RITORNARE A VINCERE
Archiviata la clamorosa sconfitta di Francavilla Fontana, che ha arrestato ad 8 la striscia positiva degli etnei (4 vittorie ed altrettanti pareggi), il Catania riparte dal calore sprigionato dal fortino del “Massimino”, teatro delle 5 vittorie (le ultime 4 consecutive) ottenute dai rossazzurri di Pino Rigoli in queste prime tredici giornate di campionato. L’obiettivo, manco a dirlo, è sempre lo stesso: conquistare in casa quanto lasciato in campo avverso. Solita solfa, solita pasta e cucuzza di una prima parte di stagione costellata da due costanti: rendimento interno da grande (16 punti sette partite, ‘peggio’ soltanto di Foggia e Juve Stabia, rispettivamente con 17 e 18 punti); rendimento in trasferta da medio-piccola, con sei punti (tutti pareggi) in sette esibizioni che pongono la compagine rossazzurra al decimo posto nella classifica concernete lo score esterno. Una differenza assai evidente che si ripercuote negativamente su di una classifica che vede nuovamente il Catania fuori dalla zona play-off.

VIBONESE, SQUADRA IN SALUTE
Avversario di turno degli etnei, la Vibonese di mister Costantino, una sorta di ‘matricola’ – insieme a Reggina, Taranto e Fondi, il club calabrese è stato ripescato dalla Serie D per completare l’organico del Girone C – dalla marcata identità catanese: dal presidente Pippo Caffo al mediano Giovanni Giuffrida, passando da Fabrizio Scapellato, Mattia Rossetti (assente per infortunio), Andrea Saraniti fino a Rocco Sabato. I rossoblu di Calabria arrivano a Catania ‘forti’ di un periodo positivo. Nelle ultime tre giornate, infatti, la Vibonese ha totalizzato 5 punti (due pareggi in casa e la vittoria di Monopoli) che gli hanno permesso di uscire – seppur in coabitazione – dalla zona retrocessione: quindicesimo posto a quota 14, insieme a Messina, Akragas, Siracusa e Paganese. Avversario in salute da affrontare con la massima determinazione e concentrazione.