Panagiotis Tachtsidis, una “sporca dozzina”…
“Sono venuto al Torino per essere protagonista. A Catania è andata male, pensavo ci fosse un altro livello…”. Con queste parole, rilasciate alla stampa lo scorso 10 gennaio, Panagiotis Tachtsidis abbracciava la casacca granata chiudendo bruscamente la porta alla sua esperienza rossazzurra. Dodici presenze, zero reti e una espulsione nella “scheda etnea”, tutt’altro che soddisfacente, del centrocampista ellenico. Una “sporca dozzina” seguita da appena 5 gettoni nei primi tre mesi in granata. Uno score poco lusinghiero per il giovane mediano greco (classe 1991) sbarcato in Piemonte con velleità diverse.

Pupillo di Zeman, Tacht è giunto a Catania nell’ambito dello scambio col Genoa col dirimpettaio Ciccio Lodi. Uno scambio che lasciò perplessi i tifosi rossazzurri sconfortati, successivamente, dalle prestazioni negative del mediano greco. A pesare, come un macigno, la pesante ed ingombrante responsabilità lasciatagli in eredità dallo stesso fantasista campano. Pochi i lampi e le prestazioni da ricordare nei suoi sei mesi catanesi. L’espulsione rimediata col Milan, nella gara dello scorso primo dicembre, il ricordo più nitido del “Taxi” con la camiseta rossazzurra. Difficile prevedere un’accoglienza positiva da parte del “Massimino" anche se, bisogna ricordarlo, il suo cartellino appartiene alla società di Via Magenta