Catania-Vibonese: Rocco Sabato, il mancino potentino

Rocco Sabato in azione contro l'Avellino nel campionato 2005-06

Rocco Sabato in azione contro l'Avellino nel campionato 2005-06 

Focus sull'ex difensore rossazzurro, oggi alla Vibonese. All'interno le immagini dell'unico gol rossazzurro di Sabato

IL CAGLIARI NEL DESTINO
Estate 2005. Il Catania, reduce da una stagione altalenate conclusa a metà classifica, prepara al meglio la nuova stagione, inserendo tasselli importanti nel mosaico da consegnare al nuovo tecnico Pasquale Marino. Gli arrivi sono di primissimo livello: Andrea Sottil in difesa, Davide Baiocco in mediana, Gionatha Spinesi, Roberto De Zerbi e Beppe Mascara in avanti. L’11 luglio, nel giorno della presentazione alla stampa di alcuni dei nuovi volti – tra cui Giorgio Lucenti ed i due attaccanti ex Arezzo citati in precedenza – si scorge la sagoma di un giovanotto di belle speranze proveniente dal Cagliari. Si chiama Rocco Sabato, promettente difensore mancino nato a Potenza, il 19 aprile 1982, con già alle spalle una buona gavetta con Pavia, Fiorenzuola, Cosenza e con la soddisfazione di aver esordito in serie – il 27 febbraio dello stesso anno – in occasione del match tra i sardi e l’Atalanta.

Nonostante il buon curriculum (nel quale spicca una promozione in Serie A sempre con la squadra dei quattro mori) il posto da titolare non è poi così scontato. Per tutta la stagione, il buon Rocco deve fare a sportellate con Luciano Zavagno prima e da gennaio, dopo l’addio improvviso dell’argentino, con Giovanni Marchese. Con i dieci minuti del 28 maggio 2006 - in campo dal minuto 84’ al posto proprio del difensore di Delia – Sabato conclude la sua prima annata in rossazzurro con 23 presenze e qualche assist decisivo: il redente traversone per il 2-1 di Spinesi contro la Cremonese su tutti. Nell’agosto del 2006, con il Catania neopromosso in A, Rocco saluta l’Etna per far capolino in Romagna, sponda Cesena. Dopo un buon campionato coi bianconeri, nell’estate 2007 ritorna ai piedi del Vulcano. In Sicilia si ripete la stessa storia: ieri Zavagno e Marchese, oggi Juan Manuel Vargas. La svolta arriva il 30 marzo 2008, giorno della sconfitta casalinga contro il Torino che causa l’addio di mister Silvio Baldini. Al posto dell’ex tecnico di Empoli e Palermo, arriva Walter Zenga e la vita rossazzurra di Sabato cambia radicalmente. L’uomo ragno, infatti, ridisegna tatticamente l’Elefante, passando dal 4-3-3 al 4-4-2, mettendo Rocco da Potenza a ‘protezione’ di Vargas, quest’ultimo lasciato libero di…attaccare. La soluzione risulta vincente e il Catania conserva nuovamente la Serie A.

La stagione successiva, la 2008-09, nonostante la partenza del Loco per Firenze, la concorrenza per Sabato c’è sempre. Tra Comu Finiu Pablo Alvarez e il Mostro Cristian Silvestri, il difensore potentino non riesce a trovare tanto spazio. La giornata di gloria arriva un paio di mesi prima della cessione all’Empoli. Il 9 novembre del 2008, al “Massimino”, si gioca l’undicesima giornata del campionato di Serie A. Dopo ottanta e più minuti di battaglia, Catania e Cagliari sono ferme sull’1-1. Il pareggio sembra ormai cosa fatta, soltanto un episodio potrebbe cambiare quel risultato. L’occasione arriva a quattro minuti dalla fine, con un invitante calcio di punizione al limite dell’area di rigore sarda. Sul pallone si presenta proprio lui, il mancino potentino. La conclusione violenta di Rocco buca la barriera cagliaritana cogliendo in castagna il portiere Marchetti. È il gol vittoria, il primo ed unico gol di Sabato in A, segnato proprio alla squadra che l’aveva fatto esordire in massima serie, il Cagliari. Il cerchio si chiude.

Domenica 27 novembre 2016, a distanza di otto anni, Rocco Sabato ritornerà al "Massimino" con la casacca della Vibonese, stavolta da avversario. Un degno, avversario. Da salutare con affetto e gratitudine per le 49 maglie rossazzurre sudate tra una sportellata e l'altra...