Catania-Siracusa 2-1: le pagelle dei rossazzurri

Biagianti, migliore in campo

Biagianti, migliore in campo 

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine del vittorioso confronto con gli aretusei.

PISSERI voto 6: Al 26’ della prima frazione di gioco è graziato da Vazquez che tira forte ma centralmente. Nulla può sul diagonale velenoso di Catania in occasione del pari momentaneo degli aretusei.

CALAPAI voto 7,5: Da tempo immemore non si vedeva un esterno basso arare con veemenza la fascia destra, forse dai tempi di Pablo Alvarez. Guadagna un rigore con coraggio, rischiando di perdere anche la testa. Contiene ed annulla il mobilissimo Del Col con una prestazione maiuscola. Uno stantuffo preziosissimo.
dall’81’VASSALLO senza voto: Lanciato nel disperato assalto finale il numero 20 ha poco modo di mettersi in mostra.

AYA voto 6,5: Sua la prima vera palla-gol della gara con un destro di prima intenzione respinto coi pugni da Messina. Ringhia come sempre confermandosi uno dei pilastri della formazione di Sottil.

SILVESTRI voto 6: Il duello con Vazquez, il giocatore più pericoloso degli azzurri, è rusticano ma sempre entro i limiti della correttezza. Un suo liscio al 36’ del primo tempo, uno dei tanti della distratta difesa etnea, concede un’occasione d’oro a Del Col.

CIANCIO voto 5,5: Luci ed ombre nella partita dell’ex giocatore del Lecce.Al 26’ un retropassaggio suicida innesca un pericolosissimo contropiede che Vazquez non concretizza per la fortuna del Catania. Si riscatta, parzialmente, qualche minuto dopo mettendo un pallone delizioso al centro dell’area che Marotta non sfrutta al meglio. Nella ripresa lascia la sinistra, spostandosi come difensore centrale nel 3-4-1-2 orchestrato da Sottil. Si perde malamente Catania in occasione del momentaneo pari ospite.

BUCOLO voto 6,5: Schierato dal primo minuto al fianco di capitan Biagianti il numero 21 catanese disputa la solita partita combattiva, fatta di corsa e sacrificio. In avvio di ripresa invoca un rigore, ai più parso netto, che l’arbitro Meraviglia non concede. Esce acciaccato fra gli applausi convinti del pubblico del “Massimino”.
dal 68’ANGIULLI voto 5,5: Entra in campo al posto di Bucolo per dare maggior vivacità alla mediana etnea che appare appannata e poco dinamica. Prova la sua classica ‘castagna’ in una sola occasione ma non è fortunato. Pecca, talvolta, in personalità, rinunciando al dribbling.

BIAGIANTI voto 7,5: Così come quanto accaduto a Potenza si conferma il migliore dei suoi. Prestazione maiuscola, piena di tanta corsa, sostanza e acume. Splendido il gol con il quale regala un successo pesantissimo al Catania. Rete preziosissima, la seconda consecutiva (terza in stagione), degna del miglior rapace dell’area di rigore. Punto di riferimento per i compagni, come ogni buon capitano che si rispetti.

SCAGLIA voto 7: Nel primo tempo è il rossazzurro che convince più di tutti insieme all’instancabile Calapai. Rispetto alle precedenti esibizioni, tutt’altro che convincenti, dimostra di aver un piglio e una gamba diversa. Molto duttile, riesce a ricoprire più zone del campo: parte da mezzala nel 4-3-1-2 da distinta, ma in pratica fa anche il trequartista (sull’esterno destro) e il quarto di centrocampo nella ripresa sull’out mancino.

dal 76’MANNEH voto 6: È un diesel. Fatica ad entrare subito nel clima partita, ma quando lo fa dimostra di essere una freccia acuminata nella faretra di mister Sottil. Il suo ingresso da freschezza e imprevedibilità alla trequarti etnea. Splendido il pallone fornito a Curiale al secondo minuto di recupero, prontamente sventato da Turati.

LODI voto 5,5: Nella sagra degli errori individuali il buon Ciccio si dimostra tra i più attivi. Sul voto finale pesa, ovviamente, l’errore dagli undici metri, il secondo contro gli aretusei dopo quello nella scorsa stagione al “De Simone” quando colpì l’incrocio dei pali. Si riabilita, parzialmente, con la veloce esecuzione del calcio d’angolo che consente a Biagianti di sorprende il reattivo Messina.

CURIALE voto 5,5: Nell’impianto tattico del tecnico di Venaria Reale è lui tra le due punte ad estendere il proprio raggio d’azione fino in su la fascia. Tanto lavoro oscuro e pochi spunti davanti alla porta aretusea. Lesto nel ribadire in porta la respinta di Messina, in occasione del rigore di Lodi, ma altrettanto sfortunato nella nuova e pronta parata dell’estremo.

MAROTTA voto 6,5: Dopo gli undici secondi di Pagani il numero 9 rossazzurro si conferma l’uomo dei gol flash. Suo, al 25’ secondo della ripresa, la rete che toglie le castagne dal fuoco ad un Catania imbrigliato dagli ospiti per buona parte del primo tempo. Nell’attacco proposto da Sottil è lui il riferimento principale. Nonostante ciò, spazia molto (come al solito) dando una mano anche in difesa. Tanta generosità che, a volte, influisce nella lucidità.

SOTTIL voto 6: Pronti via accantona il 3-5-2 da trasferta ritornando alla difesa quattro in 4-3-1-2 in cui diventano strategiche le posizioni di Scaglia e Curiale. Il primo tempo del suo Catania è costellato da una serie di difficoltà: pochi spazi troppi errori individuali, fortunatamente non sfruttati a dovere dagli avversari. Il gol di Marotta, in avvio di ripresa, così come accaduto col Trapani, sblocca una partita che poteva incanalarsi su binari pericolosi. Dopo la rete dell’ex Siena cambia nuovamente l’assetto tattico, passando ad un 3-4-1-2 con Ciancio come terzo centrale di difesa. La rete di Biagianti nel finale, ancora propiziata da un calcio da fermo, gli consente di portare a casa la terza vittoria in altrettante gare in casa. Tre punti di platino che portano il Catania a 4 punti dalla vetta, con ancora due gare da recuperare. I numeri parlano per lui. Per i progressi nel gioco bisogna attendere.

SIRACUSA voto 6,5: Mister Pazienza, nel giorno del debutto sulla panca aretusea, si presenta al “Massimino” con un 4-4-1-1 molto compatto, con l’esperto Catania a sostegno di Vazquez unica punta. Il leitmotiv azzurro è difesa e contropiede, spartito che regge fino al 25’ secondo della ripresa. Prestazione positiva, macchiata dalla mancanza di lucidità e furbizia nel sfruttare i tanti errori commessi dai rivali.

ARBITRO MERAVIGLIA voto 6: Direzione equilibrata, facilitata anche dall’atteggiamento piuttosto corretto delle due squadre in campo. Al quinto della ripresa sorvola su un fallo su Bucolo che ai più pare da rigore. Eccessivi 7 minuti di recupero.