODJ voto: 6,5 Entra in campo sul finire del primo tempo, al posto del numero 3 rossazzurro, con l’arduo compito di tamponare Nzola. Il senegalese, classe 1994, riesce nell’intento con pochissime sbavature.

DJORDJEVIC voto: 5,5 Del quartetto arretrato è sicuramente il meno positivo. Sufficiente nella ripresa (quando, tuttavia, limita Tricarico) cala vistosamente nella ripresa concedendo spesso il fianco agli avversari. Nelle poche sortite offensive serve un buon assist a Biagianti, nel primo tempo, e al 79’ sfiora il raddoppio con un destro insidioso. La copia sbiadita del buon giocatore visto in avvio campionato e per buona parte della gestione Rigoli.

BIAGIANTI voto: 6 Nell’undici di partenza schierato da mister Giovanni Pulvirenti il buon Marco è l’unico incontrista di ruolo. Sta in mezzo al campo cercando di recuperare palloni e, tal volta, a far ripartire l’azione. Non sempre ci riesce, anche per via di una condizione fisica non delle migliori, ma quando serve il cuore in campo, lui, da buon capitano, non si tira mai indietro. Sfiora il gol al 31’.

SCOPPA voto: 5 Al rientro dopo aver saltato Catanzaro per squalifica, anche contro la Virtus Francavilla conferma il canovaccio catanese visto per buona parte della stagione. Il suo raggio d’azione dovrebbe essere il cerchio di centrocampo, con verticalizzazioni in avanti e lanci a creare gioco, e invece lo incontri spesso nei pressi della fascia quasi all’altezza dei difensori. Galleggia nella trequarti etnea, quasi nascondendosi, senza mai tentare di saltare l’uomo (vedi il dirimpettaio Galdean) per creare superiorità numerica in mezzo al campo. La cosa migliore? L’intervento al limite della regolarità su Gallù lanciato verso la porta al minuto 93.

MAZZARANI voto: 6,5 Nella prima parte del primo tempo meriterebbe un 8 solo per i passaggi illuminanti con i quali permette ai compagni di squadra, nella fattispecie Russotto, di rendersi pericolosi. Fisico e movenze alla Totti (di oggi), piede elegante, certamente di categoria superiore, si piazza nella metà campo catanese a distribuire palloni da vero regista. Sfiora il gol al ventesimo del primo tempo, con una carambola parata d’istinto da Albertazzi, ma lentamente svanisce quasi nel silenzio esaurendo le batterie. Non corre, gioca sostanzialmente da fermo, lascia il campo dopo un'ora di gioco ai polmoni e alla grinta di Bucolo.
dal 64’ BUCOLO voto: 6 Entra in campo per dare muscoli e sostanza alla provata mediana rossazzurra, il buon Saro si cala subito nel ruolo quando dopo appena due minuti dal suo ingresso nel rettangolo verde smorza con mestiere una ripartenza di Nzola. Prestazione senza infamia e senza lode, sbaglia qualche passaggio ma in compenso fa densità in una mediana troppo leggera.

DI GRAZIA voto: 6,5 Un’apparizione, è una luce che si accende a corrente alternata. Suo il gol di una vittoria FONDAMENTALE realizzato con uno splendido pallonetto di esterno destro. Tocco delizioso e raffinato che illumina qualche zona d’ombra presente nella sua prestazione odierna. Sparisce per buona parte del secondo tempo, quando arretra nei propri trenta metri così come tutto il resto della squadra, sbuca nuovamente nell’ultimo quarto d’ora di gara servendo almeno tre palloni assai invitanti ad un lento ed impacciato Barisic.

POZZEBON voto: 5,5 Nel primo tempo non tocca praticamente un pallone. Il primo segno della sua presenza si percepisce al quarto d’ora, quando, nel giro di un minuto, avvia un’azione conclusa poi con un traversone telefonato di Andrea Di Grazia e subito dopo quando stende Vetrugno a metà campo. Ancora peggio nella ripresa, quando è lasciato letteralmente da solo nella metà campo pugliese. Nel finale becca un cartellino giallo pesante (il secondo in due partite) che gli farà saltare la gara di Vibo Valentia.

dall’83 BARISIC: s.v. Quando entra in campo sembra Rollo della miniserie canadese Vikings, con barba folta e fisico da corazziere, ma lo spirito del norreno rimane uno sbiadito ricordo. Imbeccato un paio di volte da Andrea Di Grazia non tocca mai un pallone, dando l’impressione di essere appesantito e decisamente fuori forma. Trotterella goffamente in mezzo al campo senza dare quel sostegno che servirebbe ad una squadra interamente schierata a difesa del prezioso 1-0.

RUSSOTTO voto: 7 Dopo appena due minuti e mezzo ha sui piedi la palla del vantaggio: il suo diagonale è però ben parato da Albertazzi. Molto pimpante nelle prima parte di gara, si fa notare in un paio di duetti con Mazzarani. Sontuoso l’assist tagliato con il quale manda in porta Di Grazia in occasione del gol. Nella ripresa, così come tutto il resto della squadra, si abbassa notevolmente dando una mano a Parisi. Stravolto, finisce coi crampi.

GIOVANNI PULVIRENTI voto: 6 Ancora una volta l’ex tecnico della Berretti si affida ai ‘senatori’, lasciando in panchina quei ‘ragazzini’ invocati dalla ‘piazza’ e da gran parte degli addetti ai lavori. Al cospetto di una formazione come la Virtus, provvista di un centrocampo a cinque, mette in campo tre giocatori di fantasia (Di Grazia, Russotto e Mazzarani), un regista (Scoppa) con il solo Biagianti a far da incontrista. I risultati sono altalenanti: nel primo tempo il suo Catania, oltre al gol, crea un paio di occasioni da rete nitide con Russotto e Mazzarani sulle quali Albertazzi si fa trovare prontissimo; troppo rinunciatario l’atteggiamento nella ripresa, quando lascia pericolosamente il pallino del gioco agli avversari. Giusto il cambio Bucolo-Mazzarani con il quale prova a dare maggior peso a un centrocampo in evidente difficoltà. Alla fine dice grazie alla traversa, ma dopo i tre legni colpiti contro Foggia e Catanzaro è ancora in credito con la fortuna. Contava interrompere la lunga serie di sconfitte ed è arrivata una vittoria sofferta, difesa con le unghie e coi denti contro un avversario decisamente alla portata. Si può e si deve fare di più.

ARBITRO CIPRIANI voto: 7 Controlla senza problemi una partita non particolarmente difficile, centellinando sapientemente i cartellini. Nel primo tempo, dopo sette minuti, grazia Bergamelli per un fallo tattico commesso su Nzola. Giusti i cartellini gialli sventolati nella ripresa. Direzione di gara perfetta.

VIRTUS FRANCAVILLA voto: 5,5
Reduce da cinque punti nelle ultime cinque giornate anche allo stadio “Angelo Massimino” la Virtus Francavilla, matricola terribile del Girone C di Lega Pro, dimostra di attraversare un momento tutt’altro che roseo. Nel primo tempo, nonostante la superiorità numerica in mezzo al campo, non tira mai verso la porta di Pisseri. Nella ripresa, complice l’atteggiamento rinunciatario del Catania, prende in mano il pallino del gioco provando ad affondare vanamente sulle fasce. Deludente la prova di Nzola e Triarico; tardivi gli ingressi di Albertini e soprattutto Ayina, quest’ultimo decisamente più pericoloso del suo collega di reparto.